Italia, Draghi, Speranza, Covid-19, la nuova ordinanza per le regioni gialle, arancio (non ci sono le rosse). Divieto per gli spostamenti interregionali fino a fine marzo

Il ministro della Salute, Speranza, ha firmato la nuova Ordinanza per contenere la diffusione del virus, il governo Draghi intende contenere con forza i contagi da Covid-19, vieta così gli spostamenti tra regioni fino al 27 marzo. Nuova classificazione momentanea tra regioni gialle e arancio. Zone rosse localizzate in alcuni punti d’Italia (ultimo capitolo di questo articolo).

Bisogna farsi coraggio e continuare a dotarsi di grande senso di responsabilità e di sopportazione. Almeno fino a quando la campagna delle vaccinazioni non sarà in fase di grande completamento raggiungendo quella fatidica quota che si aggira intorno al 65% di vaccinati ottenendo così la tanto citata immunità di gregge.

L’ Ordinanza, pubblicata in Gazzetta Ufficiale sabato 20 febbraio 2021 ed entrata in vigore domenica 21 febbraio 2021, traccia la nuova “mappa colorata” dell’Italia.

Regioni gialle e arancio. Nessuna in rosso

  • Area gialla: Calabria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto
  • Area arancione: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Molise, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria.

Ma non finisce qui…

Slitta al 27 marzo il divieto di spostamento tra regioni e province autonome, ma c’è altro

La riunione del Consiglio dei ministri guidato dal presidente Mario Draghi, ha prodotto diverse misure.

La più diffusa a livello stampa: su proposta di Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza, un nuovo Decreto-legge con altre disposizioni urgenti sul contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, quindi, la prosecuzione fino al 27 marzo 2021 del divieto di spostamento tra diverse Regioni e Province Autonome

Concessi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, compreso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Il nuovo provvedimento stabilisce per le zone rosse (a oggi 23 febbraio 2021 sono solo localizzate ad alcune province o comuni) il divieto di spostarsi verso abitazioni private diverse dalla propria, salvo che gli spostamenti siano dovuti da esigenze lavorative, motivi di necessità o salute.

Nelle zone arancioni gli spostamenti restano consentiti tra le ore 5 e le ore 22 all’interno dello stesso Comune, nelle zone gialle ci si può muovere all’interno della propria Regione.

Sia nelle zone arancioni che in quelle gialle gli spostamenti verso le abitazioni private diverse dalla propria sono consentiti fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti.

Nelle zone arancioni, per aree comunali con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, via libera agli spostamenti anche verso comuni diversi… ma solo entro 30 chilometri dai confini della propria cittadina.

Inoltre, il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, ha stabilito:

  • proroga, per sei mesi, dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 21 e 22 dicembre 2019 nel territorio della Regione Campania;
  • proroga, per sei mesi, dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 20 e 21 dicembre 2019 nel territorio della Regione Liguria.

Zone rosse e arancio localizzate a comuni di alcune regioni italiane

Ecco descritta a parole una mappa di situazioni e restrizioni del tutto localizzate.

Tre comuni in rosso nel Lazio in giallo
Nel Lazio sono invece tre i comuni in zona rossa: Colleferro, Carpineto, in provincia di Roma, e Roccagorga, in provincia di Latina.

Sardegna gialla, ma un comune zona rossa
In Sardegna è stata imposta la zona rossa nel comune di Bono, in provincia di Sassari, in vigore fino al 6 marzo.

Un quarto dei comuni in rosso nel Molise arancio
In Molise un comune su quattro. Fino al 7 marzo circa un terzo degli abitanti deve sottostare a maggiori restrizioni rispetto a quelle decise in ambito regionale. L’ordinanza di Donato Toma, presidente della Regione, proroga l’effetto del precedente provvedimento riguardante 28 comuni dell’area Basso molisana. A questi ha aggiunto altri cinque territori comunali in provincia di Campobasso: Termoli, Acquaviva Collecroce, Campomarino, Casacalenda, Castelmauro, Civitacampomarano, Colletorto, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Mafalda, Montecilfone, Montefalcone del Sannio, Montemitro, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Palata, Petacciato, Portocannone, Ripabottoni, Rotello, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano, Tavenna e Ururi, che erano in zona rossa già da alcuni giorni , a cui si aggiungono Bonefro, Lupara, Montelongo, Morrone del Sannio e Provvidenti.

Umbria arancio, ma tutta rossa la provincia di Perugia
Situazione critica in Umbria che ha rischiato di passare in blocco al colore rosso. Alla fine la regione è stata classificata come zona arancio. Zona rossa però assegnata al comune di San Venanzo, in provincia di Terni e a tutta la provincia di Perugia.

Abruzzo arancio, ma province di Pescara e Chieti in rosso
L’Abruzzo è zona arancione secondo l’ordinanza del ministero della Salute, ma in alcune zone (nelle due province di Pescara e di Chieti) il moltiplicarsi delle infezioni per la variante inglese (65% dei casi) del virus Sars-COV-2 ha obbligato ad assegnare la classificazione come zone rosse. .

Ben venti comuni in arancione nelle Marche che è regione in zona gialla
Provincia di Ancona: slitta fino a sabato 27 febbraio l’ordinanza che limita gli spostamenti in entrata e in uscita dal territorio. Dalla mezzanotte del 23 febbraio e fino alle ore 24 di sabato 27 febbraio diventano arancioni i territori dei comuni di Ancona, Camerata Picena, Castelfidardo, Castelplanio, Chiaravalle, Cupramontana, Falconara Marittima, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Monte San Vito, Osimo, Ostra, Polverigi, Sassoferrato, Senigallia, Serra De’ Conti, Sirolo, Staffolo.

Liguria arancio, ma in zona rossa lì dove tocca la Francia
Da mercoledì 24 febbraio a venerdì 5 marzo restrizioni più pronunciate al confine con la Francia comprendendo le aree di Ventimiglia e Sanremo in modo da creare un territorio-cuscinetto-sbarramento nel territorio della Liguria di Ponente cercando di arginare l’ondata virale in arrivo dal paese transalpino e dall’area di Nizza che sta vivendo un momento critico. Secondo l’ordinanza, da mercoledì a venerdì chiusura totale delle scuole di ogni ordine e grado nei due territori indicati. Nella sola Ventimiglia e nei comuni confinanti, altre misure restrittive misure come il divieto di asporto, il divieto di vendita di alcolici, il divieto di assembramenti, il divieto di spostarsi fuori dal territorio comunale.

Le zone rosse della gialla Lombardia
Zone rosse per i comuni di Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù, Decisione presa dal presidente regionale, Fontana. Imposte restrizioni agli spostamenti almeno fino al 24 febbraio. Altri comuni hanno deciso in autonomia di adottare restrizioni come la chiusura delle scuole dopo la rilevazione di un aumento dei contagi da Covid-19. A rischiare la classificazione rossa è la provincia di Brescia (4.000 casi accertati in una settimana – media di 561 contagi al giorno), ma a scacchiera in comuni particolarmente critici, oppure la generale classificazione arancio se non tutta rossa.

Piemonte giallo, ma un piccolo comune e un’area preoccupano molto
Zona rossa almeno fino al 26 febbraio per il comune di Re, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola, situazione particolarmente critica per la virulenza della variante inglese del Sars-COV-2 (37 positivi su 750 residenti, oltre il 5% in una settimana – da verificare se tutti dovuti alla variante inglese).

Il punto sull’Alto Adige: quali comuni sono in rosso, rischia la provincia di Bolzano
Zona rossa possibile per la provincia autonoma di Bolzano
dovuta alla forte crescita di casi di infezione: intanto, disposizioni restrittive, più di quelle da zona arancio quale è, valide almeno fino al 28 febbraio. Misure particolarmente stringenti per Merano, Rifiano, San Pancrazio, Moso in Passiria, Malles Venosta, Lana. Anche per i comuni della Val Passiria, quindi San Martino in Passiria, Caines e San Leonardo in Passiria: fino al 7 marzo 2021 per entrare o uscire da questi territori comunali serve  un tampone negativo non anteriore alle 72 ore.

7 commenti Aggiungi il tuo

  1. Avatar di loscribacchinodelweb Alessandro Gianesini ha detto:

    Molto chiaro, grazie… e aspettiamo il weekend per vedere le nuove sfumature! 😅

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    1. Avatar di Giuseppe Grifeo Giuseppe Grifeo ha detto:

      Però per alcuni singoli comuni e provincie in zona rossa si va fino ai primi di marzo purtroppo… e poi chissà. Indipendentemente dai colori dati alle regioni

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      1. Avatar di loscribacchinodelweb Alessandro Gianesini ha detto:

        Io credo che la microzonazione sia una soluzione più intelligente e meno dolorosa economicamente parlando: inutile bloccare intere regioni quando le zone “focolaio” sono molto localizzate.
        Se non altro ci vedo del buon senso.

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        1. Avatar di Giuseppe Grifeo Giuseppe Grifeo ha detto:

          Condivido. Certo, in zone di contatto con il litorale francese (a Nizza hanno un tasso di contagio/infezione più alto di cinque o sei volte quello totale francese) può servire… ma se i transalpini vanno oltre? In altre aree italiane intendo e non solo per turismo. Situazione difficile da governare, decisioni strategiche complesse

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          1. Avatar di loscribacchinodelweb Alessandro Gianesini ha detto:

            I francesi non li ho mai considerati un popolo da prendere a modello! 🤣🤣🤣

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