Inevitabile prestare maggiore attenzione alla salute, un po’ più di cura nei rapporti interpersonali, non serve grande lavoro. Il Covid che continua a salire come contagi e ricoveri, la situazione richiede di stare più attenti, Non occorre stravolgere le proprie abitudini. Natale e Capodanno sono a un passo, vediamo di trascorrerli al meglio.
Secondo gli ultimi dati Italia del 19 dicembre 2020, negli ultimi sette giorni i ricoveri sono stati 7.292 per gli ospedalizzati registrando un +13.5%. In terapia intensiva ci sono finiti in 237.
I decessi sono stati 322 con una media di 46 al giorno, la percentuale è salita del 4,9% rispetto al periodo precedente.
Calano però anche i casi di positività (-3,4%).
Il tasso rt di contagiosità si mantiene sotto il punto (max 0,95) ben al di sotto del tasso pandemico quando era compreso tra 5 e 7 punti circa. Rt: rapporto tra la somma del numero di contagiati negli ultimi 4 giorni e la somma del numero dei contagiati nei 4 giorni precedenti.
Qui di seguito i riquadri dalla pagina riassuntiva RAI News sull’andamento e dati aggiornati quotidianamente e relativi al Covid-19 (dati della Protezione Civile).
Ogni riquadro qui in basso è cliccabile per ingrandirlo e leggerlo bene.











Come sottolineato dal virologo Fabrizio Pregliasco, l’ondata in risalita dei contagi “continuerà per almeno tre settimane e ai primi di gennaio avremo probabilmente il picco con 400-500 morti alla settimana”, ma lo scienziato rimarca come nell’ultimo periodo da parte dello Stato sia mancata la giusta comunicazione istituzionale per raccomandare di vaccinare e proteggere fragili e anziani.
Altrettanto inevitabile per me che sto scrivendo questo articolo raccomandare di vaccinarsi e far vaccinare i più deboli per parare l’infezione e per mitigarla al massimo.
La nuova edizione del vaccino è stata aggiornata con le ultime varianti e resa disponibile già da ottobre 2023.
Se foste già stati colpiti dal virus Sars-Cov-2 o avesse colpito vostri parenti, fate passare circa 4 mesi dall’ultima infezione prima di fare o far fare il vaccino.
La vaccinazione è fortemente consigliata per fragili e immunodepressi e per chi ha un’età pari o più di 60 anni. Le autorità sanitarie lo raccomandano anche per i molto piccoli, quindi con un’età che va dai sei mesi in su, con patologie croniche o molto deboli nel loro stato di salute.
In caso di infezione è inutile prendere gli antibiotici: non combattono i virus, ma colpiscono solo i batteri.
Sintomi in caso di malattia da Covid? Vengono colpite le alte vie respiratorie, rinite (come se aveste un raffreddore), tosse stizzosa (questa può rimanere per alcuni giorni anche dopo che vi sarete negativizzati), faringite, laringite e un po’ di febbre.
Febbre, cefalea, artro-mialgie si possono contrastare con paracetamolo, oltre ai Fans anche i collutori per le primissime via aeree, molto utili pure in forma topica. Per casi più importanti, per gli immunodepressi e simili, occorre consultare un medico.
Nella vita quotidiana lavate molto bene le mani usando sapone liquido contenuto inn un dosatore, in particolare quando trascorrerete molto tempo fuori casa, in luoghi pubblici, ovunque ci sia grande passaggio di gente come nei trasporti pubblici. Per adesso dovreste proteggervi anche con le mascherine FFP2 dove c'è concentrazione di gente. Non essendo a casa e volendo pulire le mani, basta utilizzare le boccettine portatili con igienizzanti per le mani a base alcolica.

Il modo per essere sicuri di aver contratto il Covid rimane il tampone. In questo modo si potrà capire se si sta male per la normale influenza o per altre malattie di stagione.
L’obbligo dei cinque giorni in casa, anche per i sintomatici, non è più in vigore. Tutto sta alla vostra coscienza e a non voler mettere in pericolo chi è più fragile di voi.
Se il virus Sars-Cov-2 vi ha colpito e doveste per forza uscire, evitate posti molto affollati, indossate una mascherina FFP2, lavate accuratamente le mani e, soprattutto, state lontani da chi ha fragilità nel suo stato di salute.
Qui in basso i riquadri sulla situazione delle diverse regioni italiane. Stessa fonte. La Lombardia è al vertice per massimo numero di nuovi casi (già il doppio della terza in classifica che è il Veneto), per decessi e per ricoveri.







