DS Automobiles, Lancia, Alfa Romeo, nuovo rilancio nella galassia delle auto Stellantis

Le loro nuove vetture saranno sviluppate con meccanica condivisa. DS Automobiles, Lancia, Alfa Romeo, del colosso automobilistico Stellantis, realizzeranno progetti congiunti per sviluppare componenti meccanici e tecnologie: come dire che faranno gruppo a sé per soluzioni adottate.

Inizialmente, quando è nato operativamente il raggruppamento FCA-PSA cui è stato dato il nome Stellantis (link a precedente articolo), tutti si sono chiesti quale fosse il destino dei tanti marchi che la grande realtà mondiale dell’auto aveva automaticamente ereditato (link ad altro articolo).

Tra i dubbi più forti, quelli sul destino dell’italiana Lancia – molti ne temevano anche la scomparsa -, oggi così limitata alla vendita del modello Ypsilon e da tempo tenuta “in sordina”, anche se l’utilitaria superiore è riuscita a far registrare volumi di vendita apprezzabili.

La buona notizia arriva proprio da Stellantis quando ha comunicato la sinergia totale, se così si può definirla, fra i tre marchi DS Automobiles, Lancia, Alfa Romeo.

Pare proprio che il perno strategico sarà rappresentato da Alfa Romeo che porterà a soluzioni, innovazioni e rilancio per le altre due, Lancia e DS.

Sui due marchi storici italiani ne sono ben note le vicende tra trionfi e battute d’arresto sin dalla loro fondazione, Lancia nel 1906 a Torino e Alfa Romeo nel 1910 a Milano.

Su DS, marchio francese, molto più recente dei tre, c’è da fare una sottolineatura. Il marchio è stato fondato nel 2014, solo sette anni fa, come emanazione di Citroën ma come emblema di auto di livello ancora superiore, più curate, accessoriate, innovative.

L’operazione non ha mai celato la mossa psicologica di utilizzare la dicitura “DS” ispirandosi alla Citroën DS (foto più in basso), celebre modello progettato da Flaminio Bertoni, la prima auto di serie dotata delle celebri sospensioni idropneumatiche, autolivellanti ad assetto costante a qualsiasi carico, morbidissime, capaci di sopperire allo scoppio di una ruota tenendo l’auto in equilibrio sicuro sulle tre rimanenti.

All’epoca, ben 66 anni fa, fu una vera e propria rivoluzione sia tecnica che nelle forme grazie all’affusolata, affascinante e quasi spaziale DS: eravamo a solo dieci anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

La sinergia fra i tre marchi, secondo i dettami di Stellantis, non significherà un’omologazione comune dei prodotti: ognuno manterrà il proprio carattere, manterrà modelli anche molto differenti proprio per la vocazione e i mercati cui si rivolgono rispettivamente DS, Lancia e Alfa Romeo.

Queste differenziazioni poggeranno su progetti tecnici comuni in modo da contenere i costi industriali per sviluppo e produzione, realizzare soluzioni d’eccellenza. Tanto per capirsi, questo trio di Stellantis avrà un suo gruppo di propulsori da dedicare ai modelli delle tre gamme.

A sottolineare questo dato di fatto è stata Marion David (foto qui in basso), direttrice prodotto della DS, manager che ha specificato come il primo traguardo per le tecnologie comuni ai tre marchi sarà al 2024.

“Stiamo lavorando con i nostri colleghi italiani su specifici telai, propulsori e funzionalità per differenziare i marchi premium dai brand tradizionali. Le vetture che sono già in fase di sviluppo continueranno per la loro strada e verranno lanciate come previsto. Poi, per la prossima generazione di modelli ci concentreremo sulla creazione delle sinergie che sono la ragione della fusione”, ha rimarcato la stessa Marion David durante la presentazione della nuova DS 4.

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