Ambasciata del Cile in Italia e Museo dell’Aquila Reale a Licenza (Roma): Menos Cóndor y Más Huemul-Memoria e Resistenza Tessile. Ricerca artistica di Dani Negri

Una mostra particolare fra memorie, abilità umana nel manipolare tessuti, colori, la foza di un ago e di un filo che uniscono tessere di fatti, ricordi, momenti cruciali di un passato fra tragedie e patrimonio culturale, paesistico, popolare. Menos Cóndor y Más Huemul-Memoria e Resistenza Tessile nella ricerca artistica comunitaria di Dani Negri, questo il titolo dell’esposizione che viaggia fra Cile e Italia, fra l’Ambasciata del Cile in Italia (dal 20 maggio al 13 giugno) e il Museo dell’Aquila Reale a Licenza, a poca distanza da Roma (dal 24 maggio al 20 giugno). A chiusura i dettagli, compresi gli orari e come prenotare le visite.
(nella foto d’apertura Dani Negri)

link Google Maps per il Museo dell’Aquila Reale (Comune di Licenza, RM)

Sito web del Museo: https://laquilarealelicenza.org/

Come sottolineato dagli organizzatori, tutto questo è un omaggio alla poetessa e scrittrice cilena Gabriela Mistral, Premio Nobel per la letteratura nel 1945, personaggio che nel 1925 scrisse il testo “Menos cóndor y más huemul”, un invito ancora attuale a condividere un approccio attento verso i conflitti e le criticità del nostro tempo.

L’opera dell’artista Daniela Pizarro Torres in arte Dani Negri nel comporre le opere tessili ha coinvolto numerose comunità. esplora l’arte tessile come atto di resistenza, memoria e connessione all’interno delle stesse comunità. Utilizzando il ricamo e la tecnica del quilt (trapuntino) come strumento collettivo e visivo, la sua ricerca trasforma la composizione tessile in una piattaforma politica e sociale per affrontare questioni di giustizia sociale e ambientale, femminismo e memoria storica. “La tradizione artigianale, interpretata dall’intervento comunitario condiviso, si fonde con la pratica artistica contemporanea per generare uno spazio in cui si intrecciano storie e lotte personali e comunitarie“.

“Nel condor e nell’huemul del nostro stemma (ndR: Huemul, rara specie di cervo originaria delle regioni montuose di Argentina e Cile) i cileni hanno un simbolo che esprime due aspetti dello spirito: la forza e la grazia. A causa della stessa duplicità, la regola-concetto che ne deriva è difficile. Equivale a ciò che sono stati il ​​sole e la luna in alcune teogonie, o la terra e il mare, elementi opposti, entrambi dotati di eccellenza e che formano una proposta difficile per lo spirito.

Si è parlato molto, sia nelle scuole sia nei discorsi ad alta voce, del significato del condor, e poco si è detto del suo compagno araldico, il povero huemul, la cui posizione geografica è appena visibile.

Confesso il mio scarso amore per il condor, che, dopotutto, non è altro che uno splendido avvoltoio. Tuttavia, l’ho visto effettuare il volo più pulito sulla Cordigliera. Mi spezza l’emozione ricordare che la sua grande parabola non ha altra causa se non quella di una carogna che giace in un burrone. Noi donne siamo così, più realiste di quanto immaginiamo…

Il maestro spiega ai suoi figli: “Il condor simboleggia il dominio di una razza forte; insegna il giusto orgoglio dei forti. Il suo volo è una delle cose più felici sulla terra”.

L’araldica ha abusato così tanto degli uccelli rapaci, ci sono così tante aquile e nibbi sugli emblemi di guerra, che il becco adunco e l’artiglio metallico dicono ormai poco, a forza di ripeterli.

Io mi limiterò a quel cervo che, per essere più originale, non ha nemmeno un’imbracatura cornea; con l’huemul, non spiegato dagli insegnanti, e di cui direi ai bambini, più o meno: “L’huemul è una bestia sensibile e piccola; è imparentata con la gazzella, che va paragonata alla perfezione. La sua forza risiede nell’agilità. È difeso dalla finezza dei suoi sensi: udito delicato, occhi attenti come l’acqua, olfatto acuto. Come il cervo, spesso si salva senza combattere, con l’intelligenza, che diventa una potenza ineffabile. Il suo muso snello e palpitante, il suo sguardo verdastro che cattura la foresta circostante; il suo collo dal disegno purissimo, i suoi fianchi mossi dal respiro, il suo zoccolo duro, come l’argento. In lui, la bestia viene dimenticata, perché finisce per assomigliare a un motivo floreale. Vive nella luce verde dei cespugli e ha qualcosa della luce nella sua rapidità da freccia”.

Il termine huemul indica la sensibilità di una razza: sensi fini, intelligenza vigile, grazia. E tutto questo è difesa, stimoli invisibili ma efficaci dello Spirito.

Il condor, per essere bello, deve planare in alto, liberandosi completamente dalla valle; L’huemul è perfetto sia con il collo inclinato sull’acqua, sia con il collo sollevato, in ascolto di eventuali rumori.
Tra la difesa diretta del condor, il becco sul dorso del cavallo, e la difesa indiretta di chi si libera dal nemico perché lo ha fiutato da cento passi, preferisco questa. Meglio l’occhio eccitato che osserva da dietro le canne, che l’occhio assetato di sangue che domina solo dall’alto […]”.

Gabriela Mistral

L’esposizione è un’occasione per ammirare l’abilità artigianale nel lavorare riquadri in tessuto e teli, nel creare ricami, nell’unire sapientemente materiali con lo scopo del racconto, del suscitare-rappresentare emozioni e per non far impallidire la memoria di momenti che hanno segnato sacrifici umani, persecuzioni, vittorie. Il racconto di un popolo in una capacità artistica manuale che unisce e ha unito il Cile e la cittadina di Licenza.

L'antico borgo medievale di Licenza ha una lunga storia, centro urbano nato seguendo il fenomeno della costruzione di presidi e dei castelli che dovevano assicurare il controllo di territori.
Antico feudo di un ramo della Famiglia Orsini, tra XII e XVII segolo passò ai Borghese.
Custodisce testimonianze archeologiche e architettoniche importanti, come la Villa di Orazio (epoca 32-33 a.C.), il Castello Orsini, il Museo Civico Oraziano tra le mura dello stesso maniero, struttura che mostra notevoli testimonianze-resti architettonici della villa di Quinto Orazio Flacco, come lastre di rivestimento parietale con decorazioni incise a motivi geometrici, un lacunare di soffitto, pezzo di raffinata fattura proveniente da uno dei portici, decorato al centro da un cespo di foglie d'acanto tra le quali si alternano ranocchie e piccoli granchi dentro conchiglie. E ancora, lucerne, monete, vasi di ceramica comune, a pareti sottili, in sigillata italica e africana, frammenti di vetri di finestre e di recipienti di vetro soffiato, oggetti di uso quotidiano come spatole, pinzette, aghi crinali in osso, fuseruole, pesi da telaio e oggetti di ornamento personale.

A presentare l’evento il 20 maggio scorso all’Ambasciata del Cile in Italia (link), l’ambasciatore cileno Ennio Vivaldi che ha fatto gli onori di casa, poi Dani Negri, artigiana/artista tessile e ricercatrice di pratiche comunitarie, Enrica Costantini, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Licenza e Francisco Navarrete Sitja, ricercatore nonché uno dei coordinatori di una precedente iniziativa a Licenza, la Residenza Internazionale di Ricerca Artistica (link all’articolo) e dell’attuale mostra al Museo dell’Aquila Reale dove è codirettore e direttore artistico.

Nei saloni dell’Ambasciata sono esposte le opere le opere “Mappa del cuore della Valle dell’Aniene: il territorio è vivo” (2023), “Músicas del Exilio chileno: memoria y creación” (2023), la “Cartografía Textil de los Valles al Mar” (2019) e “Homenaje al trabajo colectivo de la U.N.C.T.A.D. III, 1972” (2016).

In alto le immagini della presentazione a Roma nei saloni dell’Ambasciata del Cile per l’Italia. Nelle prime due immagini, l’ambasciatore cileno Ennio Vivaldi e ancora, Enrica Costantini, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Licenza, Francisco Navarrete Sitja, al centro delle iniziative artistiche nel Comune laziale, codirettore/direttore artistico del Museo dell’Aquila Reale

“Con il sindaco Ilaria Passacantilli abbiamo immediatamente sposato le proposte culturali dell’Associazione, all’epoca Collettivo, dell’Aquila Reale ci ha presentato – ha rimarcato Enrica Costantini, assessore alla Cultura di Licenza – Non è la prima volta che siamo ospitati nell’Ambasciata del Cile, ringrazio ancora una volta l’Ambasciatore per tutto il sostegno dato a questo lavoro. Nel nostro piccolo comune con 800 abitanti, compresa la frazione di montagna di Civitella, pur non avendo risorse, abbiamo capito subito la grande potenzialità di quel che si poteva fare. Abbiamo l’orgoglio di essere diventati una buona pratica, di aver ospitato tantissimi artisti, di aver visto lavori straordinari. I lavori di Dani Negri sono molto particolari. Tutti gli artisti che sono stati a Licenza e a Civitella hanno dato qualcosa di molto importante, ma Daniela è stata una fra i pochi che è riuscita a coinvolgere l’intera comunità. L’arazzo creato a Licenza, fatto dai lavori di tante persone, è stata una creazione di gruppo che ha richiesto mesi di attenzioni e operatività, ma tutto seguendo lo spirito del lavoro di Dani, un lavoro di politica nel senso più alto del termine ‘politica’: vuol dire cercare, scoprire, ricordare, vuol dire ricucire, sanare, provare a ricomporre e, soprattutto, non dimenticare. Tutti coloro che hanno partecipato alle composizioni degli arazzi in mostra tra l’Ambasciata e Licenza avranno provato sensazioni straordinarie: è proprio insito nel cucire permettere alla mente di far andare i propri pensieri, che si spostino su altri livelli, che si intreccino e si creino delle correlazioni. Grazie Dani Negri perché hai riportato nella nostra comunità uno spirito che non si vedeva da tanto tempo”.

“Ringrazio tutte le persone di Civitella di Licenza che hanno portato un loro lavoro – ha detto Dani Negri – anche perché tutto questo è un lavoro collettivo. Sono molto grata che si faccia riferimento a me come autrice, ma è bene sottolinearlo, in realtà tutte queste opere sono frutto di molti. Tutti gli arazzi sono accompagnati da una poesia di Gabriela Mistral, importantissima scrittrice e poetessa cilena che quest’anno festeggia 80 anni dal conferimento del Premio Nobel. Leggendo molto di lei preparando la mostra ho focalizzato di dare importanza al senso di tenerezza e della sensibilità, sensi che hanno permeato tutte le persone che hanno cucito e dato forma a questi arazzi”.

“Terza iniziativa-mostra che facciamo con Dani Negri – ha sottolineato Francisco Navarrete Sitja – Dietro le opere esposte in questa doppia mostra ci sono tante, tante, tante persone che hanno reso possibile la realizzazione di ogni arazzo, ben più di 150 persone suddivisi in diversi gruppi. Quel che si può osservare attraverso questi lavori è il percorso offerto da Dani che è stata capace di fare comunità, di coordinare queste creazioni collettive in un messaggio unico che ne somma diversi”.

Menos Cóndor y Más Huemul-Memoria e Resistenza Tessile nella ricerca artistica comunitaria di Dani Negri – dettagli orari e prenotazioni

Ambasciata del Cile in Italia (Viale Liegi 21, 00198 Roma), dal 20 maggio al 13 giugno 2025.
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì, 10-13 e 14-16,30.
Visita su prenotazione all’indirizzo agaetem@minrel.gob.cl
Inaugurazione: martedì 20 maggio 2025, ore 18
All’Ambasciata del Cile a Roma si espongono le opere “Mappa del cuore della Valle dell’Aniene: il territorio è vivo” (2023), “Músicas del Exilio chileno: memoria y creación” (2023), la “Cartografía Textil de los Valles al Mar” (2019) e “Homenaje al trabajo colectivo de la U.N.C.T.A.D. III, 1972” (2016).

Museo dell’Aquila Reale, Centro d’Arte e Natura (SP34/b Località La Posta, Civitella di Licenza, 00026 Licenza – RM), dal 24 maggio al 20 giugno 2025.
Orari di apertura: dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13. Visita su prenotazione all’indirizzo contact@laquilarealelicenza.org
Inaugurazione: sabato 24 maggio 2025, ore 11
Nel Museo dell’Aquila reale di Civitella di Licenza si espongono “Puntadas que unen generaciones en los confines australes” (2023), “ La ruta ancestral de la memoria del agua” (2020), “¿Adiós a los Bloques?” (2017) e “¿De dónde comerán las ciudades en el futuro?” (2017).

“Menos Cóndor y Más Huemul” è un progetto #PACE 2025 della Dirección de Asuntos Culturales – Oficial del Ministero degli Affari Esteri del Cile.

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