Al Senato la pietra filosofale de ‘noantri, la miracolosa “macchina di Majorana” che trasforma tutto in oro, fa ringiovanire, riporta in vita, crea energia infinita

Io non capisco più gli italiani. Il leghista Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, ha offerto l’alta sede istituzionale per un convegno/conferenza stampa sulla “macchina di Majorana”, un apparato che, secondo i presentatori, trasforma comuni oggetti (a cominciare dal polistirolo) in oro, elimina le scorie nucleari annichilendole, fa ringiovanire di decine di anni… ma potrebbe rendere immortali e/o resuscitare. Lo stesso Ettore Majorana se oggi fosse vivo avrebbe 119 anni. Invece, grazie al miracoloso ringiovanimento donato dal marchingegno, ne avrebbe fisicamente solo 40 e vivrebbe negli Stati Uniti: dovrebbe aver sviluppato questo dispositivo teorizzandolo e curandone i principi teorici dati poi al fisico e imprenditore Rolando Pelizza. Quest’ultimo avrebbe realmente progettato e realizzato la “macchina” seguendo le teorie del fisico italiano misteriosamente scomparso-vivo-ringiovanito.
Alla conferenza in Senato spiccava anche la presentazione del libro “Majorana-Pelizza, il segreto svelato” (presenza libraria non tanto per farla, ma da pubblicizzare, quindi per vendite agli adepti), volume di Alfredo Ravelli, ben 1.752 pagine al costo di 190 euro: si tratta della storia sulla presunta conoscenza fra Pelizza e Majorana avvenuta nel 1958 in un convento in Calabria; dopo avrebbero avuto la trovata di sfruttare leggi fisiche ancora sconosciute per costruire quel fantastico dispositivo alchemico/magico/fantascientifico.
Pelizza morì nel 2022 lasciando ricca documentazione, anche in cassette VHS, sulla presunta riuscita degli esperimenti col magico dispositivo. Secondo la versione dei conferenzieri, Ettore Majorana sarebbe ancora fra noi ringiovanito, però i servizi segreti impediscono di contattarlo e di incontrarlo, come da parole di Alfredo Ravelli, cugino e biografo di Pelizza.

In tutto questo sono state innestate le più astruse teorie complottistiche per giustificare la scomparsa dello scienziato italiano. Una ricca collana di [favole?].

Surreale è dire poco.

Ma il segreto pare sia stato svelato…

Devo citare un piccolo pezzo del lancio dell’Agenzia Stampa Dire su questo evento a Palazzo Madama, poche parole che mi hanno strappato una risata sonora, il collega giornalista Antonio Bravetti troppo bravo (non solo per questo frammento):

“Mentre in Aula Giorgia Meloni informa senatori e senatrici sul Consiglio europeo di domani, nella sala stampa al pian terreno si dipanano misteri e magie. Abramadama.
🤣🤣🤣

Una vera bufala secondo il Cicap-Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze nato negli anni 80 su idea di Piero Angela.

In una sua nota lo stesso Cicap cita anche il libro del fisico Lorenzo Paletti, “L'ultimo segreto di Majorana. La Macchina di Rolando Pelizza” (2024): “Pelizza non ha mai prodotto prove verificabili e riproducibili né del suo rapporto con Ettore Majorana né dell'efficacia della cosiddetta 'macchina'” e “le presunte evidenze, lettere, foto e filmati, non hanno superato controlli indipendenti”.
A rincarare la dose pure il biografo di Ettore Majorana, lo scienziato Erasmo Recami che ha sottolineato forti dubbi sull'autenticità del materiale che riguarda la macchina: “in assenza di dati pubblici, misure, repliche e revisione tra pari, restiamo nel campo del racconto”.
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Lorenzo Montali, presidente del Cicap: “il Parlamento non è il luogo in cui si decide il valore delle prove scientifiche. Tanto più se si organizzano convegni a senso unico, il cui unico esito rischia di essere quello di dare una credibilità pubblica ad affermazioni che non sono supportate da prove adeguate”.

Povero Ettore Majorana, si starà rivoltando nella tomba, ovunque questa sia…

Rido, anche se l’arrabbiatura incalza con forza. Del resto sono etneo e Ariete, potete immaginare quanto incalzi l’inc…

Oltretutto, conosco un nipote del celebre fisico italiano, è un amico, Marcello Majorana, noto medico e specialista catanese in radiologia e senologia: lui, di certo, non è felice di questa faccenda romana.

Però, secondo la relazione dei conferenzieri, Pelizzi e Majorana iniziarono a studiare e ad assemblare il marchingegno seguendo quattro punti critici e fondamentali del processo teorico-pratico: “annichilimento controllato della materia, rallentamento dello spin della materia, trasmutazione, traslazione della materia”.

Risparmio al lettore ulteriori particolari.

Il problema più grande è che un componente del Parlamento, il senatore della Lega Gian Marco Centinaio, abbia dato il via libera lasciando ampio spazio e celebrazione a questa “cosa” nella Sala Caduti di Nassiriya del Senato della Repubblica. In una sede dove si dovrebbe trattare di progetti di legge, di piani e riforme istituzionali, dei servizi sanitari, di bilanci nazionali, di sicurezza, di economia nazionale e di tanto altro.
Invece, ci ritroviamo le [favole?].

Con Ravelli e la sua “macchina”, nella Sala Caduti di Nassiriya al Senato, l’ingegnere Francesco Alessandrini, i giornalisti Alberto Lori e Sabrina Pieragostini, inoltre Alberto Negri, presidente di Spazio Tesla-associazione culturale di Piacenza e la scienziata Roberta Rio.

Poi però ho riso sul serio.

A un certo punto il Leghista Centinaio si è smarcato rapidissimamente dai conferenzieri:

“Ho concesso l’utilizzo di una sala in Senato per la presentazione di un libro sulla presunta esistenza della ‘macchina di Majorana’, ma questo non significa che ne condivida i contenuti o qualsiasi altra teoria che non abbia fondamenti scientifici, né sostengo eventuali richieste avanzate in conferenza stampa”.

Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, ex ministro alle politiche agricole alimentari forestali e del turismo (2018-2019) ed ex sottosegretario alle politiche agricole alimentari e forestali (2021-2022)

Questo vuol dire che Centinaio ha concesso la Sala, il Senato, ma non aveva alcuna idea di cosa avrebbero parlato i presentatori della “macchina di Majorana”?

Restando calmi sulla descrizione di cotanto teatro operato in una sede istituzionale nazionale, la conferenza ha presentato tanti presunti risultati che sono quanto di più lontano possibile dallo scientifico.

La prassi seguita da ogni scienziato o gruppo di scienziati al mondo è quella di pubblicare i risultati delle loro ricerche con evidenza di risultati, protocolli seguiti, gruppi di sperimentazione, particolari rilevati lungo il processo eccetera, in modo che ogni scienziato sulla Terra possa verificare, ripetere, quindi osservare che le conclusioni dello studio siano esatte e scientifiche, non favole.
Verifica scientifica si chiama.

Nulla di tutto questo è avvenuto nella Sala Caduti di Nassiriya. È  stato presentato solo un proclama infarcito con tanti aspetti non verificabili.

L’anti-scienza per eccellenza.

Ma a raccontare favole e teorie astruse siamo bravi tutti, basta lavorarci sopra un po’ aggiungendo qualche cifra, una sequenza di immagini, frasi giuste dal suono accattivante accompagnando tutto con espressioni del viso comprese e compunte.

La cosa ancora più grave è che ci siano persone pronte a crederci. Basta condire tutto con il complottismo – in una o in tutte le sue forme – e il gioco è fatto. Così arrivano in tanti (social) che hanno più fede in questo che nella religione cattolica.

Ormai siamo alla Santa Madre Complottista, non più alla Santa Madre Chiesa.

Svegliatevi!

Tanto per arricchire ulteriormente le fantasie citate nella presentazione della macchina, questa è stata descritta anche come capace di annichilire la materia, creare energia infinita, trasformare la sabbia in grano e ringiovanire i cani malati.

Non abbiamo a che fare neppure con il Mago Merlino o con Gandalf e Saruman, neppure col maghetto occhialuto Harry Potter o Atlante e Armida, neanche con fatine e folletti. Sono ancora più lontani da Iside la dea-maga (mi perdoni la divinità egizia per questo momentaneo accostamento). Lontani perché si considerano di più?

Questi di oggi, al massimo, sono illusionisti alla Mago di OZ, ma nemmeno. Forse solo aspiranti domestici di Harry Houdini, David Copperfield, del Mago Silvan. Sono capaci di illudere e di incantare con i loro trucchi, con claudicanti abilità di prestidigitazione labiale, neppure venuta bene.

È mai possibile che si dia visibilità istituzionale in Senato a certe teorizzazioni da sperduto bar della Kamčatka?

Ecco perché negli anni siamo arrivati a chi crede alla Terra cava o alla Terra piatta, a chi rimarca l’esistenza degli alieni-rettiliani o crede alle più disparate e astruse teorie anche a quelle sulle Grandi Piramidi di Giza (link per leggere il pezzo), anche queste non comprovate, solo enunciate, quindi impossibili da verificare scientificamente (un’altra favola).

Adesso c’è la volontà di peggiorare ulteriormente le cose portando questo spettacolino in una delle maggiori sedi istituzionali italiane. Del resto, anche questo tipo di popolo vota, tutto si fa per le prossime elezioni in modo da allargare il consenso elettorale, ampliarlo anche all’assurdo.

Non può essere neppure definita fantascienza perché i veri scrittori di questo settore letterario sono Isaac Asimov, Jules Verne, H.G.Wells, Ursula K. Le Guin, Arthur C. Clarke, George Orwell o Ray Bradbury e Philip K. Dick.
Alla conferenza in Senato non c’era nessuno che fosse nemmeno lontanamente all’altezza di questi scrittori.

La verità scientifica non può essere venduta per fatto soggettivo da mettere nelle mani di chiunque sia disposto a raccontare fandonie richiamandosi alla lapis philosophorum, alla tanto decantata e remota alchimia, capace di tramutare vili metalli in oro, di donare l’immortalità, di vincere ogni male, di conferire ogni conoscenza e di svelare passato e futuro.

Al fantastico evento è venuta fuori anche una proposta, rincarata dal fatto che è stata fatta in sede istituzionale: la costituzione di un Comitato Majorana-Pelizza e di una fondazione, in modo di costruire la macchina di Majorana (ma non è già costruita?).
Del resto l’Italia Nazione trarrebbe enormi vantaggi da un apparato che sforni oro in continuazione. Le nostre grandi città, per prima Roma, hanno tanta spazzatura e tanti imballi buttati via da trasformare nel nobile metallo.
Purtroppo, creare tanto oro per far decollare il nostro Paese porterebbe all’inevitabile crollo internazionale del prezzo di questo prezioso metallo.
Forse Alfredo Ravelli & amici non hanno pensato a tutto questo, ma non sono economisti, vero?

A voi lettori l’ardua sentenza.

Concludo con un link a un articolo del Riformista, pezzo che riporta quanto dichiarato su questa magica “macchina di Majorana” da Matteo Bassetti, professore ordinario di Malattie infettive all’Università di Genova e direttore della scuola di specializzazione in Malattie infettive dell’Università di Genova.

P.S.: perché mi sta venendo in mente una scena che si vede in film western? Sarebbe quando in una sperduta cittadina polverosa tutta cow-boy, pistole, cavalli e saloon arriva un carro con un venditore che cerca di piazzare a tutti uno sciroppo sistematutto, un rimedio che elimina tosse e calli ai piedi, dona luminosità ai capelli opachi o guarisce dalle febbri, elimina mal di denti e fa scomparire la miopia.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Avatar di Antonio Gaggera Antonio Gaggera ha detto:

    Centinaio avrà avuto qualche debito elettorale da pagare a complottisti, terrapiattisti e no-vax.

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    1. Avatar di Giuseppe Grifeo Giuseppe Grifeo ha detto:

      Probabile, però cosi altra sua credibilità finisce sotto le scarpe

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