“Thesaurus”, mostra sul tesoro della Cappella Palatina a Palermo: un viaggio nel tempo ammirabile fino al 30 settembre 2024

Un viaggio nel tempo, questo è “Thesaurus”, la mostra sul tesoro della Cappella Palatina a Palermo, visitabile fino al 30 settembre 2024. La visione di 56 reperti è di grande raffinatezza e preziosità storica, un’esposizione che è una sorta di approfondimento sull’aspetto storico/spirituale del Palazzo Reale palermitano o Palazzo dei Normanni. Il tutto ideato e curato dalla Fondazione Federico II in collaborazione col Fondo edifici di culto e non solo.
A fondo articolo alcune indicazioni su come raggiungere il Palazzo Reale di Palermo e la Cappella Palatina.

A riempire gli occhi dei visitatori questo patrimonio che era praticamente segreto, tanto che fino allo scorso 13 dicembre, giorno di apertura della mostra, era noto a pochi. A completamento di tutto questo altri beni archeologici e opere d’arte contemporanee. Nell’esposizione anche due creazioni dell’artista Mimmo Paladino: una scultura di bronzo del 2018 e un quadro ottagonale del 2011, entrambe di grandi dimensioni, intitolate Stupor Mundi. Sono testimonianza che il fascino di quella cultura di 800 anni fa esercita un forte impulso senza tempo, tanto da stimolare uno dei più grandi artisti internazionali contemporanei.

Questi oggetti del passato danno vita a un vero e proprio documento sul messaggio culturale universale che rende sempre tangibili e vive le complessità, tante quanto quelle che hanno popolato i luoghi di questo edificio, il Palazzo del governo di un Regno nato ufficialmente nel 1130. Una società, quella del Regno di Sicilia, che era complessa, culturalmente multisfaccettata, un popolo composito e riunito dalla Corona, genti latine, bizantino-greche, musulmane, sicule.
Per l’Isola fu un momento storico di splendore che, grazie a un’unica spinta anche spirituale, seppe mettere insieme maestranze, artigiani, artisti e letterati di culture e visioni religiose differenti.

Lo stesso Palazzo dei Normanni rappresenta la concretizzazione e la sintesi politico-artistica tra popolazioni latine, bizantine e islamiche presenti in Sicilia nel passaggio XII-XIII secolo.

Per questo, l’insieme degli oggetti e dei documenti esposti in Thesaurus viene definito pure come Tesoro delle civiltà mediterranee.

Thesaurus, alcuni dei tesori in mostra

Sono stati esposti alcuni antichi cofanetti, tra questi un cofano di foggia rettangolare (secolo XII) particolarmente significativo poiché chiara testimonianza della coesistenza tra iconografie cristiane e islamiche. Dipinto sulle sei facce, ha una struttura lignea la cui caratteristica peculiare è il rivestimento con lastre d’avorio da zanne d’elefante, fissate con chiodi dello stesso materiale.

Poi un cofanetto dalla forma ellittica (secolo XII-XIII), unico nel suo genere nel Medioevo per gli ornamenti: la forma del coperchio bombato, una vera rarità nell’arte islamica. È uno dei pezzi più pregiati del tesoro della Cappella Palatina, caratterizzato da un testo epigrafico con iscrizioni arabe in caratteri naskhi (scrittura araba, rotonda, succeduto per l’uso corrente alla più arcaica cufica in epoca abbaside, IX secolo d.C., in età moderna adottato per i caratteri a stampa). Legno, avorio, mastice nero, ottone a fusione

E ancora, un altro cofanetto, questo di forma rettangolare con chiusura a scorrimento in legno, rivestito in avorio (secolo IX-XI), centimetri 11 X 42,5 X 17,5. Rappresenta alcuni stili tipici della cultura bizantina. Ogni personaggio inciso lungo la copertura è inquadrato in uno spazio delimitato da piccoli fiori stilizzati con otto petali: questo modo di decorare e visualizzare ricalca le sezioni decorative stellate del soffitto a muqarnas della Cappella Palatina di Palermo.

Poi argenti raffinatissimi, pergamene, opere raffiguranti la Madonna Odigitria, gioielli appartenenti a Costanza d’Aragona.

Una bolla reale raffigurante il sovrano della Dinastia Altavilla Re Ruggero II di Sicilia, confezionata a partire dall’acquisizione del titolo di Re di Sicilia (il 25 dicembre 1130) per accompagnare i documenti emessi dalla sua cancelleria dando loro un valore legale. La bolla regia aveva anche un’altra funzione, quella di materializzare davanti ai sudditi di tutte le terre del Regno la presenza fisica del Sovrano raffigurato sulla pergamena.

A tutto si aggiunge pure una vasca battesimale del 1135, proveniente dalla Chiesa del SS. Salvatore di Messina, oggi custodita al Mume-Museo regionale di Messina: è simile a un’altra vasca battesimale che un tempo si trovava all’Abbazia di Santa Maria del Patìr in Calabria, oggi però esposta attualmente al Metropolitan Museum di New York. Le due vasche furono commissionate dallo stesso archimandrita ed entrambe realizzate da Gandolfo, scultore attivo nel corso del regno di Ruggero II.

In visione anche un sigillo mesopotamico trovato nel cofanetto X, un reperto che riporta alla città di Babilonia del terzo millennio a.C.: solo il 20 gennaio 1981, monsignor Benedetto Rocco, prete-archeologo del capitolo palatino, trovò una chiave arrugginita che gli permise finalmente di aprire quel cofanetto rimasto chiuso per circa otto secoli. Dentro ci trovò appunto questo piccolo cilindro-sigillo babilonese in aragonite, una pietra dura, alto 3,5 centimetri e diametro di 1,7. È il primo sigillo mesopotamico entrato a far collezione in Europa.

La mostra ha preso vita grazie alla sinergia che si è creata tra la Fondazione Federico II e il Fondo edifici di culto (ministero dell’Interno) e dalla collaborazione con la Prefettura di Palermo, l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, l’Arcivescovado e il Museo diocesano di Palermo, l’Arcivescovado e il Museo diocesano di Monreale, la Soprintendenza di Palermo, la Soprintendenza dei Beni archivistici, il Museo regionale di Messina (MuMe), la Biblioteca regionale di Palermo e l’Archivio Paladino.

“La Fondazione Federico II prosegue con la mostra ‘Thesaurus’ nell’opera di svelamento e valorizzazione degli infiniti contenuti del Palazzo Reale – dice Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea regionale siciliana e della Fondazione Federico II – L’iniziativa si svolge nell’ottica di una sempre crescente fruibilità dell’importante edificio siciliano, in linea con la mission di un sito Unesco. I manufatti oggetto della mostra narrano storie di tempi lontani e di evidenze di grandi accadimenti culturali che hanno reso la Sicilia centro nevralgico del Mediterraneo. Il tesoro della Cappella Palatina, in particolare, simboleggia l’identità di un popolo dalle molteplici eredità culturali e geopolitiche raccolte nei secoli. La mostra Thesaurus, al di là del pregio estetico, è testimonianza di un patrimonio da custodire, far conoscere e preservare per l’Umanità”.

“L’iniziativa della Fondazione Federico II è piena di consapevolezza scientifica, ma anche di una passione e un’urgenza civile che colpiscono – sottolinea il prefetto Fabrizio Gallo, direttore centrale degli affari dei culti e per l’amministrazione del Fondo edifici di culto – Gli oggetti esposti nella mostra ‘Thesaurus’ sono il portato di tradizioni culturali e religiose diverse, a volte anche in conflitto, ma che nel meridione d’Italia, governato dai Normanni, trovavano la loro originale sintesi. Credo che l’urgenza civile della Federico II parta da questa considerazione e dal convincimento che quell’esperienza storica, testimoniata da oggetti muti eppure eloquenti, abbia molto da dire ancora oggi al nostro Paese e al Mezzogiorno”.

“Quando abbiamo programmato la realizzazione della mostra ‘Thesaurus’ – spiega Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II – avevamo già consapevolezza del rilievo che una mostra di tale portata dovesse assumere rispetto al processo di valorizzazione, inteso come miglioramento delle condizioni di conoscenza e come incentivazione di una fruizione in grado di trasmettere valori di cui il patrimonio in esposizione è portatore. Abbiamo progettato un allestimento in grado non solo di porre il visitatore in rapporto con le opere in relazione alla percezione estetica, ma anche di favorire la comprensione di una eredità corrispondente a un patrimonio universale e transgenerazionale. In effetti il riconoscimento Unesco del Palazzo Reale e della Cappella Palatina quali Patrimonio dell’Umanità ha proprio questo significato”.

Il libro-catalogo dell'esposizione – 396 pagine con un’edizione in italiano e una in inglese – è un'ulteriore e autorevole pagina di approfondimento secondo un approccio multidisciplinare con il contributo di importanti studiosi stranieri (Henri Bresc, Vera Falkenhausen, Kristian Toomaspoeg e William Tronzo) e italiani (Fabrizio Agnello, Maria Giulia Aurigemma, Monica Chiovaro, Roberta Civiletto, Franco D’Angelo, Maria Concetta  Di Natale, , Antonio Di Maggio, Antonio Giuffrida, Marco Masseti, Carlo Aloe Nero, Giuseppe Sarcinelli, Lucinia Speciale, Giovanni Travagliato, Lucia Travaini, Mirko Vagnoni).
È un’analisi storica, storico-artistica, antropologica, semiotica, archeologica, archivistica, architettonica, zoologica e paleologica con riferimento al Vicino Oriente e al Mediterraneo.
Con la mostra e in modo particolare con il libro-catalogo, la Fondazione Federico II rende omaggio alla memoria di Vlado Zoric, storico innamorato della Sicilia scomparso nel 2021, con cui la Fondazione ha avuto il privilegio di collaborare.

Da Catania: A19 – uscita Palermo – Viale della Regione siciliana – Corso Calatafimi – Piazza Indipendenza – Entrare nella zona pedonale oltre Porta Nuova

Da Trapani: A29dir/E933 – Viale della Regione siciliana – Corso Calatafimi – Piazza Indipendenza – Entrare nella zona pedonale oltre Porta Nuova

In città: Stazione Metro Orleans
Bus: 304 Capolinea, 104, 108, 118, 105, 110

►Ingresso solo Mostra “Thesaurus” e Mura puniche, costo € 8,50

Biglietteria Online (link) per evitare la fila alle biglietterie fisiche all’ingresso di Palazzo Reale.

►Ingresso Cappella Palatina, Giardini Reali, Mostra e Mura Puniche
(Martedì, Mercoledì e Giovedì)

Intero: € 15,50
Ridotto:
Professori e ragazze/i in età compresa tra i 18 e i 25 anni: € 13,50
Over 65: € 13,50
Ragazze/i in età compresa tra i 14 e i 17 anni: € 9
Audioguida: € 5

►ORARI
Da lunedì a sabato, dalle ore 8,30 alle 16,30 (ultimo ingresso)
Domenica e festivi dalle ore 8,30 alle 12,30 (ultimo ingresso)
Chiusura: 25 dicembre e 1 gennaio

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