Festivi e prefestivi in rosso, un Decreto che rinserra i ranghi a periodi alternati per cercare di contenere i contagi che venerdì 18 dicembre 2020 hanno fatto registrare una risalita (tenue) dell’indice rispetto ai tamponi fatti. Sempre troppi i morti da infezione Covid-19: secondo le rilevazioni della Johns Hopkins University, l’Italia è terza nel mondo con 112 morti ogni 100.000 abitanti, preceduta dal Belgio (161 decessi) e dal Perù (115). Dal 24 al 27 dicembre 2020, dal 31 dicembre fino al 3 gennaio 2021 e dal 5 al 6 gennaio 2021, regime nazionale da zona rossa e chiusi in casa fatte salve estreme esigenze elencate in decreto. Giorni feriali a regime arancione (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio)

Natale in… rosso Santa Claus
Come sottolineato anche dall’Ansa, il decreto legge con le nuove misure anti contagio da Covid-19 per il periodo natalizio è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Il provvedimento è in vigore dal 19 dicembre (link per leggerlo e analizzarlo).
Il Decreto tiene conto anche di quanto deciso e stabilito con il precedente DPCM del 3 dicembre 2020 (link).
Da non dimenticare l’autodichiarazione – autocertificazione scelta da Governo e Viminale (anche se è il modello ideato a ottobre) per poter circolare soprattutto in “periodo rosso”, solo nei casi e nei modi previsti, più sotto specificati: link al documento pdf editabile anche direttamente da pc.
Dal 24 al 27 dicembre 2020 tutta Italia sarà zona rossa, quindi si potrà uscire di casa solo per motivi d’urgenza. Uscire solo in questi casi, quindi, ma con autocertificazione. Consentito andare a trovare parenti e amici non conviventi (dotarsi di autodichiarazione/autocertificazione), ma non ci si può muovere in più di due, mentre i figli entro i 14 anni non rientrano nel conteggio come i disabili o i non autosufficienti. Logico che alcune famiglie non potranno muoversi per andare a trovare nonni, zii e affini anche se avranno un figlio di soli 15 anni… mica si potrà tenerlo da solo a casa! (cliccare sulle immagini qui sotto per osservarle ingrandite)




Ma è bene rammentarsi che resta sempre fisso il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 del giorno dopo per qualsiasi giornata, a prescindere che siano quelle a regime rosso, arancione o giallo. Non ci si potrà mettere in viaggio o essere in strada dopo le 22.
Dal Decreto: “Durante i giorni compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 è altresì consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi“.
Chiudono i centri estetici, i centri commerciali, bar e ristoranti che potranno però vendere cibo da asporto fino alle 22 e consegnare a domicilio senza limitazioni orarie.
Saranno aperte farmacie, parafarmacie, supermercati, attività che vendono prodotti di prima necessità, edicole, lavanderie, parrucchieri e barbieri.
Sempre entro le ore 22 si potrà andare in Chiesa per partecipare alla Santa Messa.

Dal 28 al 30 dicembre e il 4 gennaio, regime da zona arancione per tutti
In questi giorni sarà comunque vietato spostarsi tra regioni, ma sarà possibile muoversi nell’ambito del proprio comune anche senza l’autodichiarazione/certificazione.
I negozi potranno restare aperti fino alle 21, mentre centri commerciali, bar, ristoranti dovranno rimanere chiusi, tranne che per il solo servizio di cibo ad asporto fino alle ore 22 e a domicilio senza limitazioni (cliccare sulle immagini qui sotto per osservarle ingrandite).




Sempre dal Decreto: “… sono altresì consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia“.
Capodanno ed Epifania, la mappa dei colori e delle limitazioni
Escluso il 4 gennaio 2021 (giorno arancione), sarà sempre giornata rossa dal 31 dicembre, fino al 3 gennaio 2021 e dal 5 al 6 gennaio 2021. Quindi massima restrizione come nel periodo precedente dal 24 al 27 dicembre.
Come per il Natale, anche in questo caso solo due persone non conviventi potranno raggiungere un’altra abitazione, solo dalle 5 alle 22: niente cene a meno di anticiparle alle 18 o alle 19, in modo da poter ritornare al proprio domicilio entro le 22… a meno che non si resti evitando di sforare il coprifuoco.
Da sottolineare che rispetto alla bozza del testo entrata in Consiglio dei ministri, è stato aggiunto un articolo relativo ai ristori immediati per bar e ristoranti: “É riconosciuto un contributo a fondo perduto, nel limite massimo di 455 milioni per l’anno 2020 e di 190 milioni per l’anno 2021“ a ristoranti, bar e mense che abbiano subito danni dalle norme anti-Covid. Il contributo viene dato a chi abbia già goduto di quello disposto dal decreto Rilancio e non può essere superiore a 150.000 euro.

