Catania, in mostra a Palazzo Scammacca: “Rèlígo”, oltre la fotografia. Tolleranza e coesistenza tra Fede e identità sessuale

Al centro di moltissimi confronti e dibattiti il tema della tolleranza e della coesistenza tra Fede e identità sessuale, è approdato adesso a Catania, in mostra a Palazzo Scammacca, “Rèlígo”, oltre la fotografia, sposandosi con l’editoria. Evento che continuerà fino al 12 novembre 2023 partendo dalla presentazione del 29 settembre.
Si tratta di unione tra l’arte rappresentativa di Simone Cerio, fotografo documentarista italiano, specializzato in visual journalism e 2LAB, spazio come fucina di idee ed esistenze che si incontrano, progetto che dà particolare attenzione al linguaggio fotografico aggiungendo laboratori, workshop.

Da sempre interessato a linguaggi ibridi, le immagini di Simone Cerio (classe,1983) possiedono una narrativa che evidenzia l’importanza della relazione profonda con l’altro.
Il filo che lega i suoi lavori è il tema dell’identità e delle disuguaglianze, attraverso l’uso di uno story-telling estremamente intimo.

Le storie con un primario valore documentativo attraggono Simone Cerio, sono al centro dei suoi sforzi creativi, dei suoi racconti tramite immagini che devono avere una forte caratteristica: una forte accezione interpretativa, “al limite della performance“.

L’unione di queste caratteristiche caratterizza in maniera fondamentale il lavoro del fotografo che diventa di ricerca sociale e d’archivio di situazioni vissute, di fatti, esistenze, sentimenti, necessità, aspirazioni.

Cerio è conosciuto soprattutto per la sua ricerca sulle comunità LGBT credenti – intitolata RELIGO – e il lavoro sul tema dell’assistenza sessuale per persone disabili, LOVE GIVERS.
Progetti che gli valgono premi internazionali tra cui il Wellcome Photography Prize nella categoria “Hidden Worlds”.
Contributor di ong, enti e istituzioni, è anche docente di fotografia e direttore creativo di CONTESTO, uno spazio fotografico in Abruzzo.
Collabora con testate nazionali, internazionali e ha esposto i suoi lavori in Italia e all’estero.

«“Per te non c’è posto in Paradiso, Ricorda!”. Quattro anni fa – racconta Simone Cerio – ho assistito a questa maledizione scagliata contro Sergio da un giovane prete in una piccola chiesa fuori Roma. Sergio appartiene ad uno dei 30 gruppi LGBT credenti presenti in Italia, che offrono percorsi spirituali e di accoglienza a tutte le persone con identità sessuale e di genere diverse da quella comunemente accettata. Lì è nato il mio desiderio di indagare la relazione tra Fede e omosessualità presenti nella chiesa».

Tutta questa sorta di resoconto su anni di ricerca riguardo al tema delle comunità LGBTQIA+ credenti in Italia (e non solo) è custodito nella storica cornice di Palazzo Scammacca del Murgo, nel centro storico di Catania col suo inconfondibile Barocco etneo, a piazza Scammacca 1.
L’edificio si trova a pochi passi da piazza Duomo (link Google Maps) e dalla Piscarìa, noto e antico mercato del pesce nato in seno alle antiche mura della città.

Distruzione a Catania dopo il grande terremoto del 1693 – incisione su rame, Germania anno 1696

Il Palazzo fu ricostruito dal barone Scammacca del Murgo nel XVIII secolo, dopo il grande terremoto del 1693 che distrusse Catania (in realtà due scosse, 9 e 11 gennaio – magnitudo momento massima 7,31 e XI grado scala Mercalli, il più violento mai registrato in Italia e il 23° su scala mondiale fra i sismi più disastrosi storicamente annotati).

Le comunità LGBT credenti in Italia

La missione di queste comunità è di grande impatto, quella di proporre una modifica della teologia del Vaticano (gli unici tre documenti sull’argomento sono targati 1986, 2008 e 2016).

In questo lasso di tempo molti giovani si sono tolti la vita per il peso del peccato o hanno subito “terapie riparative” per curare la loro “condotta intrinsecamente cattiva e disordinata” (omosessualità così definita dall’allora Cardinale Ratzinger in un documento sulla Pastorale delle persone omosessuali del 1986).

Come sottolineato da Simone Cerio, un rinnovamento teologico in questo senso aprirebbe la scena ad un nuovo movimento socio-religioso in Italia che potrebbe cambiare la struttura della Chiesa riportandola da una dimensione piramidale ad una più umana e circolare.
Persone di diversa inclinazione sessuale escluse da percorsi spirituali, le scomuniche ai preti che decidono di sposare coppie gay, l’esclusività di famiglie “naturali” definite come le uniche vere famiglie cristiane.

Queste sono alcune delle storie, questi sono alcuni degli amici, queste sono le vittime che Simone Cerio racconta nel suo lavoro.

Titolo – RELIGO | SIMONE CERIO
Mostra fotografica e progetto editoriale a cura di 2LAB

Date mostra, 29 settembre – 12 novembre 2023

Sede espositiva, Palazzo Scammacca (link Google Maps)
Piazza Scammacca, 1 – 95131 Catania

Artisti in mostra, Simone Cerio

Informazioni:
La mostra è visitabile
il martedì e il giovedì dalle ore 17 alle 20
sabato e domenica ore 11 – 13 | 17 – 20

2LAB
sito web: duelab.org
e-mail: info@duelab.org
tel: +39 348 2560421


2LAB → La fotografia è un universo di verità e illusioni, dove la luce rivela e il velo nasconde. In essa si intrecciano la precisione e l’arbitrarietà, la contemplazione e la ribellione. La fotografia è uno specchio in cui la società si riflette e un parco giochi in cui la creatività danza liberamente.

Noi di 2LAB abbracciamo la fotografia in tutte le sue sfumature. La contestualizziamo e la liberiamo dall’ordinario, svelando schemi predefiniti e infrangendo tradizioni. Il nostro impegno è insegnare a vedere, spingere il pubblico a mettere in discussione ciò che credevano acquisito. In 2LAB, sfidiamo a pensare oltre, provocando, sorprendendo ed entusiasmando sia noi stessi che gli altri.

Siamo indipendenti e con gli occhi chiari, con uno sguardo limpido sul futuro. Non ci consideriamo un museo né una galleria, siamo uno spazio espositivo che non si lascia ingabbiare dalle convenzioni. Affrontiamo ogni giorno le sfide e le contraddizioni della fotografia contemporanea. E proprio per questa ragione, continuiamo ad espandere i nostri orizzonti, a infrangere confini.

Da quest’anno, un nuovo capitolo si aggiunge al nostro percorso: abbiamo il privilegio di curare lo spazio espositivo presso Palazzo Scammacca, un gioiello storico del XVIII secolo trasformato in un’oasi di creatività. In questo scenario unico, l’antico e il moderno si fondono, offrendo nuove prospettive all’arte e ai media.

2LAB è più di uno spazio espositivo, è un incubatore di idee, un crocevia in cui il dialogo prende forma attraverso conversazio- ni stimolanti, proiezioni coinvolgenti e visite guidate che svelano le trame della mostra. Invitiamo tutti a unirsi a noi, a parteci- pare attivamente e a condividere opinioni sulla cultura visiva contemporanea.

Sostenere i talenti emergenti è nel cuore della nostra missione. “Nurturing artists and creators” è parte integrante del nostro DNA. Vogliamo dare voce a chi, come noi, osa sperimentare e ridefinire i confini dell’arte e dei media. In questo nuovo viaggio, ci impegniamo a illuminare le opere dei grandi maestri, a dar voce ai talenti emergenti e a creare un ponte tra passato e presente. Con occhi aperti verso l’orizzonte, oltrepassiamo le porte di 2LAB e Palazzo Scammacca, invitando tutti ad unirsi a noi nel percorso verso la scoperta e la celebrazione della fotografia contemporanea e dei nuovi media.

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