India, la chiusura dello spazio aereo del Pakistan moltiplica la durata dei voli per le rotte Nord-Ovest verso gli USA e ritorno

Lo scorso 24 aprile il Pakistan ha chiuso il suo spazio aereo per le compagnie aeree indiane che da quel momento si sono trovate in forte difficoltà per i voli diretti verso Nord-Ovest. Il forte attrito politico fra India e Pakistan, elemento che fa presagire anche un possibile scontro armato, adesso ha ripercussioni sui voli civili con conseguenze molto pesanti. A fare un quadro della situazione è Flightradar24.

Il divieto di sorvolo del Pakistan imposto alle compagnie aeree indiane dovrebbe restare in vigore fino al 23 maggio 2025, ma tutto dipenderà da come andrà la situazione politica fra le due nazioni e se si arriverà veramente a un confronto militare.

Intanto tutto si traduce in un enorme aumento nel consumo di carburante e dei costi che ricadranno inevitabilmente sui viaggiatori… non saranno sicuramente a carico delle compagnie aeree.
In risposta l’India ha ora bandito gli aerei pakistani dal suo spazio aereo, divieto che interessa i voli PIA-Pakistan International Airlines per Kuala Lumpur (PK894/5 e PK898/9): questi hanno iniziato a utilizzare una nuova rotta accumulando oltre 3 ore di ritardo.

I voli a lungo raggio di Air India verso il Nord America, a causa del divieto di sorvolo pakistano devono trovare nuove rotte. Per questi tragitti devono essere studiati anche degli scali per il rifornimento di carburante visto che la distanza tra Delhi e le destinazioni in Nord America diventa eccessiva per un singolo volo.

Il cambio di rotta e la sosta per il rifornimento stanno aggiungendo dalle  tre alle sei ore al tempo di viaggio totale.

Air India ha stabilito Vienna (VIE | LOWW) e Copenaghen (CPH | EKCH) come scali principali per il rifornimento, con Vienna che gestisce la maggior parte del traffico. 

Per fare un esempio di quanto si sia dilungato il tipico volo per gli Stati Uniti, il numero AI127 da Delhi a Chicago in precedenza utilizzava lo spazio aereo del Pakistan per viaggiare verso nord da Delhi, seguendo una rotta polare di circa 12.500 chilometri, solo circa 500 chilometri in più rispetto alla rotta ortodromica. La durata media di questo volo negli ultimi 30 giorni è stata di 14 ore e 47 minuti.

Adesso, dovendo aggirare il Pakistan e fare rifornimento, il volo percorre quasi 15.000 km e impiega più di 19 ore in totale (incluso il tempo impiegato per il rifornimento).

Ne sono rimasti coinvolti anche dei voli da Delhi verso Est. Alcuni di questi hanno richiesto una sosta per il rifornimento di carburante. A seconda della distanza e del tipo di aeromobile, alcuni voli di Air India dal Nord America fanno scalo pure a Vienna o a Copenaghen durante il viaggio di ritorno.

Si salva a metà un volo, quello Dehli-San Francisco. Questo è  interessato dal problema del sorvolo del Pakistan solo nella tratta di ritorno San Francisco-Delhi, perché nel viaggio di andata la rotta verso la metropoli statunitense gira direttamente verso est in modo da sfruttare i venti favorevoli, quindi minor utilizzo di carburante: è come se ci fosse una spinta aggiuntiva tipo barca a vela.

Invece, il ritorno che segue la rotta ovest-est, è mortificato dal dovuto cambiamento per il blocco dello spazio aereo pakistano.
Tanto per intendersi, il volo diretto da San Francisco a Delhi, l’AI174, ha sempre impiegato in media 15 ore e 25 minuti. Adesso, col nuovo scalo per il rifornimento a Vienna, la durata totale del viaggio è di oltre 20 ore.

Ci sono conseguenze anche per alcuni voli regionali.

Il volo 6E1806 di IndiGo tra Tashkent e Delhi è forse l’esempio più lampante di questo problema. La rotta precedente al divieto prevedeva un volo verso nord attraverso il Pakistan, con una durata media di 2 ore e 18 minuti, il tutto a un costo contenuto.
Il volo attuale effettua una rotta intorno al Pakistan attraversando Iran e Turkmenistan, in questo modo impiega circa 5 ore e 30 minuti, coprendo una distanza 2,5 volte superiore rispetto alla vecchia rotta.

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