L’attività dei Carabinieri TPC-Tutela Patrimonio Culturale consente di ritrovare e di riportare in Italia, se trafugate ed esportate, opere d’arte, reperti, antichi libri che erano inesorabilmente spariti. Da poco sono stati presentati i numeri del bilancio attività 2024 che descrivono una grande mole di lavoro: i militari di questo settore hanno recuperato 80.437 beni d’arte stimati in 129.618.999 euro. Maggiore di quest’ultimo, più di 2,4 volte, è il valore delle opere d’arte false sequestrate dagli stessi Carabinieri TPC, se queste fossero state vendute per vere.
Nelle azioni di questo corpo speciale dei militari c’è appunto anche l’individuazione e il sequestro di opere false.
Nel 2024 ne sono state confiscate 2.804. Di queste contraffazioni, ben 2.763 sono d’arte contemporanea, 23 di natura archeologico/paleontologico e 18 d’antiquariato, archivistico, librario.
Il valore stimato di questi falsi è di 311.473.100 euro… se questo materiale fasullo fosse stato messo in vendita facendolo passare per autentico. Il giro d’affari dei falsari deve essere enorme e ramificato, facilitato dalle vendite online.
Tutto è descritto nei dettagli all’interno del documento “Attività Operativa 2024” del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Dietro queste prime cifre c’è uno sforzo gigantesco e tutta una serie di operazioni e investigazioni in Italia e all’estero che riempiono fascicoli su fascicoli, registrazioni, immagini, file. Ne potrete leggere di seguito una lista imponente.








Maggio 2024, molte delle opere e reperti archeologici recuperati dai Carabinieri TPC durante la lunga Operazione Symes (articolo) iniziata 18 anni fa
L’attività dei Carabinieri TPC, confronto 2023-2024
• lieve crescita nel numero dei furti (da 267 a 274);
Crescita dei risultati operativi nei sequestri di:
• ebanisteria (da 39 a 59);
• oggetti librari/archivistici (da 24.445 a 26.138);
• prodotti filatelici (da 0 a 718)
• beni numismatici (da 286 a 1.983);
• vasellame/ceramiche (da 20 a 162);
• reperti archeologici sia interi (da 9.258 a 19.505) che frammentati (da 6.456 a 13.916);
• opere contraffatte (da 1.936 a 2.804);
Intensificazione dell’attività di controllo per:
• misure di sicurezza presso musei, biblioteche e archivi (da 240 a 270)
• aree e siti archeologici (da 1.923 a 1.874);
• zone tutelate da vincoli paesaggistici (da 1.991 a 2.300);
• esercizi antiquariali e commerciali di settore (da 1.957 a 2.280);
• mercati e fiere antiquariali (da 624 a 731);
• beni sottoposti ad accertamento nella banca dati dei beni illecitamente sottratti (da 32.458 a 35.271);
Incremento dei risultati dell’attività repressiva, in relazione a:
• denunciati per associazione a delinquere (da 47 a 63);
• persone segnalate all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per reati ai danni del patrimonio culturale (da 981 a 1.356).
Nel 2024 l’azione di contrasto da parte dei Carabinieri TPC ai reati al patrimonio culturale che ha permesso di:
• arrestare 2 soggetti su disposizione dell’Autorità Giudiziaria;
• perseguire 3 associazioni a delinquere (1 operativa nel settore archeologico, 1 dell’antiquariato e 1 del falso), nel complesso costituite da 63 soggetti;
• contestare 251 sanzioni amministrative;
• effettuare 505 perquisizioni;
• denunciare 1.356 individui;
• recuperare 80.437 beni dei quali: 30.426 beni antiquariali, archivistici e librari, 5.703 reperti paleontologici, 44.308 beni archeologici (19.505 integri, 13.916 frammentati e 10.887 monete).
Sempre nel 2024 è cresciuta l’attività di controllo sul web per arginare gli illeciti compiuti in internet e sulle piattaforme e-commerce da parte dei singoli utenti e di numerosi esercizi di settore, case d’asta.
Sono stati monitorati 696 siti web e controllati 5.478 beni.
Proprio questa attività fatta su internet ha permesso di denunciare alle autorità giudiziarie 122 soggetti e recuperare 6.346 beni, tra questi ultimi:
• 2.795 archivistici e librari;
• 1.935 archeologici e paleontologici;
• 1.188 numismatici;
• 282 filatelici;
• 51 dipinti.
L’avviato utilizzo del S.W.O.A.D.S. (Stolen Works Of Art Detection System), il sistema sviluppato dal TPC per la raccolta e l’analisi automatica, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, di informazioni e immagini provenienti da web, deep web e social media, nel 2024 ha consentito di localizzare ben 63 opere d’arte provento di reato. Nell’ottica dell’evoluzione progettuale, nel 2024 il Comando TPC ha avviato le attività di sviluppo di SWOADSnet per lo scambio di dati e metadati delle opere d’arte da controllare con i sistemi eventualmente realizzati dagli altri paesi EU.
(da descrizione dei Carabinieri TPC)
Controllo del territorio e delle aree tutelate, degli esercizi commerciali di settore raggiungendo valori positivi su:
– misure di sicurezza in musei, biblioteche e archivi, +12,5% (da 240 a 270);
– aree archeologiche, +2,6% (da 1.874 a 1.923);
– aree tutelate da vincoli paesaggistici/monumentali, +15,5% (da 1.991 a 2.300);
– esercizi antiquariali, commerciali e altri di settore, +16,5% (da 1.957 a 2.280);
– mercati e fiere antiquariali, +17,1% (da 624 a 731).
Per la sola tutela del patrimonio archeologico e l’attività di contrasto condotta nel 2024 sono stati recuperati 44.308 reperti archeologici e 5.703 reperti paleontologici, con la denuncia di 127 persone per scavo clandestino colpendo un’associazione per delinquere con 32 individui denunciati.
Nel comparto del solo antiquariato sono stati effettuati 3.011 controlli di esercizi antiquariali, mercati e fiere e sono stati recuperati 30.426 beni, tra cui:
– 26.138 documenti archivistici e bibliografici;
– 1.983 oggetti numismatici;
– 718 beni filatelici;
– 656 dipinti.
E ancora, per la sola “fabbricazione” di opere false, sono state denunciate 126 persone per il reato di contraffazione (+15,5% rispetto al 2023) e 1 associazione per delinquere (con 4 individui denunciati).
Le azioni di tutela del paesaggio e monumenti ha portato nel 2024 alla predisposizione di 2.300 servizi di controllo delle aree paesaggistiche terresti e marine con la denuncia di 121 soggetti per danneggiamento e 343 per reati in danno del paesaggio.






Le operazioni dei Carabinieri TPC nel 2024
Tra le operazioni investigative condotte dal Comando TPC, quella del Nucleo TPC di Roma, denominata “Cariatide” (articolo) che, coordinata dalla Procura di Pisa, ha consentito di eseguire numerose perquisizioni su tutto il territorio italiano con la denuncia di 17 persone in stato di libertà e con il sequestro di 532 opere contraffatte degli artisti contemporanei Banksy, Warhol, Carrà, Fantuzzi, Modigliani, che, qualora immesse in commercio come autentiche, avrebbero procurato un valore economico pari a 80.000.000 di euro.


Tra i recuperi di beni culturali si segnalano:
– 10 ottobre 2024 (Imola-BO), quando il Nucleo TPC di Bologna ha sequestrato un dipinto raffigurante la “Madonna con Bambino e San Giovannino,” (articolo) detta Madonna del Melograno (tempera su tavola – 65×44 cm), attribuita a Pier Francesco Fiorentino (1444-1497), che era stata sottratta dalla pinacoteca civica di Gubbio (PG) nella notte tra il 18 ed il 19 marzo 1979.
L’opera rinvenuta, di eccezionale rilevanza storica e artistica, inserita nel bollettino delle opere d’arte trafugate n. 9 del 1982 edito dal Comando TPC, era stata trovata nelle mani di una persona che la possedeva in buona fede;
– 15 ottobre 2024 (Città della Pieve-PG), durante una complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura di Perugia, concentrata sul mercato illecito di beni archeologici di origine etrusca trafugati, la Sezione Archeologia del Reparto Operativo ha recuperato 8 urne decorate con coperchio recumbente e 50 manufatti tra oinochoe, situle, specchi in bronzo e materiale fittile di terracotta, 1 sarcofago contenente uno scheletro umano ben conservato e 2 coperchi di sarcofago.
Tra le principali operazioni svolte in ambito internazionale che hanno permesso il sequestro all’estero e il rimpatrio di 882 beni culturali e di un intero corredo funerario:
– 24 aprile 2024: 1 kylix attica a figure rosse (ricomposta da 44 frammenti) attribuita al pittore Makron e firmata Hieron (490 a.C.); 1 kylix attica a figure nere, ricomposta da 20 frammenti (529 a.C.); 12 frammenti di una coppa attica a figure nere (520 a.C.) attribuita al pittore Antimenes; 55 ambre Etrusco-Campane (V secolo a.C.); 800 frammenti di ambra (VII – VI secolo a.C.) localizzati nella disponibilità di un Museo statunitense;
– 8 luglio 2024: 1 bronzetto votivo etrusco di giovane (III secolo a.C.); 2 statuette canosine raffiguranti giovani a cavallo (III secolo a.C.); 2 sculture in marmo raffiguranti donne sedute (I secolo a.C.); 2 morsi equini villanoviani in bronzo (VIII – VII secolo a.C.); 1 testa in marmo di Herakles (III secolo a.C.); 1 anfora a figure nere del pittore di Leagros con coperchio (530 a.C.); 1 testa in marmo raffigurante Apollo (I secolo a.C.) localizzati nella disponibilità di un collezionista statunitense;
– 31 ottobre 2024: 1 pagina miniata del 1440, asportata in Italia nel 1932 da una cattedrale senese, localizzata nella disponibilità di un museo statunitense.
La restituzione di beni culturali a nazioni dalle quali erano state rubate
Qui di seguito alcuni esempi di operazioni concluse nel 2024.
– 19 settembre 2024 (Roma): consegna all’Ambasciatrice del Canada di 1 fotografia ritraente Sir Winston Churchill, sottratta da un hotel di Ottawa tra la fine del 2021 e gli inizi del 2022. L’immagine artistica fu scattata dal fotografo Yousuf Karsh a Churchill dopo che aveva tenuto un discorso sulla II Guerra Mondiale. Il ritratto, donato nel 1998 all’hotel dallo stesso artista, era stato sottratto e sostituito con una copia. L’indagine, condotta dalla Sezione Antiquariato del Reparto Operativo TPC e coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova, trae origine dall’acquisizione di informazioni relative alla messa in vendita della pregiata fotografia da parte di una casa d’aste londinese, acquistata poi in buona fede nel 2022 da un professionista italiano, ignaro della provenienza illecita del bene;
– 29 febbraio 2024 (Roma): restituzione all’Ambasciatrice della Colombia in Italia di 25 reperti archeologici di arte precolombiana. I reperti sono stati individuati nel corso di attività investigative volte a contrastare il traffico illecito di beni culturali e riconosciuti, grazie anche alla cooperazione fornita dalla Rappresentanza Diplomatica della Colombia in Italia, al patrimonio culturale nazionale di quel Paese;
– 21 febbraio e 29 luglio (Roma): consegna all’Ambasciata dell’Ecuador in Italia di complessivi 304 beni culturali. Le indagini hanno dimostrato l’illecita provenienza dei beni provento di scavi clandestini su quei territori e di esportazione illecita verso l’Italia e, grazie alle accurate valutazioni svolte dai funzionari ministeriali ecuadoriani, è stato possibile confermare l’autenticità dei manufatti e ottenere dall’autorità giudiziaria italiana i decreti di perquisizione e sequestro per il reato di ricettazione di beni culturali;
– 31 luglio 2024 (Roma): restituzione all’Ambasciata di El Salvador in Italia di 9 beni archeologici di cultura preispanica, recuperati a seguito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e scaturita dall’attività info-investigativa finalizzata a contrastare la commercializzazione di reperti archeologici importati illecitamente dai Paesi del Centro e Sud America;
– 28 luglio 2024 (Roma): consegna alla Rappresentanza Diplomatica della Repubblica del Guatemala in Italia di 3 manufatti archeologici di pregiata fattura di epoca ispanica-precolombiana, provento di illecita esportazione e detenzione;
– 9 luglio 2024 (Roma): restituzione all’Ambasciatore dell’Iraq in Italia di 14 reperti archeologici, risalenti al periodo compreso tra il V-IV millennio a.C. e il XIX secolo, frutto di esportazione illecita;
– 18 dicembre 2024 (Roma): consegna all’Ambasciata del Messico in Italia, alla presenza dei Sottosegretari per gli Affari Esteri di Messico e Italia, di 101 reperti archeologici, recuperati in diverse attività investigative condotte dai Nuclei TPC di Roma, Udine, Perugia, Ancona e Cosenza, e coordinate dalle rispettive Procure di Roma, Pordenone, Firenze, Ancona e Palmi (RC).
“I Caschi Blu della Cultura. Il Patrimonio Culturale in caso di catastrofe: rischi e interventi di sicurezza”
Questo è il titolo di una delle iniziative di addestramento professionale, tecnico che hanno visto coinvolti i Carabinieri TPC.
L’evento/corso rientra nella serie di operazioni che caratterizzano il lavoro dei nostri militari e si è svolto a Rio de Janeiro.
Hanno aderito Brasile, Cile, Colombia e Paraguay, in considerazione del successo delle precedenti attività svolte in Argentina e Messico nei due anni precedenti, è stata promossa dall’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA) con il finanziamento della DGCS-MAECI, in collaborazione con il Ministero della Cultura italiano, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Da parte brasiliana, con il Ministério das Relações Exteriores, Ministerio da Cultura, Centro Lucio Costa, IPHAN – Instituto do Patrimônio Histórico e Artístico Nacional, SBM – Sistema Brasiliero de Museus, IBRAM – Instituto Brasileiro de Museus, Instituto Guimarães Rosa, Policia Federal e INTERPOL Brasil.

