USA, vaccino anti Covid-19 Johnson & Johnson, FDA e CDC raccomandano sospensione: 6 donne su 6,8 milioni di vaccinati hanno avuto coaguli di sangue…

Tutta da verificare la connessione tra il vaccino monodose Johnson & Johnson e i soli sei casi negli USA: sei donne (una morta e un’altra grave) – su 6,8 milioni di vaccinati – hanno avuto complicazioni. Casi rarissimi, ma sembrano in connessione con una patologia precisa, una forte carenza di piastrine nei vaccinati. La Food and Drug Administration ha chiesto la sospensione precauzionale immediata delle somministrazioni del vaccino anti Covid-19 J&J.

Volendo calcolare l’incidenza percentuale, non c’è un “per cento”, ma si tratta di un caso su ben oltre un milione.

… però in via precauzionale vengono ritardate le assegnazioni del vaccino in Europa.

Adesso il timore a livello di informazione e di provvedimenti, è che inizi il solito “balletto” di continue decisioni/contro-decisioni che ha costellato la vicenda del vaccino AstraZeneca (non utilizzato negli Stati Uniti d’America dove per la campagna vaccinale vengono utilizzati solo i sieri Pfizer-BioNTech e Moderna oltre al J&J).

Quali problemi sono venuti fuori con il vaccino Johnson & Johnson?

Le uniche ad avere problemi anche gravi, ripeto, sono state sei donne: sono state colpite da rari fenomeni di coaguli di sangue, da una rara malattia legata a questo tipo di fenomeno.

Dalla Johnson & Johnson – Janssen (link) si sottolinea che non sono al momento stabiliti legami causali tra il loro vaccino e questi rari eventi tromboembolici.

Dalla Casa farmaceutica hanno aggiunto di essere “a conoscenza di una malattia estremamente rara che coinvolge persone con coaguli di sangue in combinazione con piastrine basse in un piccolo numero di individui che hanno ricevuto il nostro vaccino COVID-19. Abbiamo lavorato a stretto contatto con esperti medici e autorità sanitarie e sosteniamo fortemente la comunicazione aperta di queste informazioni agli operatori sanitari e al pubblico“.

Come conseguenza di tutto questo, Johnson & Johnson ha detto che stava anche esaminando i casi con le autorità sanitarie europee e che nel frattempo “ritarderà in modo proattivo il lancio del nostro vaccino in Europa“.

Stiamo raccomandando una pausa nell’uso di questo vaccino abbondando con la cautela“, ha detto il dottor Peter Marks, direttore del Centro per la valutazione e la ricerca biologica della FDA (link)-Food and Drug Administration.

A precisare la natura delle sei complicazioni è stata la dottoressa Anne Schuchat, vicedirettore principale del CDC (link)-Centers for disease control: “In questi casi, un tipo di coagulo di sangue chiamato trombosi del seno venoso cerebrale (CVST) è stato osservato in combinazione con bassi livelli di piastrine (piastrinopenia o trombocitopenia). Ad oggi questi eventi avversi sembrano essere estremamente rari“.

La richiesta di sospensione è appena stata presentata ed è in vigore nei centri vaccinali federali.

Invece, per quanto riguarda i singoli Stati la faccenda è diversa visto che ognuno potrebbe anche decidere di continuare la vaccinazione con il siero Johnson & Johnson. Per adesso il commissario per la salute dello Stato di New York, il dottor Howard Zucker, ha detto che lo stato sospenderà l’uso del vaccino in attesa dei risultati dell’indagine federale. A Dallas è stato sospeso fino a conclusione delle stesse indagini il programma di vaccinazione a domicilio che avrebbe utilizzato il vaccino J&J per persone costrette a casa e per gli anziani.

Le sei donne colpite da complicazioni con coagulazioni nel sangue (ripeto anche questo: su 6,8 milioni di vaccinati col J&J) hanno età tra i 18 e i 48 anni.

I problemi in questi sei casi si sono presentati dai 6 ai 13 giorni dopo l’inoculazione del vaccino.

Una delle sei donne è morta, un’altra – in Nebraska – è in condizioni critiche. Casi estremamente rari comunque allo studio della FDA e del CDC che ha convocato l’ACIP (link)-Advisory Committee on Immunization Practices.

L’avviso diramato a livello nazionale negli Stati Uniti è che chiunque, dopo la vaccinazione ed entro tre settimane, provi forte mal di testa, dolore addominale o alle gambe, difficoltà a respirare, deve subito contattare il proprio medico.

Nella stessa nota della FDA, si legge che normalmente, il trattamento dei casi di coagulazione avviene attraverso anticoagulanti come l’eparina. In questo caso però l’eparina può essere pericolosa. Il trattamento di questo specifico tipo di trombosi è diverso rispetto a quello delle trombosi normali.

I medici tratterebbero questi casi come di solito si fa con pazienti che hanno una reazione eparinica ma, come rimarcato dal dottor Geoffrey Barnes, esperto dell’Università del Michigan, devono essere utilizzati altri tipi di fluidificanti del sangue e, talvolta, un’infusione di anticorpi.

Il Centers for Disease Control and Prevention ha sottolineato che circa altre nove milioni di dosi sono state già spedite ai centri vaccinali degli Stati Uniti.

Alla Casa bianca, Jeff Zients, coordinatore delle azioni per arginare la pandemia da coronavirus, ha detto che “stiamo lavorando ora con i nostri partner statali e federali per fare in modo che chiunque sia programmato per un vaccino J&J venga rapidamente riprogrammato per un vaccino Pfizer o Moderna“.

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. Avatar di loscribacchinodelweb Alessandro Gianesini ha detto:

    Secondo me ormai è speculazione e marketing: non mi stupirebbe scoprire se certe correlazioni sono state fatte da qualcuno della “concorrenza” 😉

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    1. Avatar di Giuseppe Grifeo Giuseppe Grifeo ha detto:

      È una cosa che sospettiamo in molti. Comunque, si tratta di casi isolatissimi e di un caso su ben oltre un milione e, con tutta probabilità, legato a una precisa patologia

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      1. Avatar di Giuseppe Grifeo Giuseppe Grifeo ha detto:

        Patologia rarissima…

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      2. Avatar di loscribacchinodelweb Alessandro Gianesini ha detto:

        Infatti… 🙂

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