Il Natale, Salvatore Quasimodo e l’umanità vista attraverso la lente del Presepe: in oltre 2000 anni dove è finita quella pace?

Tutto sembra pace, quiete, anche stupore incantato, l’umanità scopre il figlio di Dio che giace in una stalla. Salvatore Quasimodo ritrae il presepe, riflette sull’immagine regalata da questa scena e sul destino, sulla vita che, da allora, la stessa gente ha scelto per se stessa.

I Re Magi rendono omaggio al bambino uomo e dio, tutti vengono illuminati dalla stella cometa che guida verso il divino fatto uomo… eppure il tempo è passato da questa rivelazione, ben più di 2000 anni e cosa ha fatto la popolazione del Mondo in tutto questo tempo?
La Pace del presepe dove sta?

Natale.

Guardo il presepe scolpito,

dove sono i pastori appena giunti

alla povera stalla di Betlemme.

Anche i Re Magi nelle lunghe vesti

salutano il potente Re del mondo.

Pace nella finzione e nel silenzio

delle figure di legno: ecco i vecchi

del villaggio e la stella che risplende,

e l’asinello di colore azzurro.

Pace nel cuore di Cristo in eterno;

ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.

Anche con Cristo e sono venti secoli

il fratello si scaglia sul fratello.

Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino

che morirà poi in croce fra due ladri?

Salvatore Quasimodo

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