Volli, sempre volli, fortissimamente volli Pane, il “Pane è Politica”, premiazione dei migliori per la Guida Pane e Panettieri d’Italia del Gambero Rosso 2026

La citazione di Vittorio Alfieri abbinata al pane è stata un’ispirazione per questo racconto. Volli, sempre volli, fortissimamente volli Pane, perdonatemi la combinazione, ma esprime il forte desiderio che porta auna splendida pagnotta, a una gustosa fetta di pane di casa e alla pace. Pane è Politica, Pane è Pace, concetti rimarcati all’appuntamento romano del 23 giugno che ha visto premiare i migliori panificatori per la Guida Pane e Panettieri d’Italia del Gambero Rosso 2026. Main sponsor dell’evento Petra Molino Quaglia. Questi artisti del Pane vivono tradizioni lunghe un secolo e più nell’ambito di famiglie le cui generazioni si sono passate il testimone, ma oggi proliferano e primeggiano anche tanti esordienti eccellenti, alcuni con al massimo un anno di vita nel Pane, pieni di inventiva, voglia di imparare… e creano cose mirabili.

Realtà molto composita quella dei panettieri, tutte le età sono presenti con una forte espansione verso i giovani, tutti a dare forme, colori, sapori al pane, l’alimento umano principe in millenni di storia, vero simbolo unificatore e trasversale alle religioni, entità politiche, latitudini, stagioni, civiltà.

E per questa settima edizione della Guida di chi è la creazione classificata come Pane dell’anno 2026?

A dargli forma, profumo e sapore, è stato Frangipane forno e cucina, a Milazzo, in Sicilia, provincia di Messina.

È bastato aggirarsi fra le postazioni dei premiati in uno dei saloni dell’Hotel Cardo Roma per essere inebriati dai profumi, dalle forme e dai colori dei pani offerti in tantissime declinazioni di lavorazioni e farine, combinazioni di sapori con particolari oli, confetture, creme, formaggi, insaccati.

Abbiamo scelto di sostenere la Guida Pane e Panettieri d’Italia perché valorizza il lavoro di chi ogni giorno cerca qualità e coerenza – ha detto Piero Gabrieli, direttore marketing di Petra Molino Quaglia – proprio come facciamo con Neogranìa: un progetto che ci unisce ad agricoltori e panettieri in una filiera virtuosa, tracciabile e sostenibile”.

Ho vissuto un’esperienza da vivere e un’ubriacatura di pane che consiglio a tutti.
Del resto sono sempre stato innamorato del pane, a cominciare dal Cucciddatu, uno dei miei primi ricordi da bambino, da sempre in vendita nel Catanese, pagnotta a ciambella, da semola di grano duro, con mollica gialla e profumata.

Grandi lavoratori questi panificatori, dedicano ogni ora alla produzione, alla sperimentazione, al racconto del prodotto rivolto ai clienti. Tutto questo è amore, come lo è anche quello rivolto alla loro stessa vita che si riflette sul pane creato dalle loro mani, come lo è la conduzione-riorganizzazione del mestiere, oggi è spesso fuori da schemi prefissati. Quindi, saper riprendere parti delle loro esistenze per riflettere, ricaricarsi. In tanti condividono questa nuova rotta e una di loro, Alice Bernardi di Filonificio, ha lanciato un chiaro messaggio, “Cosa c’è di più anticonvenzionale che decidere, autonomamente, di chiudere un giorno in più per poter vivere al meglio la propria vita?”.

E poi, nella sua concretezza e nella sua storicità, può esistere un migliore messaggero di pace del pane? Sta al centro delle tavole condivise nelle famiglie, fra amici, fra potenti e poveri, fra personaggi di diverse Fedi come avveniva in Sicilia al tempo del Regno normanno.

Guida Pane e Panettieri d’Italia del Gambero Rosso 2026

L’Hotel Cardo Roma la cornice che ha presentato il ritratto dei panettieri di oggi, di coloro che sono arrivati da tutta Italia per passare quel messaggio di successo frutto del loro lavoro.

La Settima Edizione della Guida Pane e Panettieri d’Italia del Gambero Rosso, realizzata in collaborazione con Petra Molino Quaglia, raccoglie la recensione di 614 panifici, in aumento rispetto alla sesta edizione e classificati secondo valutate uno, due o tre “Pani”.

È cresciuto il numero dei migliori, quelli raccolti nella categoria dei Tre Pani, il massimo riconoscimento dato a rappresentanti di questo mestiere considerando diversi elementi come la materia prima, la lavorazione e il concept: sono diventati 65 e di questi, 3 sono i nuovi ingressi.

Aumentati anche i Premi Speciali, passando dai precedenti 3 agli attuali 5: Panettiere emergente, Pane e Territorio, Bakery dell’anno, Pane tipico e Pane dell’anno.

Le 3 novità dei Tre Pani sono:

I Premi Speciali:

  • Panettiera emergente: Chiara Regattieri di Tipo Due Forno Contemporaneo – Mantova – Lombardia
  • Pane e territorio: Il Forno di San Leo – San Leo (RN) – Emilia-Romagna
  • Bakery dell’anno: Coce – Parma – Emilia-Romagna. aperto meno di un anno fa e subito eccezionale
  • Pane tipico: Panequaglia – Sant’Urbano (PD) – Veneto
  • Pane dell’anno: Frangipane forno e cucina – Milazzo (ME) – Sicilia, aperto da meno di sei mesi e già primeggia.

Molte delle fornaie e dei fornai che troverete nelle pagine della guida Pane e panettieri d’Italia 2026 hanno messo in discussione l’attuale modello di società -commenta Annalisa Zordan, curatrice della Guida Hanno dimostrato di aver saputo cambiar rotta, mediante pensieri nuovi e riferimenti sociali differenti, modificando non solo il modo di produrre un prodotto ancestrale come il pane, ma anche dimostrando che con il pane si può rovesciare il modo con cui si percepisce e affronta il lavoro quotidiano. Cambiano i calendari di apertura, le pagnotte si prenotano per ridurre gli sprechi e gestire meglio il lavoro, si vende il pane al giusto prezzo, si valorizza quello vecchio. Insomma, col pane si fa politica, il pane è politica. Sono passati sette anni da quando abbiamo deciso di dedicare una guida al pane e ai panettieri d’Italia. Sette anni durante i quali il settore ha fatto passi da gigante. E mai come quest’anno il pane ha dimostrato la sua forza interdisciplinare”.

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