Parole e tanti numeri nella loro piena crudezza per descrivere l’orrore di un passato che non è così lontano. Eventi accaduti fino a 80 anni fa, quelli che alcune memorie umane tendono a dimenticare, a declassare. Alcune menti usano a sproposito quei fatti dolorosi assecondando propensioni politiche, contrapposizioni e complottismi di oggi. Giornata della Memoria del 27 gennaio in ricordo dell’Olocausto che vide gli ebrei vittime “privilegiate” nei campi di sterminio e di lavori forzati voluti dal nazismo.
Qui troverete inserite descrizioni, tempi e specifici numeri sulle vittime, quantità e fatti che hanno scandito l’orrore di questa macchina d’annientamento hitleriana. Un meccanismo di massacro “scientifico” che colpì duramente anche dissidenti politici, omosessuali, popolazioni dell’Est Europa e tanti altri.
Il nazismo e il fascismo sono stati e sono una delle peggiori e atroci iatture per l’umanità.
(immagine di copertina – di (Waiting for) Godot, licenza Creative Commons Attribuzione 2.0 Generico)



Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa arrivarono alla città polacca di Oœwiêcim-Auschwitz. I soldati puntavano su Berlino proseguendo l'offensiva contro i tedeschi.
Proprio in quel centro urbano della Polonia scoprirono il campo di concentramento di Auschwitz e gli orrori che li erano racchiusi, incistati. I militari aprirono i cancelli del campo e raggelarono mentre liberarono i pochi sopravvissuti alla mattanza nazista. Ascoltarono i racconti di quelle povere anime senza un corpo riconoscibile.
Quasi tutti i dati che ho utilizzato in questo articolo provengono dal ricco e particolareggiato archivio dell’United States Holocaust Memorial Museum che, a sua volta, si basa su più fonti, a cominciare dai vecchi archivi nazisti. Numeri che aprono chirurgicamente la realtà della Shoah.
Solo un accenno a una storia che ho già raccontato, quella di Carmelo Salanitro, cugino di mio nonno Salvatore Geraci, anche lui professore catanese, membro del Partito Popolare che era stato fondato da Don Luigi Sturzo.
Carmelo fu arrestato nel 1940, processato nel 1941 e condannato per offese al Duce e a Hitler. Ma lui, al massimo, era stato ispiratore di volantini inneggianti al pacifismo.
Carmelo fu trascinato prima in due prigioni del centro Italia, poi in una sorta di nostrano campo di concentramento al Nord della nostra penisola. Infine, fu deportato dai tedeschi. Morì nel Campo di concentramento di Mauthausen: era il 24 aprile 1945, pochi giorni prima che l'area venisse liberata dagli alleati.
Campi di sterminio e campi di lavoro forzato. Per le SS questi ultimi erano la realizzazione della filosofia di “annientamento attraverso il lavoro”.
In questo modo, Arbeit macht frei, “Il lavoro rende liberi“, frase che i tedeschi mettevano all’ingresso dei campi, assunse connotazioni particolarmente atroci e feroci.


| tipologie vittime | % | totali (non definitivi) |
|---|---|---|
| Ebrei, vittime della Shoah | 42% | 6 milioni circa |
| Polacchi, Ucraini e Bielorussi | 22% | fra 3,5 e 4 milioni |
| Prigionieri di guerra sovietici | 20% | 3 milioni |
| Dissidenti politici e, dal settembre 1943, anche prigionieri militari italiani | 10% | comunisti, socialisti, massoni e tanti altri insieme alle loro famiglie: tra questi 30.000 deportati politici italiani e 40.000/50.000 Internati Militari Italiani. TOTALE: fra 1,5 e 2 milioni |
| Jugoslavi | 3% | fra 320.000 e 350.000 per i serbi; fra 20.000 e 25.000 sloveni |
| Rom, vittime dei Porajmos, lo sterminio traducibile in “grande divoramento“ | 2% | Rom, Sinti, Manush, Kalé e altre etnie romani, fra 196.000 e 300.000 |
| Disabili uccisi col Programma Eutanasia nazista (anche ariani… senza distinzioni) | 1% | fra i 250.000 e i 270.000 |
| Altri | 1% | quantificazione imprecisa sugli omosessuali massacrati, fra 5.000 e 15.000; testimoni di Geova sui 1.900; altri gruppi fra afro-europei, dissidenti religiosi e altri |


Il primo campo di concentramento fu Dachau, aperto nel marzo del 1933 vicino Monaco di Baviera, da un’idea di Heinrich Himmler: doveva servire principalmente a detenere i prigionieri politici. Fu il campo che rimase operativo più a lungo, fino ad aprile del 1945, quando le truppe alleate arrivarono liberando la struttura.
Seguendo i dati dell’archivio nazista, durante l’Olocausto tedeschi e alleati aprirono ben 44.000 strutture di questo tipo oltre a strutture carcerarie dedicate. Servivano all’eliminazione in massa dei prigionieri, preceduto da un lungo periodo di lavori forzati in condizioni umane di forte denutrizione, pessime dal punto di vista sanitario.




Oltre ai dissidenti politici, venivano deportati cittadini tedeschi comunisti, socialisti, social-democratici, Rom, Testimoni di Geova, omosessuali oltre a persone accusate di comportamenti ritenuti asociali o devianti.
Dal marzo 1938 quando la Germania di Hitler annesse l’Austria, i Nazisti iniziarono ad arrestare gli Ebrei tedeschi e austriaci deportandoli nei campi di concentramento di Dachau, Buchenwald e Sachsenhausen, in Germania.
Dal novembre del 1938 con la Notte dei Cristalli-Kristallnacht (link), i Nazisti cominciarono ad arrestare in massa gli Ebrei adulti di sesso maschile, incarcerandoli nei campi.


Primo settembre del 1939, ecco l’invasione tedesca della Polonia e proprio questo Paese fu presto scelto per la complessa progettazione e realizzazione della macchina dello sterminio. Inizialmente erano campi per lavori forzati dove morirono migliaia di internati sfiancati dalla fatica estrema, dalla malnutrizione e perché senza protezione dalle intemperie.
Senza contare che molto presto molti prigionieri venivano utilizzati come cavie in diversi esperimenti.
La Germania di Hitler ebbe subito campo libero in Polonia grazie alla stipula del patto Ribbentrop-Molotov con l’Unione Sovietica siglato il 23 agosto 1936: con questo accordo le due potenze si impegnavano a non attaccarsi e si spartivano la nazione di Varsavia.
Il 3 settembre 1939 Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania.
Il 17 settembre 1939 l’Unione Sovietica invase la sua parte di Polonia, quella orientale che le spettava secondo il patto Ribbentrop-Molotov.
La Germania motivò l’invasione della Polonia sostenendo che quella nazione stesse perseguitando i cittadini tedeschi e non solo: stava pianificando un attacco alla Germania concertandosi con Gran Bretagna e Francia.
… La giustificazione di Hitler vi ricorda qualcosa che è accaduto all’inizio del 2022?
Lascio a voi intuire.
Varsavia fu conquistata dai tedeschi il 27 settembre 1939.
Ottobre 1939, la Germania occupò anche la Prussia occidentale, Poznań, l’Alta Slesia e l’ex Città libera di Danzica.
Tornando allo sterminio perpetrato dai nazisti, una larga parte di ebrei morì nei ghetti:
- Eccidi di massa in Polonia e nell’Unione Sovietica = 1.500.000
- Ghetti nazisti = 800.000, di questi 100.000 nel solo ghetto di Varsavia e 45.000 in quello di Łódź
- Campi di lavoro e concentramento in Germania e Polonia = 150.000
- Campi di concentramento in Jugoslavia = 35.000
- Altri luoghi = 500.000
Dicembre del 1941, fu realizzato il primo centro di sterminio, quello di Chełmno, nella parte della Polonia annessa alla Gemania, il Warthegau.
I prigionieri, per la maggior parte Ebrei, ma anche Rom, venivano uccisi dentro camere a gas mobili installate su appositi furgoni.
Il campo di Majdanek costruito vicino a Lublino nell’autunno del 1941, inizialmente ospitò prigionieri di guerra, ma solo nel 1943 divenne un campo di concentramento con le caratteristiche degli altri.
Nel 1942, nel Governatorato Generale, all’interno della Polonia occupata, i Nazisti crearono i campi di sterminio di Bełżec, Sobibór e Treblinka, noti come Campi dell’Operazione Reinhard.
Obiettivo? Eliminare con metodo e scientificità tutti gli Ebrei polacchi. In quei campi le SS e i loro aiutanti assassinarono approssimativamente 1.526.500 Ebrei, tra il marzo 1942 e il novembre 1943.
Il massacro continuò fino al 1944-1945 compreso l’ampio comprensorio di sterminio di Auschwitz che comprendeva la struttura di Auschwitz-Birkenau dove erano operative quattro camere a gas che utilizzavano la sostanza tossica Zyklon B, camere capaci di uccidere 6.000 persone al giorno utilizzando il gas.
Il tutto fino all’arrivo delle truppe alleate e russe.


Diversamente dagli altri, Auschwitz e MaJdanek erano adibiti a un triplo compito: campi di lavoro, campi di concentramento e centri di sterminio.
Considerando questi soli sei campi di concentramento e i soli ebrei, vi furono uccise 3,5 milioni di persone nell’ambito della Soluzione Finale.
Le terribili SS naziste e i rappresentanti dei ministeri del governo tedesco avevano ben altri progetti.
Per la Soluzione Finale di eliminazione degli Ebrei d’Europa, questo gruppo d’élite nazista progettò e stimò di far fuori 11 milioni di Ebrei comprendendo tutti quelli di paesi che si trovavano nelle nazioni non occupate, l’Irlanda, Svezia, Turchia e Gran Bretagna.
Comunque, dal 1942 la deportazione significò per la maggior parte degli Ebrei un breve periodo di transito e raccolta nei campi di transito, come Westerbork, in Olanda o Drancy in Francia, per poi essere deportati verso i campi di sterminio nella Polonia occupata.
Dopo era la morte.
Per gli ebrei, dopo l’avvio della Soluzione Finale, essere abili per i lavori forzati rappresentò spesso una possibilità concreta di restare in vita… una speranza appesa al filo di condizioni così precarie che mettevano in crisi molti fisici fino all’inevitabile morte o soppressione perché ormai inutili agli scopi nazisti.
Nel campo di concentramento di Mauthausen o Mauthausen-Gusen, a circa 25 chilometri da Linz nell’Alta Austria, prigionieri già deboli, affamati, dovevano salire correndo i 186 gradini che collegavano la connessa cava di granito al campo. La corsa che era appesantita da un obbligo micidiale: portare sulle spalle dei massi molto pesanti.
Mauthausen era denominato nella burocrazia nazista proprio come campo di concentramento di “classe 3”, ovvero di punizione e di annientamento attraverso il lavoro.
Solo nei campi di sterminio furono trucidati/gasati più di 3 milioni di Ebrei
Questi i numeri degli uccisi nei campi di sterminio:
- Auschwitz-Birkenau = 1.100.000
- Treblinka = 925.000
- Bełżec = 435.000
- Chełmno = 156.000/172.000 (il primo campo progettato e realizzato con il solo scopo di uccidere rapidissimamente tutti i deportati, una sorta di fabbrica della morte)
- Sobibór = 167.000
- Majdanek = 60.000
Qui in basso la scheda sugli internati e sugli uccisi, campo per campo.
Dati utilizzati ed elaborati da Wikipedia per stilare lo schema basandosi su una ricca bibliografia iniziando da https://www.jewishvirtuallibrary.org/full-listing-of-concentration-camps, poi la saggistica sui campi di concentramento (autori vari) comprendendo 18 titoli e il volume “La liberazione dei campi nazisti” di uno dei massimi studiosi della Shoah, Marcello Pezzetti, pubblicato a Roma, Gangemi Editore, 2015.
| Nome | Stato | Tipo | Operatività | Prigionieri | Vittime |
| Arbeitsdorf | Germania | Campo di lavoro | 8 aprile 1942 – 11 ottobre 1942 | min. 600 | |
| Auschwitz | Polonia | Campo di concentramento, sterminio e lavoro | 20 maggio 1940 – 27 gennaio 1945 | 400.000 | 1,1 milioni |
| Bardufoss | Norvegia | Campo di concentramento | marzo 1944 – ? | 800 | 250 |
| Bełżec | Polonia | Campo di sterminio | marzo 1942 – giugno 1943 | 434.508 – 600.000 | |
| Berg | Norvegia | Campo di transito | ottobre 1942 – ? | 842 | |
| Bergen-Belsen | Germania | Campo di raggruppamento | aprile 1943 – 15 aprile 1945 | > 63.000 | |
| Bolzano | Italia | Campo di transito | luglio 1944 – aprile 1945 | 11.116 | > 60 |
| Bredtvet | Norvegia | Campo di concentramento | |||
| Breendonk | Belgio | Campo di prigionia e di lavoro | 20 settembre 1940 _ settembre 1944 | min. 3.532 | min. 391 |
| Breitenau | Germania | Campo di lavoro | giugno 1933 – marzo 1934 e 1940 1945 | 470-8.500 | 1 |
| Buchenwald | Germania | Campo di lavoro | luglio 1937 – aprile 1945 | 238.980 – 250.000 | 34.375 – 60.000 |
| Chełmno | Polonia | Campo di sterminio | dicembre 1941 – aprile 1943 poi aprile 1944 – gennaio 1945 | 184.300 – 350.000 | |
| Dachau | Germania | Campo di lavoro | marzo 1933 – aprile 1945 | > 206.206 | > 31.951 |
| Drancy | Francia | Campo di internamento e transito | agosto 1941 – agosto 1944 | 70.000 | |
| Falstad | Norvegia | Campo di prigionia | dicembre 1941 – maggio 1945 | ? | min. 200 |
| Flossenbürg | Germania | Campo di lavoro | maggio 1938 – aprile 1945 | 96.000 | 30.000 74.000 |
| Fossoli | Italia | Campo di transito | gennaio 1944 – agosto 1944 | 5.000 | 67 |
| Fullen | Germania | Campo di prigionia | 23 settembre 1943 – 29 giugno 1945 | 872 | |
| Grini | Norvegia | Campo di prigionia | dicembre 1941 – maggio 1945 | 20.000 | |
| Gross Rosen | Polonia | Campo di lavoro | agosto 1940 – febbraio 1945 | 125.000 | 40.000 |
| Gurs | Francia | Campo di internamento e transito | settembre 1940 – novembre 1943 | 17.000 – 18.000 | |
| Herzogenbusch | Paesi Bassi | Campo di prigionia e di transito | 1943 – estate 1944 | ||
| Hinzert | Germania | Campo di raggruppamento | luglio 1940 – marzo 1945 | 14.000 | min. 302 |
| Kaufering | Germania | Campo di lavoro | giugno 1943 – aprile 1945 | 30.000 | min. 14.500 |
| Kaunas (Kauen) | Lituania | Ghetto e campo di internamento | |||
| Klooga | Estonia | sottocampo del campo di concentramento di Vaivara | estate 1943 – 28 settembre 1944 | circa 2.400 | |
| Koldyčevo | Bielorussia | Campo di prigionia e sterminio | estate 1942 – 29 giugno 1944 | circa 22.000 | |
| Lager Sylt (Alderney) | Isole del Canale | Campo di lavoro | marzo 1943 – giugno 1944 | 1.000? | 460 |
| Langenstein-Zwieberge | Germania | sottocampo del campo di concentramento di Buchenwald | aprile 1944 – aprile 1945 | 5.000 | 2.000 |
| Le Vernet | Francia | Campo di internamento | 1939 – 1944 | ||
| Leopoli (L’viv) | Ucraina | Campo di lavoro e di sterminio | settembre 1941 – novembre 1943 | ||
| Majdanek (KL Lublin) | Polonia | Campo di prigionia, di concentramento e di sterminio | luglio 1941 – luglio 1944 | 95.000 – 130.000 | |
| Malchow | Germania | Campo di lavoro | inverno 1943 – 8 maggio 1945 | ||
| Maly Trostenets | Bielorussia | Campo di sterminio | luglio 1941 – giugno 1944 | 200.000 – 500.000 | |
| Mauthausen | Austria | Campo di lavoro e di sterminio | agosto 1938 – maggio 1945 | 195.000 | min. 95.000 |
| Mittelbau Dora | Germania | Campo di lavoro | settembre 1943 – aprile 1945 | 60.000 | min. 20.000 |
| Mosbach | Germania | Campo di lavoro, campo di prigionia. | ottobre 1943 – aprile 1945 | ||
| Natzweiler | Francia | Campo di lavoro e di concentramento | maggio 1941 – settembre 1944 | 40.000 | 25.000 |
| Neuengamme | Germania | Campo di lavoro | 13 dicembre 1938 – 4 maggio 1945 | 106.000 | 55.000 |
| Niederhagen | Germania | Campo di prigionia e di lavoro | settembre 1941 – inizio 1943 | 3.900 | 1.285 |
| Oranienburg (Sachsenhausen) | Germania | Campo di raggruppamento | marzo 1933 – luglio 1934 | 3.000 | min. 16 |
| Osthofen | Germania | Campo di raggruppamento | marzo 1933 – luglio 1934 | ||
| Plaszów | Polonia | Campo di lavoro | dicembre 1942 – gennaio 1945 | min. 150.000 | min. 9.000 |
| Ravensbrück | Germania | Campo di lavoro | maggio 1939 – aprile 1945 | 150.000 | min. 90.000 |
| Riga-Kaiserwald (Mežaparks) | Lettonia | Campo di lavoro | 1942 – 6 agosto 1944 | 20.000? | |
| Risiera di San Sabba (Trieste) | Italia | Campo di detenzione | settembre 1943 – 29 aprile 1945 | 25.000 | 5.000 |
| Sachsenhausen | Germania | Campo di lavoro | luglio 1936 – aprile 1945 | min. 200.000 | 100.000 |
| Sajmište | Serbia | Campo di concentramento e sterminio | dicembre 1941 – luglio 1944 | 50.000 | 20.000 / 23.000 |
| Sobibór | Polonia | Campo di sterminio | maggio 1942 – ottobre 1943 | 250.000 | |
| Stutthof | Polonia | Campo di lavoro (1939-1942); campo di concentramento (1942-1945) | settembre 1939 – maggio 1945 | 110.000 | 65.000 |
| Theresienstadt | Repubblica Ceca | Ghetto e campo di transito | novembre 1941 – maggio 1945 | 140.000 | 35.000 |
| Treblinka | Polonia | Campo di sterminio | luglio 1942 – novembre 1943 | min. 800.000 | |
| Vaivara | Estonia | Campo di concentramento | 15 settembre 1943 – 29 febbraio 1944 | ||
| Varsavia | Polonia | Campo di lavoro | 1942 – 1944 | > 40.000 | > 20.000 |
| Westerbork | Paesi Bassi | Campo di raggruppamento | ottobre 1939 – aprile 1945 | 102.000 |
