Non si era consegnato perché pentito o perché non sopportava più di vivere in quella clandestinità che era durata più di tre decenni: aveva semplicemente bisogno di cure. Matteo Messina Denaro ha chiuso con la vita stroncato dal cancro che lo aveva colpito al colon.
Nessun pentimento da parte di un criminale e assassino come questo, criminale incallito, imbevuto di mafia fin da quando è nato, cresciuto in quell’ambiente dal quale ha tratto insegnamenti, metodi. Un bagaglio di esperienze che esaltò nei tanti assassinii da lui commissionati o eseguiti direttamente, nelle tante sopraffazioni e angherie che architettò nella sua vita assurda, ma per lui fruttuosa.
Non si era ribellato Messina Denaro, non aveva rifiutato quegli insegnamenti criminali, anche se le scelte personali sono sempre state possibili. Ne sono da esempio tanti altri nati in quegli ambienti che loro stessi rifiutarono, come fece Peppino Impastato distaccatosi dalle adesioni mafiose di famiglia per divenire giornalista e attivista sempre attivo contro Cosa nostra. Perse la vita Peppino, ucciso da mafiosi, ma era ed è un esempio mirabile.
Matteo Messina Denaro invece è stato invece come uno schiacciasassi che distruggeva vite senza pensarci due volte.
Era una gigantesca zecca che si nutriva del sangue succhiato dal corpo della società di Sicilia.
Tra le sue volontà quella di non volere un funerale religioso “perché la Chiesa è corrotta”.
Lui che definisce altri e la Chiesa corrotti.
Lui…
Tra la fine del 2022 e gennaio 2023 era ormai consapevole di avere i giorni contati, il cancro lo stava consumando.
Da lì la sua decisione di consegnarsi il 16 di quel mese nelle mani delle forze dell’ordine, di non fare resistenza se non quel debole tentativo di fuga da quella struttura sanitaria dove i Carabinieri lo avevano individuato e accerchiato.
Si consegnò alle Autorità soltanto per ricevere le cure migliori ottenendole quindi senza ostacoli, senza i problemi legati a una lunga latitanza che non gli avrebbe permesso di sottoporsi alle terapie più appropriate.
Non ha ritrattato nulla, non ha confessato nulla, non ha passato alcuna informazione utile ai magistrati, ha continuato col suo atteggiamento sprezzante e insopportabile.
Era riuscito a portare avanti la sua vita durante quasi un terzo di secolo, ricercato ma introvabile, anche per questo motivo nominato U siccu e Diabolik. Ma era tutto tranne che il ladro spietato sì, ma onorevole e quasi romantico dei fumetti, quello creato dalla penna di Angela e Luciana Giussani.
Lui era solo un terribile assassino pluriomicida, un volgare parassita. Tra le tante sue vittime fece sciogliere nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo. Ricordatelo.
Purtroppo sono sicuro che la sua esistenza sarà emulata da non pochi giovani, ragazzi e ragazze, che vivono in famiglie intrise di mafia, dalle quali hanno già mutuato molti atteggiamenti.
Chi erediterà il suo potere nel mandamento di Castelvetrano e in Sicilia? Le sue sostanze e i suoi continui introiti a chi andranno oltre che ai familiari che non sono in carcere?
Quindi, non ripeto null’altro su Matteo Messina Denaro, non lo voglio fare e non ne ho voglia.
Chi lo desiderasse potrà leggere quanto già scrissi sulla sua esistenza al momento della cattura (articolo a questo link).

Muoiono anche i cattivi prima o poi!
Un maledetto che probabilmente meritava di soffrire il doppio. Uno sciagurato che è stato preso solo perché, a quelli dopo di lui, non serviva più e hanno tagliato un ramo secco anzi mi stupisco del motivo per cui “casualmente” non gli sia stata fatta una puntura!
O forse la risposta è che lo volevano indurre a beffare lo Stato fino in fondo: “non mi pentirò mai però voi curatemi!”
A proposito oggi ti sono fischiate le orecchie? Perché un amico mi ha girato in chat un post con la foto di un cannolo siciliano e c’era scritto “questo cannolo deve ricevere più like dei post su Messina Denaro”.
E io è perché odio i social alla Facebook e Instagram altrimenti #CannoloVirale sarebbe stata la mia parola di tendenza per oggi. Tipo “a chi non piace il cannolo virale?”
Gifter
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Non ho visto post con #CannoloVirale !!! 😄
Comunque il defunto boss non lo hanno spento prima perché era un irriducibile e conservava il suo potere. Adesso c’è da pensare all’erede o agli eredi, magari si sparassero tra loro per questa successione
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Purtroppo il cannolo virale non è diventato hashtag perché ho lasciato in mano tutto ai NEGATIVI 🤣🤣🤣
dovrei essere bastardo fino in fondo ma poi si finirebbe per dare a Messina Denaro più immeritata importanza di quella che gli si sta già dando.
“L’ultimo padrino di Cosa Nostra” dicono ma sono convinto che il crimine organizzato sia già indirizzato altrove. E da molto molto tempo!
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Ma quale ultimo. Magari!
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credo (temo) che la mafia non sia -solo? Più?- un’organizzazione ma proprio un sistema conclamato di vivere, e pensare che si tramanda di generazioni e c’è da sperare che esistano più figure come Rita Atria; all’epoca ero adolescente e ricordo quanto mi colpì quella storia!
Hanno girato anche un film su di lei e sulla famiglia che anziché proteggerla l’ha praticamente indotta a uccidersi.
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Conosco bene la storia di Rita anche perché partannese, quindi mi colpisce da vicino purtroppo
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mentre i miei amici avevano come “modelli di riferimento” cantanti o calciatori, io avevo Rita Atria.
Una ragazza che ha lottato fino in fondo contro tutto e tutti, perché aveva capito da quale parte stare anche se la famiglia la faceva sentire sbagliata.
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Rita Atria aveva un anno più di me – avrebbe compiuto 50 anni a settembre 2024.
Io però mi ero fermato al discorso suicidio invece a quanto pare c’è qualcuno che sospetta un omicidio da parte del crimine organizzato. Come al solito chissà quante verità non sappiamo e quanto quel bastardo se n’è portate nella tomba. Pure sepolto, l’hanno. Pure cimitero blindato, ma permettimi di usare un linguaggio odiatore per una volta: in una porcilaia avrebbero dovuto lasciarlo, in pasto ai suoi simili! Senza offesa per i suini, indegnamente rappresentati da individui come quello lì.
Gifter
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Condivido il tuo pensiero sulla porcilaia, ma alla fine una differenza dobbiamo farla rispetto a personaggi del genere, procuratori di sopraffazioni e di morti spesso atroci.
Che stia pure sepolto. C’è da sperare in un rovente accomodamento dall’istante in cui è trapassato, quando esseri cornuti (secondo rappresentazioni folcloristiche) e comunque alla sua altezza, gli avranno dato un ottimo e caldo 🥵 benvenuto
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Assolutamente sì! Invitato a un barbecue nel ruolo di salsiccia (dove più di qualcuno recentemente ha provato a mandare me) 🔥🔥🔥
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Ti volevano come salsiccia? 😄
Ma chi frequenti? 😂
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Fosse una salsiccia in modalità “doppio senso”, un po’ avrei potuto anche sentirmi lusingato pur non volendoci, in caso, comunque dare seguito.
Ma proprio qualcuno ha scritto a me e la mia collega che avremmo dovuto darci fuoco! Diamo fastidio a qualcuno ma sai a noi cosa ce ne?
Abbiamo solo risposto che gradivamo il caldo invito ma, se ci volevano al barbecue come salsicce, sarebbe stata necessaria un po’ di musica e se i flauti si trovavano facilmente, mancavano le percussioni e lui come tamburo era perfetto.
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Il doppio senso sarebbe stato accettabile perché divertente. Nell’altro modo è pessimo, palese minaccia.
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Mi intendo di “legalese” fino a un certo punto ma credo che la minaccia sarebbe stata “vengo lì e ti do fuoco”, “datti fuoco” al massimo è un’ingiuria. Non so, ho buttato tutto in ridicolo e ho bloccato l’odiatore con tutta l’intenzione di compatirlo.
Il problema della salsiccia è che in qualunque caso avrebbe dovuto pagare il prezzo di prendersi tutto il maiale. Non gli conveniva!
A proposito di maiali stavo riflettendo su quanti scrupoli mi sia fatto nel dire di Messina Denaro che l’avrei dato in pasto ai porci; io pur avendo avuto un padre biologico a dir poco spregevole, ho imparato l’educazione e il rispetto. E che rivolgere male parole a qualcuno perché provo disprezzo per lui, non mi rende migliore di lui.
Invece vedo in giro un sacco di gente che si sfoga con messaggi censurabili, anche mostrando la faccia. Se per la gentilezza usano le gif e le emoticon ma quando parlano si esprimono con l’odio, mi chiedo cosa si sia inceppato al mondo.
Gifter
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No no, non volevo arrivare al legalese.
Sulle frasi violente social ormai negli ultimi anni ne abbiamo viste di tutti i colori aggiungendosi alla non conoscenza della lingua ecc ecc
… quando poi usano le parole che, per molti, sono così faticose da virare per le gif volendosi esprimere
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voglio dire non so come la pensi in merito ma pur essendo tutti d’accordo sul completo disprezzo per mafia e mafiosi, lo si può esprimere anche senza ricorrere a linguaggi discutibili.
E non per una delicatezza verso il boss di mafia, bensì verso tutti quelli che si trovano a leggere un articolo e relativi commenti in coda.
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Concordo in pieno. Pur con la rabbia che simili parassiti sanguinari possono scatenare, dobbiamo essere differenti da questi criminali. Quindi anche il nostro linguaggio deve evidenziare il nostro legame con la vita, nessuna espressione triviale e rabbiosa sarebbe da usare contro un morto, anche se capomafia
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ha anche lui una figlia che lo ama.
Da figlio di padre tutt’altro che stimabile lo dico senza mezzi termini: venisse a mancare e il giornale lo scrivesse, con tutto il male che mi ha fatto mai e poi mai avrei piacere di sentire odio perché sarebbe una risposta al male con altro male. Quindi, alla fine, fare il suo stesso identico gioco dimostrandogli che ha vinto lui.
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Anche per questo motivo il linguaggio deve essere dominato e adeguato, pur esprimendo concetti decisi.
Confesso di aver sforato quando ho scritto “sanguinolenta zecca mafiosa attaccata al corpo di Sicilia”, ma volevo riassumere la sostanza della vita di quest’uomo che ha risucchiato sangue dalla mia terra versandone altrettanto
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no ma dai questa è una metafora riuscita, poco ha a che fare con gli odiatori!
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