È esposto a Parigi, al Grand Palais Éphémère, in occasione di Révélations, biennale internazionale dell’artigianato e della creazione, dal 7 all’11 giugno. Denominato Mi 21, è il futuro dell’auto, manifesto di stile per gli interni curato da DS Automobiles e dal suo DS Design Studio.
Il progetto concettuale costituisce la base per future idee da applicare a nuovi modelli. È proprio come dare un’occhiata a quello che verrà tra alcuni anni, osservare gli ambienti in cui potremmo trovarci guidando un’auto. Nuovi concetti, nuove visioni, materiali differenti, più simili a quelli che ci circondano a casa, sorprendenti nel disegno.
Per come sono abituato alle storiche fughe verso il futuro di Casa Citroën che ha tanto caratterizzato la storia del movimento nella mia famiglia, il suo marchio DS oggi non poteva essere da meno… anzi.






Inizialmente Mi 21 doveva rimanere segreto.
Oggi il passaggio di status: dall’uso solo interno, ora viene proposto alla piena visione. Tanto per capirsi è una proiezione in quello che in DS hanno definito come “visione proiettiva dell’arte del viaggio, guidata da un’esperienza senza precedenti di comfort, raffinatezza e tecnologia; una visione al centro del posizionamento di DS Automobiles, l’unico marchio premium in grado di incarnare l’arte del viaggio francese”. Da non dimenticare che DS Automobiles (link) è un marchio automobilistico francese nato nel 2014 dalla casa madre Citroën che è inserita nel gruppo globale Stellantis (link).
La visione di Mi 21 dà un’idea sui futuri interni delle auto DS
Questo mezzo di ricerca strettamente interno al marchio permette di rappresentare su un oggetto il pensiero congiunto dei gruppi di progettazione e di prodotto riguardo a nuovi concetti, nuove forme originali, evoluzioni tecniche, ergonomia riprogettata e HMI (Human-Machine Interface) più esplorazioni in CMF (colori , materiali e finiture) per un’applicazione che avvenga entro la fine del decennio.
Mi 21 direziona lo scambio di informazioni all’interno di DS Automobiles, con l’ingegneria e il management del gruppo, in modo da avviare aspetti tecnici e di gestione per future applicazioni e progetti produttivi.
“Un manifesto è uno strumento di lavoro, un vero e proprio acceleratore di cambiamento che utilizziamo per riflettere sul futuro. Fisicamente, è un modello che normalmente deve rimanere segreto, perché incorpora molto del nostro futuro – sottolinea Thierry Metroz, direttore del design di DS Automobiles – Questi modelli sono un collegamento tra la nostra visione e i nostri progetti in fase di sviluppo. Aiutano a guidare il nostro lavoro e condividono questa ricerca per il Brand con l’ingegneria e il management del gruppo. Possiamo anche effettuare test per misurare il livello di attrattività. Trattandosi di uno strumento di ricerca interno, i nostri team lo utilizzano per liberare la propria creatività integrando il fatto che la maggior parte degli elementi deve poter essere messa in produzione. Ed è qui che sta la grande differenza con una concept car che rimane a malapena, se non del tutto, in grado di essere prodotta. Ultimo punto, il fattore tempo è importante, con un design 100% digitale ci vogliono meno di 6 mesi tra il primo schizzo e il modello finalizzato. I manifesti cristallizzano i nostri pensieri su un prodotto futuro in questo momento e danno la tabella di marcia”.







“Stiamo vivendo una trasformazione storica degli interni automobilistici – continua Metroz – Le nuove architetture legate alle piattaforme elettriche, le modalità di guida autonoma, l’arrivo dell’intelligenza artificiale e, soprattutto, il desiderio dei nostri clienti di vivere un’esperienza diversa sono al centro del nostro pensiero. Il manifesto del Mi 21 illustra questi profondi cambiamenti, un’opportunità per noi di condividere una visione unica dell’arte francese di viaggiare”.
Nei fatti, il manifesto Mi 21 è la prima condivisione esterna di DS Automobiles sulla sua visione del futuro. Cornice perfetta per questa rivelazione è la biennale Révélations, scelta proprio perché rappresenta la creatività, le novità, un evento dedicato al saper fare, all’artigianato artistico, alle creazioni della mente.
“Révélations è un evento dedicato alla competenza, all’artigianato e all’eccellenza degli artigiani. Siamo coinvolti lì dal 2019 – rimarca il direttore del design di DS Automobiles – È un’opportunità per incontrare un pubblico sensibile all’avanguardia, attento ai bei materiali, allo stile, alla competenza e al design. È interessante raccoglierne impressioni, sensazioni e commenti, come un vero test con gli esperti. La nostra partecipazione a Révélations ci dà anche l’opportunità di comunicare il nostro concorso di design DS x MÉTIERS D’ART, che ci permette di proiettarci ancora di più. Il manifesto Mi 21 che presentiamo a Révélations è importante per la storia del nostro Brand. Sottolinea un approccio di apertura da parte nostra. Condividiamo il nostro processo creativo e la nostra visione con un vasto pubblico di intenditori, tanto nel mondo automobilistico quanto nel mondo dell’artigianato”.
Contemporaneamente, il manifesto Mi 21 viene svelato anche sul nuovo sito web DSDESIGNSTUDIO.PARIS: questo spazio web è complementare al sito web aziendale di DS Automobiles.


Mi 21, alcuni punti cardine del manifesto
Progettato da Thomas Bouveret, direttore del design d’interni e da Vincent Lobry, a capo del CMF Design, insieme ai loro team, il manifesto Mi 21 reinterpreta il linguaggio per gli interni di domani sostenendo l’arte del viaggio.
- leggero
La luce contribuisce al benessere nell’abitacolo. Quest’ultimo, che sia diretto o indiretto per dare leggerezza alle caratteristiche e portare una nuova dimensione ai materiali, diventerà un contributore chiave all’esperienza sensoriale in auto. Adattivo, intelligente, connesso al suo ambiente. I cerchi presenti nelle ante diventano anelli di luce esaltando i materiali che vi sono rappresentati.
- volumi
L’architettura offre più spazio che, a sua volta, è stato liberato facendo fluttuare il cruscotto e spingendolo in avanti. Il pavimento è liberato e ridisegnato, senza tunnel centrale o consolle centrale. Le superfici vetrate sono aumentate per dare la piena sensazione di maggiore spazio, libertà e tranquillità all’interno. I contenitori si ispirano al mondo dell’arredo. Un sottile gioco di equilibri tra i materiali, le sensazioni al tatto e la distribuzione dei volumi sono organizzati per offrire una sensazione di benessere.
- suono
Durante un viaggio, il suono permette alla mente di evadere. Contribuisce alla presentazione estetica dell’abitacolo. Trasmette anche la qualità acustica degli interni di DS Automobiles. Il suono fa parte del viaggio: può amplificare l’esperienza o scomparire per portare una forma di pienezza. Una riflessione fondamentale è stata intrapresa per porre fine alla costante iperofferta di componenti di sistemi ad alta fedeltà e guadagnare in spazio e opulenza. L’opera illustrata nel manifesto vuole essere sia visivamente più appagante sia più in armonia con uno stile fluido e raffinato. Tutto il suono è stato raggruppato su un elemento centrale diventando un oggetto emblematico attraverso il suo design, il suo posizionamento nell’abitacolo e l’illuminazione che lo accompagna.
- immersione
Il rapporto uomo-macchina è stato ridisegnato. Con DS AERO SPORT LOUNGE mostrato nel 2020, era già iniziata la riflessione su interni con interfacce meno invadenti e più magiche. Le informazioni sono state proiettate su raso di cotone. La scomparsa degli schermi aveva lo scopo di ridurre il sovraccarico mentale e la ridondanza delle informazioni. La corsa alla dimensione o al numero di schermi è una forte tendenza tra tutti i produttori. Ma, spenti, questi schermi non hanno un reale valore estetico. L’idea è trovare una tecnologia che dia le informazioni attese senza sacrificare la qualità e l’attrattiva sensoriale. Con il manifesto Mi 21 si sta testando una soluzione innovativa proiettando su una striscia che può essere resa opaca per visualizzare informazioni o diventare trasparente per mettere a nudo materiali. Unica concessione agli schermi sono quelli posti nelle porte e dedicati alla retrovisione attraverso una telecamera. Il sistema è controllato dalla voce o da un controllo remoto collocato nel bracciolo centrale.
- la dimensione artistica
Uno degli obiettivi perseguiti dal manifesto di Mi 21 è quello di andare oltre per quanto riguarda l’offerta su misura, questa volta arricchita da un’autentica opera d’arte. Ognuno può adattarlo a proprio gusto. L’assenza di un altoparlante libera spazio nelle porte: questo spazio viene reinvestito per ripensare alcuni contenitori e ridefinire uno ambito più ampio dedicato all’espressione del know-how. Tale area di espressione artistica è senza precedenti, i cerchi rappresentano la geometria perfetta e una forma di rassicurazione. Sottolineano e differenziano l’abitacolo con una firma e una forte grafica.
