Disposti a scrivere qualsiasi cosa per tanti like in più, per fare sì che il proprio post o tweet sia più che visto, anche nel caso di un assassinio come quello di Charlie Kirk. I deliri che popolano i social sono la cartina di tornasole di tempi assurdi, di come questi strumenti di comunicazione abbiano toccato il fondo fallendo ogni intento iniziale di facilitare la comunicazione fra la gente.
L’esempio che mi ha spinto a scrivere questo articolo viene da un tweet su X inserito da un suo utente il 12 settembre.
Secondo l’autore del tweet in questione, l’assassino Tyler Robinson, sarebbe un:
“Fanatico ‘antifa’, comunista arcobalenoso, finto buonista, odiatore del suo stesso popolo.Le ha tutte.
‘Bella ciao, bella ciao ciao ciao’ era uno degli slogan incisi sui proiettili usati per uccidere Charlie”.
Comunista Tyler Robinson???

Capisco che sul web oggi si scrive di tutto, compresa la falsa notizia che l’assassino fosse un transgender, balla colossale accolta con entusiasmo dagli influencer MAGA, compreso Donald Trump Jr. ma, per carità, adesso basta e usiamo i neuroni.
Charlie Kirk, l’uomo ucciso come simbolo delle sue idee (presumo e si presume), era personaggio molto discusso per le sue posizione di destra estrema, chiaramente razzista anche se lo mascherava, ma non troppo, antisemita, islamofobo, molto ostile verso i trans e gli omosessuali, no vax, anti abortista, pro armi e a favore della pena di morte.
Era esperto in comunicazione web, influencer Maga-Make America Great Again, in pratica asservito al presidente Trump.
Charlie Kirk passò da un iniziale elogio di Martin Luther King, al denigrarne la figura descrivendolo anche come personaggio che molti ammiravano per cose che “ha detto, ma in cui non credeva per davvero” (discorso all’AmericaFest – dicembre 2023) definendo poi un enorme errore l’approvazione del Civil Rights Act del 1964, legge federale degli Stati Uniti d’America che sancì la fine delle differenze fra cittadini bianchi e neri, norma che definì come illegali le disparità di registrazione nelle elezioni e la segregazione razziale nelle scuole o sul posto di lavoro o nelle strutture pubbliche (da William Turton, How Charlie Kirk Plans to Discredit Martin Luther King Jr. and the Civil Rights Act, in Wired).
Kirk è stato colpito al collo da proiettili il 10 settembre 2025 mentre era alla Utah Valley University nella cittadina di Orem nello Utah, tappa del suo suo ciclo di conferenze universitarie intitolato The American Comeback Tour.
L’assassino è Tyler Robinson, nato in famiglia molto conservatrice, mormone, l’irrinunciabile filosofia sulla diffusione di armi nelle famiglie statunitensi, fedele di Trump dal liceo, non registrato ad alcun partito, simpatizzante di Maga-Make America Great Again, perfetto simbolo dell’ultranazionalismo USA, contro ogni forma di immigrazione e anche omofobo, simpatizzante anche del gruppo Groypers o Groyper Army. Quest’ultimo è fatto di nativisti, fascisti, sessisti, antisemiti, omofobi, nazionalisti bianchi per la politica alt-right nel conservatorismo mainstream degli Stati Uniti, coloro che parteciparono all’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021, nonché avversari dei conservatori moderati.
I Groypers sono sempre stati antagonisti di Turning Point Usa, il gruppo di Charlie Kirk e accusavano quest’ultimo di avere posizioni troppo morbide disprezzandolo pure per il suo essere filoisraeliano. I Groypers ritenevano Charlie Kirk anche un traditore del movimento “America First”.
Destrorso non di primo pelo e di formazione, Tyler ha sparato contro Kirk uccidendolo.



Sui proiettili sparati contro Kirk c’era sì inciso qualcosa, per esempio “Ehy fascista! Prendi” seguito da cinque freccette (orientate una su, una a destra e tre giù, i comandi per sganciare bombe – tutto dal videogame Helldivers 2), in puro stile videogamer più che politico.
Su un altro proiettile aveva inciso “If you read this u r gay lmao – Se leggi questo sei gay Lmao”. Da sottolineare che Lmao sta per “laughing my ass off”, tradotto letteralmente sta per “ridere fino a perdere il fondoschiena” espressione in slang americano per dire “mi sto sbellicando dalle risate”. Si vede che agli statunitensi quando ridono tanto non gli si muove la pancia ma il sedere…
Non è venuto neppure per l’anticamera del cervello che l’assassino, radicalmente destrorso, volesse tentare di confondere le idee tracciando tutti questi messaggi cosi diversi e contraddittori?.. oltre a essere un riferimento al popolo dei videogiochi.
Compreso il riferimento a Bella ciao che, oltretutto, è stato utilizzato ironicamente dai radicali di destra Groyper nelle loro campagne reazionarie, ma pure nella sesta versione del videogioco Far Cry e in quello dal titolo Helldivers 2, come descritto da numerose testate, a cominciare da quelle statunitensi, in Italia anche dall’agenzia stampa AGI.
Misoginia, razzismo e mondo gamer fanno parte del minestrone ideologico e della visione del mondo Groyper.
Purtroppo per l’assassino, il suo tentativo di confondere le acque pescando nella sottocultura web e videogamer non ha funzionato.
Tyler Robinson è stato ben ripreso da telecamere, poi è stato individuato. Il padre, sentita la confessione del figlio, l’ha convinto a consegnarsi spontaneamente. Forse la speranza del genitore è che con questo gesto il figlio possa evitare la condanna maggiore per un omicidio aggravato: la pena di morte.

Riprendendo il centro di queste mie parole sulle idiozie social, fatico a comprendere cosa possa spingere certi personaggi a scrivere determinati post così cretini e lontani dalla realtà.
A pensarci lucidamente, la logica pazzesca in effetti c’è, quella di far parlare di sé con un commento che non ha alcuna base veritiera.
È un provocatore a caccia di visibilità, non importa se nel bene o nel male, basta andare a caccia di like e di commenti per far spiccare in alto il suo tweet nelle classifiche degli interventi più letti e cliccati.
Oppure lo sto sopravvalutando. Potrebbe essere solo un non-pensante superficiale che mette bocca su ogni cosa, soprattutto su quel che non conosce.
I social hanno di questi risvolti orrendi, sciacallaggio anche su una morte, su una vittima e su un assassinio scrivendo scempiaggini orribili.
Possibile che in quest’epoca di conflittualità italica fra le schiere destrorse e sinistrorse si arrivi a scrivere certe corbellerie, a ricreare la realtà secondo una fantasia utilitaristica?
Sì, è possibile, non importano le conseguenze.
L’importante è far parlare di sé, creare rissa social.
Pare proprio che sia così.
La contrapposizione pseudo politica da branco ha assunto toni da delirio puro.
Ogni argomento viene ricreato, riplasmato proponendo al centro sempre gli stessi argomenti che, da una parte ormai sono massimamente noiosi e ripetitivi, cliché triti e ritriti, dall’altra stupiscono ancora per come vengano diffuse palesi falsità fatte passare per vere. Del resto sono coscienti che le tifoserie di parte accetteranno tutto senza pensare, poi rincareranno la dose, non importa che si basino su fantasie pure.
Ce ne siamo accorti da tempo di questa deriva visionaria che molti passivamente accettano come vera sotto il mantra noncielodicono, sembra una sorta di riscatto per la normale marginalità della vita di tutti, marginalità che non accettano: c’è la ribalta virtuale aperta a tutti!.
Forse farà sembrare più importanti appartenere a gruppi anti cospirazioni che narrano nuove non-verità svelate, segreti non-segreti, segreti di pulcinella perché alla fine conoscono tutti, i complotti non-complotti.
Verrebbe da ridere se non fosse tragico.
Sono fioriti argomenti ridicoli che popolano i social come quelli sui rettiliani, alieni che ci comanderebbero, sulla terra piatta, sulla terra cava, sui nanorobot infusi negli umani tramite i vaccini al grafene, sui chilometri di strutture sotterranee sotto le piramidi di Giza (di sicura fattura aliena) con personaggi che ci speculano sopra.
Ecco quindi che si arriva al passo successivo, quello sulla cronaca, come per il brutale assassinio di Charlie Kirk.
La fantasia galoppa velocissima e il corretto ritratto di personaggi e della loro storia vengono stravolti a uso e consumo di singoli e di gruppi.
