Covid-19, restrizioni maggiori, tutti in rosso e in arancione dal 15 marzo. Draghi: “Rispettate i turni dovuti per le vaccinazioni”. Stop ai furbetti

Nel suo intervento all’hub vaccinale di Fiumicino, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha anche rimarcato l’invito rivolto a tutti, quello di rispettare i turni dovuti per le vaccinazioni: “A tutti chiedo di rispettare il proprio turno, triplicheremo le dosi giornaliere“.

Il richiamo è forte perché di “furbate” ce ne sono state diverse in Italia, casi in Sicilia, Emilia-Romagna e Toscana solo per citarne alcune, vaccinazioni NON dovute, effettuate con la scusa che si è familiari di medici, di personale sanitario e di volontari… poi magari non si sta neppure nella stessa residenza o si tratta di divorziati, non considerabili, quindi, neppure come veri nuclei familiari.

Un esempio pratico, di vera e propria devianza perseguibile e perseguita giuridicamente oltre che con provvedimenti dell’organismo sanitario di zona: in una giornata di gennaio alcune dosi del vaccino anti-Covid, avanzate a fine giornata, sono state somministrate a figli, coniugi e parenti dagli operatori che erano di turno al centro unico vaccinale di Baggiovara, a Modena (invece di somministrarle a personale sanitario già prenotato per i giorni successivi e che, magari, si trovava già in ospedale). Un’azione definita dai vertici della Ausl e dagli organismi nazionali come “un grave errore, un reato contro la Salute e immorale“: avviate le indagini dai carabinieri del Nas di Parma per dare forma anche all’eventuale reato penale.

È bene ricordare che si può essere incriminati per Truffa.

Anche se MAL consigliati/trascinati e non di vostra iniziativa, NON scavalcate chi ne ha diritto per priorità d’età, per condizioni cliniche, per ruoli rivestiti, tutto perfettamente già codificato e stabilito, imposto a livello nazionale cui ogni regione deve sottomettersi. Tanto, prima o poi, ogni comportamento scorretto verrà alla luce (ogni dose è codificata) e l’incriminazione, oltre alla pena pecuniaria, è lì ad aspettare i furbetti, sia i somministratori di vaccini non dovuti sia i fruitori di tali vaccini che, al contrario, dovevano essere somministrati ad altri, quelli stabiliti per norma e per regolamenti.

“L’Italia ha scelto di cominciare la sua campagna vaccinale dal personale delle strutture sanitarie – ha ben sottolineato Mario Draghi – Abbiamo poi proceduto a vaccinare nelle Rsa, dove vivono i nostri concittadini più fragili. Infine, abbiamo dato priorità agli ultra-ottantenni, insieme a chi opera nella scuola, nell’università e nel soccorso pubblico”.

“Mentre completeremo la vaccinazione di queste categorie – ha rimarcato il premier – procederemo rispettando un ordine dato dall’età e dalle condizioni di salute. A tutti, chiedo di aspettare il proprio turno, come ha fatto in maniera esemplare il Presidente della Repubblica. È un modo di mostrarci una comunità solidale, proteggendo chi più ha da temere per gli effetti della pandemia”.

Fatta questa DOVUTA premessa, è bene ricordare che il nuovo Decreto legge impone dal 15 marzo 2021 nuove restrizioni: : 11 regioni e province autonome in zona rossa (Bolzano, Trento, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto e Marche) e 9 regioni in zona arancione (Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Toscana e Valle d’Aosta). La Sardegna riuscirà a rimanere in zona bianca?

Sono misure alle quali si è costretti per l’intensificarsi dei contagi soprattutto a causa alle nuove varianti del virus Sars-COV-2.

Il Decreto Legge dell’era Draghi: dal 15 marzo al 6 aprile 2021

Zona rossa in Italia dal 3 al 5 aprile, con le festività di Pasqua 2021 in lockdown per coronavirus con nuove restrizioni e divieti. Secondo il nuovo Decreto Covid la fascia rossa d’ora in poi scatterà con 250 contagi ogni 100mila abitanti. Queste solo alcune delle misure contenute nel documento che sancisce inoltre il passaggio in arancione di tutte le zone gialle a partire da lunedì 15 marzo, oltre a classificare come rosse regioni come Campania e Lazio come conseguenza del parametro stabilito.

Per farla breve dovrebbero essere oltre 54 milioni di italiani in zona rossa o arancione sul totale di 60 milioni di cittadini italiani. I dati rilevati l’11 marzo 2021 indicano:

  • 373 i morti per Coronavirus in Italia, contro i 332 del giorno prima;
  • nuovi contagiati pari a 25.673 (il 10 marzo si era a quota 22.409);
  • terapie intensive a + 32, i ricoveri +365, con l’occupazione delle terapie intensive al 32% (sopra la soglia del 30%) e quelle di area non critica al 36%, con molte regioni in condizioni ben peggiori;
  • i tamponi processati sono saliti a 372.217 ma questo non basta a spiegare l’aumento di casi di positività (indice a 6,9) che, al contrario, sono dovuti alla particolare virulenza delle varianti che si aggiunge a molti comportamenti irresponsabili, purtroppo ancora diffusi.

Come sottolineato dal premier, nell’ultima settimana sono state registrate più di 150.000 infezioni contro le 131.000 della settimana precedente, un incremento di ricoverati quasi di 5.000 persone, della terapia intensiva di 600 unità.

Quindi, tanto per essere ulteriormente chiari, dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021 – come già si leggeva nella bozza del Decreto – nelle Regioni i cui territori si collocano in zona gialla si applicano “le misure” stabilite “per la zona arancione”.

Per fare un esempio, bar e ristoranti chiusi al pubblico, con servizi di asporto e consegna a domicilio comunque garantiti, ma negozi aperti a differenza di quanto avviene in zona rossa. Mentre bar e ristoranti rimangono chiusi al pubblico, come in zona rossa, e possono lavorare solo con i servizi di asporto e consegna a domicilio, in zona arancione i negozi restano aperti. Ci si può spostare all’interno del proprio comune, per una passeggiata o fare sport, senza restare nei pressi di casa come nelle aree rosse.

Coprifuoco, spostamenti, visite ai parenti e multe

Come evidenziato anche da un lancio dell’agenzia stampa ADNKronos, il coprifuoco resterà invariato dalle ore 22 alle 5 del mattino dopo, mentre in zona arancione saranno concesse le visite in abitazioni private ad un massimo di due persone con under 14 al seguito, così come durante le festività pasquali. Lo spostamento non è consentito nei territori nei quali si applicano le misure stabilite per la zona rossa.

Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni i cui territori si collocano in zona bianca, si applicano le misure stabilite dai provvedimenti di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020 per la zona rossa: è consentito, in ambito regionale, lo spostamento in ambito comunale verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 “sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi“.

Le multe? Da 400 a 3.000 euro cui si aggiunge anche chiusura da 5 a 30 giorni dell’esercizio o dell’attività che non rispetta il regime di chiusura stabilito restando aperta.

Per la sola Sardegna: se questa rimarrà classificata in zona bianca, non avrà le restrizioni previste nelle altre regioni d’Italia durante le festività pasquali. In caso contrario, dovrà adeguarsi.

Quel che potranno decidere le regioni, i tamponi e le misure per l’incalzare delle varianti del virus

Le regioni, descrive il testo del Decreto, potranno inasprire le misure se ad alto rischio varianti, inoltre dovranno comunicare giornalmente al ministero della Salute il numero dei tamponi effettuati.

Alcune delle affermazioni di Mario Draghi all’hub vaccinale di Fiumicino

“L’obiettivo è triplicare il ritmo di dosi giornaliere, contiamo su una forte accelerazione nelle prossime settimane, anche a seguito della recente approvazione del vaccino Johnson & Johnson”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Sul caso del ritiro dei lotti AstraZeneca, il capo dell’Esecutivo nazionale ha poi sottolineato che “è una decisione precauzionale che dimostra l’efficacia dei sistemi di farmacovigilanza. Il parere dell’Aifa, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino”.

Draghi ha poi aggiunto che sul piano dei sostegni economici è in dirittura d’arrivo il Decreto Sostegni da 32 miliardi e che lo sarà “per la settimana prossima”.

Inoltre, il presidente del Consiglio chiederà e comunicherà al Parlamento “in occasione della presentazione del Def, un nuovo scostamento di bilancio” per aumentare l’aiuto economico al tessuto sociale fortemente colpito nel periodo pandemico.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, “il nostro obbiettivo – ha spiegato Draghi – è quello di utilizzare tutti gli spazi utili disponibili. Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi come questo di Fiumicino”.

“In Italia sono già operativi 1.694 siti vaccinali fissi e altri verranno individuati – ha spiegato il presidente del Consiglio – Per questo cambio di passo, avremo bisogno dell’aiuto di molti. Penso prima di tutto ai medici generali, specialisti e specializzandi, con cui abbiamo già sottoscritto accordi a tal fine. Ma anche ai medici competenti delle aziende, ai medici sportivi e agli odontoiatri. Il loro contributo è centrale per il successo di questa campagna, come lo è già stato in tutte le altre fasi della pandemia, ma fondamentale è la partecipazione di tutti i cittadini”.

Arrivo di nuovi dosi di vaccini e produzione italiana

Su questo punto Mario Draghi ha annunciato che oggi è stato concluso il “primo contratto tra un’azienda italiana e un’azienda titolare di un brevetto” per produre il vaccino in Italia.

“Continueremo a sviluppare la capacità produttiva di vaccini in Italia” ha aggiunto il premier che sulla campagna vaccinale ha ribadito la forte accelerazione a marzo: “ad oggi, si vedono già i primi risultati. Solo nei primi undici giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all’inizio di questo mese: è il doppio della media dei due mesi precedenti. Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170.000 somministrazioni al giorno. L’obbiettivo è triplicarlo presto. Abbiamo già ricevuto 7,9 milioni di dosi, ma contiamo su una forte accelerazione nelle prossime settimane, anche a seguito della recente approvazione del vaccino Johnson & Johnson”.

8 commenti Aggiungi il tuo

    1. Avatar di Giuseppe Grifeo Giuseppe Grifeo ha detto:

      Allegria! Fosse viva una mia cugina avremmo fatto sessioni yoga 🧘 mooolto utile in simili occasioni

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      1. Avatar di Nina Camelia Camelia Nina ha detto:

        Possiamo darsi ai viaggi astrali… sempre che non si richieda il passaporto vaccinale pure per quelli…😁😁😁

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  1. Avatar di Bergontieleonora eleonorabergonti ha detto:

    Con se in Italia non c’è ne fossero abbastanza ci mancavano solo i furbetti dei vaccini, 🤦‍♀️

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  2. Avatar di luisa zambrotta luisa zambrotta ha detto:

    Purtroppo l’Italia è il paese dei tanti furbetti! Chi lo è ne approfitta, e altri che non sono riusciti ad approfittare di nulla (e hanno perduto ogni capacità mentale) addirittura li invidiano

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