Sono arrivate il 3 giugno e hanno trovato un ottimo accomodamento, un uno splendido angolo di Roma, a Palazzo Barberini, su via delle Quattro Fontane. A portarle lì ci hanno pensato gli apicoltori dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura che hanno dato vita al progetto Regina Apium nato da un’idea della delegazione del FAI-Federazione Apicoltori Italiani di Roma. Insomma, tante belle api sono arrivate nei giardini dello storico edificio romano.
Il progetto prevede di collocare una serie di arnie in alcuni luoghi simbolici e con importante valore storico-culturale della città per avviare il ripopolamento e la salvaguardia di nuove colonie create a protezione della biodiversità. Proprio per questo motivo sono intervenuti gli apicoltori dell’Abbazia di San Paolo fuori le mura, per la loro esperienza ormai più che triennale.
Così, oltre che alla Galleria Nazionale d’Arte Antica e all’Istituto Italiano di Numismatica, lo storico Palazzo Barberini (link) frutto dell’ingegno e dell’arte di Francesco Borromini, Carlo Maderno, Gian Lorenzo Bernini, si dota di un altro tesoro, questa volta ambientale e naturale, con un obiettivo finale invidiabile.

Non è stata una coincidenza, ma anche espressione di volontà, quella di utilizzare i giardini di Palazzo Barberini che è dominato dall’emblema araldico Barberini in cui campeggiano tre api che simboleggiano l’operosità. Nella descrizione araldica dello stemma, le tre api in colore oro dei Principi Barberini si trovano su un fondo azzurro, colore del cielo, rappresentante la gloria, la virtù e la fermezza incorruttibile.
“Regina Apium contiene una pluralità di obiettivi perfettamente in linea con la mission del Museo, che con questo progetto intende affermarsi ancora di più come museo partecipato – ha raccontato Flaminia Gennari Santori, direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini – Un luogo dove il patrimonio artistico, culturale e naturale trovano un proficuo ambiente di coesistenza e reciproca elevazione, a disposizione dei fruitori, grandi e piccini, sempre più chiamati a sentirsi parte di una comunità di condivisione e di crescita”.
Due le arnie messe a disposizione dal I Municipio di Roma in cui prolificheranno le colonie di Apis mellifera ligustica, specie molto mansueta nonché tipica delle regioni del centro Italia.
Gli apicoltori dell’Abbazia di San Paolo provvederanno alla cura e alla fornitura degli sciami mentre, grazie alla collaborazione della Federazione Apicoltori Italiani, sarà possibile estrapolare dati ambientali utili sulla salubrità dell’aria grazie a un costante monitoraggio degli insetti, sullo stato della loro salute e dei loro prodotti, come cera e miele.
Dopo l’insediamento delle api nei giardini di Palazzo Barberini, è stato programmata una serie di future visite curate dalla Delegazione FAI di Roma per sensibilizzare il pubblico sul ruolo fondamentale svolto dagli impollinatori in qualsiasi ecosistema, compresi quelli che si sviluppano in ambienti urbani e antropizzati.
Beh, ogni tanto una buona notizia, dai! 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Una bella sperimentazione che coinvolgerà altre sedi e a Roma non mancano spazi verdi e storici, anche nel suo nucleo centrale
"Mi piace"Piace a 1 persona