Eliminare le microplastiche da mari, fiumi e laghi, la scoperta di Sheyna Patel, 14 anni: un idrogel le decompone, ora è prototipo testabile

Incredibile sempre per come la genialità affiora a sprazzi nei luoghi e nelle persone più diverse senza considerare le età. In questo caso l’eroina è Sheyna Patel, 14 anni, ragazza che ha ideato un idrogel atossico capace di decomporre e rimuovere le microplastiche da mari, fiumi e laghi.

Ha quattordici anni!

Il suo idrogel atossico cattura e scompone le microplastiche presenti nell’acqua e lo fa con un’efficienza superiore al 93 per cento. Attrae letteralmente e ingloba le sostanze plastiche facendole degradare.
Uno strumento veramente potente che ha tutte le potenzialità per risolvere questo problema così diffuso nel mondo.

Sì perché nei percorsi d’acqua e nel mare non ci sono solo i macro rifiuti in plastica, quindi bottiglie, vasetti, flaconi, piatti, sacchetti e tanto altro.
Le microplastiche sono frammenti anche infinitesimali, tanto che noi le ingeriamo senza neppure rendercene conto.

Le microplastiche hanno dimensioni inferiori a 5 millimetri e sono di origine cosiddetta primaria perché prodotte intenzionalmente, come per per i microgranuli prodotti per i cosmetici, abrasivi, esfolianti e paste detergenti, microgranuli di polietilene in alcuni dentifrici, pure le bustine per il tè, oppure di origine secondaria che derivano dalla degradazione di oggetti più grandi, anche usura degli pneumatici, lavaggio di tessuti sintetici e dispersione industriale.
Sono diffusissime nell'acqua, ma sono presenti anche nell'aria, nel cibo e nel corpo umano visto che le assorbiamo respirando, bevendo e mangiando. Nel nostro organismo possono accumulare tossine e causare gravi danni alla salute, come a livello gastrointestinale, riproduttivo, neurologico e cardiaco amplificando il rischio di infarto e ictus, ma anche complicanze al sistema respiratorio.
I guasti all'ecosistema sono evidenti anche perché contribuiscono a uccidere specie animali e vegetali.

Sheyna, appassionata di ricerca STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) e di tutela ambientale, ha partecipato alla 3M Young Scientist Challenge voluta da Discovery Education e da 3M. In questa fase la quattordicenne è stata supportata e aiutata da Deborah Isabelle, esperta product engineering di 3M, per trasformare la sua idea in un prototipo su cui iniziare tutta una serie di test.

Questa competizione mi offre l’opportunità di mettere in mostra le mie scoperte e di rappresentare le idee innovative che ho per affrontare problemi del mondo reale. (fra 15 anni: ndR) mi vedrei in un ruolo di leadership in un campo che mi appassiona, promuovendo l’innovazione, facendo da mentore ad altri e contribuendo a progressi significativi che avvantaggiano non solo la mia organizzazione, ma l’intera società nel campo STEM.

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