Buon Natale dalle profondità dello spazio! Inserita nella costellazione dell’Unicorno, la Nebulosa NGC 2264 presenta una forma adattissima per questi giorni, ma lo é soprattutto per l’emisfero australe della Terra: appare proprio con l’aspetto simile a un Albero di Natale, una nebulosità diffusa, molto brillante, fatto di stelle e gas spaziali ionizzati. Dal nostro emisfero nord-Boreale, guardando lo stesso punto, la Nebulosa appare invece sottosopra.
La magnifica immagine dell’ammasso stellare-Albero di Natale è stata ripresa per la prima volta dal telescopio Chandra X-ray Observatory (il telescopio a raggi X più potente al mondo).

Nell’immagine qui sopra elaborata dalla Nasa i punti azzurri-blu che vedete lampeggiare rappresentano le giovani stelle dell’ammasso e che emettono raggi X rilevati dall’Osservatorio.
In questo modo il verde, che è il gas componente della nebulosa (elaborazione del telescopio Wiyn – National Science Foundation, Osservatorio Kitt Peak), richiama la chioma di un abete e il lampeggio dei punti azzurri stellari (visione all’infrarosso della Two Micron All Sky Survey) le lampadine a decoro di un Albero di Natale.
Proprio spettacolare e divertente.
Questo “ammasso aperto” è fatto da oltre venti piccole stelle blu disposte a triangolo. A dominarle è un sistema stellare doppio o binario, S Monocerotis, di magnitudine 4,6 che si trova a 2.440 anni luce dalla Terra (la luce di quelle due stelle deve attraversare lo spazio per tutti quegli anni prima di essere a noi visibile): nei fatti è un sistema composto da due stelle blu, belle massicce e molto calde tanto che la loro superficie avrebbe una temperatura di quasi 30.000 °C (per la precisione 29726,85 °C). Questi due astri sono giovani, hanno un’età di circa 10 milioni di anni e sono caratterizzati da masse pari a 36 e 22 volte quella del nostro Sole. Visto quanto sono massicce concluderanno la loro esistenza esplodendo in supernove.
L’altra ventina di stelle che caratterizzano questo ammasso hanno un’età che varia da uno a cinque milioni anni, con masse molto varie, da un decimo a sette volte quella del Sole terrestre.
Analizzando l’insieme della Nebulosa NGC 2264, ma osservandone il vertice con un telescopio newtoniano, é possibile notare una formazione nebulare che nel bordo presenta una struttura paragonabile a una toppa scura a forma conica con il vertice che punta geometricamente verso la sommità dell’Albero di Natale. Proprio questa formazione ha dato il nome all’ammasso, la Nebulosa Cono.
Buon Natale stellare!
