Roma, Basilica di Santa Maria in Aracoeli, Carabinieri TPC ritrovano una miniatura quattrocentesca rubata negli anni 80

Era stata rubata negli anni 80 del 1900 dal Convento Francescano originariamente nominato “Convento di Santa Maria in Capitolio”, complesso monastico medievale che ospitava la Basilica di Santa Maria in Aracoeli sul Campidoglio. Si tratta di una splendida miniatura quattrocentesca dal valore stimato di circa 250.000 euro: i ladri la portarono all’estero quarant’anni fa. È stata rintracciata in tempi recenti perché messa in vendita sul sito di un’asta londinese. L’oggetto però era conservato, se così si può dire, nella sede svizzera della casa d’aste.

Adesso la preziosa opera è stata riconsegnata alla Basilica di Santa Maria in Aracoeli durante una cerimonia dove erano presenti il Generale di Brigata Antonio Petti, a capo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, poi S. EM. Cardinale Vicario, Monsignor Baldassare Reina, il dottor Giovanni Conzo, Procuratore Aggiunto di Roma insieme ad alte autorità civili ed ecclesiastiche.

Particolari sulla miniatura quattrocentesca

La pagina miniata è stata riportata in Italia lo scorso giugno grazie al grande lavoro e alle investigazioni del Comando Carabinieri TPC, coordinati dalla Procura della Repubblica – Tribunale di Roma.
L’opera è un inestimabile frammento della storia artistica e religiosa italiana.

Si tratta del frammento di una pagina miniata attribuita a Fra Antonio da Monza – insigne maestro miniatore del tardo Quattrocento – attivo tra Milano e Roma sotto il pontificato di Papa Alessandro VI Borgia, nonché autore di opere oggi custodite all’Albertina di Vienna e al Kupferstichkabinet di Berlino.

Lo stile di Fra Antonio da Monza evidenzia chiare influenze del Bramante e di Leonardo da Vinci oltre che dell’arte umbra tipica del Pinturicchio.

La miniatura raffigura la “Vergine col Bambino (256 x 256 mm), un tempo parte integrante del foglio XCIIX (n. 98) del Graduale R o Graduale Romanum custodito nel Convento Francescano dell’Aracoeli a Roma.

Il furto del bene librario, di notevole importanza storico-artistica e dall’alto valore devozionale, fu denunciato alle Autorità di Polizia il 10 dicembre 1987 quando si scoprì che mancavano molte pagine miniate e corali, furti avvenuti tra il 1981 e il 1986.

Questa miniatura fu ampiamente descritta, fotografata e studiata da Padre Bellarmino Bagati nella sua pubblicazione su “La Bibliofilia”, 1935 vol. 37 n. 4 (pp. 145-154) dal titolo “Nuove osservazioni su Fra Antonio da Monza”, studio poi rivelatosi indispensabile per l’individuazione dell’opera recuperata.

Le indagini condotte dai Carabinieri TPC grazie a metodici controlli eseguiti dalla Sezione Elaborazione Dati del Comando TPC, hanno permesso di individuare la miniatura nel mercato antiquario internazionale.
Nello specifico, l’opera – stimata per un valore di circa 250.000 (duecentocinquantamila) euro – era stata messa in vendita sul sito di un’asta londinese benché la pagina miniata fosse custodita materialmente nella sede svizzera della casa d’aste.

La stessa casa d’aste ha subito collaborato con le autorità italiane e ha spontaneamente acconsentito alla riconsegna del preziosissimo manufatto.

Il bene è stato rimpatriato da Zurigo a cura dei militari dell’Ufficio di Cooperazione Internazionale del Comando TPC, con la collaborazione del Consolato d’Italia a Zurigo (Svizzera).

La riconsegna solenne alla Basilica di Santa Maria in Aracoeli non è solo un atto di giustizia per la comunità e per la storia dell’arte, ma rappresenta un’ulteriore, fondamentale vittoria nella battaglia globale contro il traffico illecito di beni culturali e per la custodia dell’identità nazionale. L’opera tornerà finalmente nel suo contesto originario, accolta nello storico complesso monastico dei Francescani, arricchendo nuovamente il patrimonio culturale italiano.

(Comando Carabinieri TPC)

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