La Guida Bar d’Italia 2026 del Gambero Rosso ha esordito il 26 settembre assegnando il premio Illy Bar dell’Anno 2026 a Mamm, Pane Vino e Cucina di Udine. L’evento ha messo in luce la grande selezione dei bar italiani facendo spiccare le Tre Tazzine e i Tre Chicchi ai locali d’eccellenza: 1100 insegne selezionate, 107 novità e 52 premiati col massimo punteggio. Tutto è stato celebrato il 26 settembre al Teatro Manzoni di Milano.
“Nell’Italia dei bar si respira ancora vita vera”, queste le parole che aprono la nuova edizione della Guida realizzata in collaborazione con illycaffè. La pubblicazione, curata da Marina Savoia, è alla sua 26esima edizione.
Un viaggio nell’eccellenza di un settore che continua a reinventarsi, confermandosi uno dei presìdi più dinamici e identitari del nostro Paese”.
Mamm Pane, Vino e Cucina di Udine che ha conquistato il premio Illy Bar dell’Anno 2026 è un “esempio virtuoso di esercizio capace di esplorare la sostenibilità in modo concreto e autentico in ogni sfaccettatura: dall’approvvigionamento energetico da fonti 100% rinnovabili al focus sulla filiera etica, fino alle politiche antispreco e sociali come il reinserimento lavorativo dei detenuti. Il tutto unito a un livello qualitativo altissimo su tutta la linea”.








Nelle oltre 500 pagine della Guida Bar d’Italia 2026 del Gambero Rosso vengono narrate la qualità e la storia degli esercizi selezionati in tutta Italia.
Come sottolineato da Gambero Rosso, tutta l’opera descrive come il cambiamento del settore “sia stato trainato non solo dalla capacità di adattarsi al mutato (e sfidante) contesto economico, ma da una visione intelligente e anticipatrice dei costumi sociali: gli esercizi ormai cambiano pelle più volte nel corso della giornata, accogliendo colazioni, aperitivi, pranzi veloci, merende ed eventi serali”.
La realtà dei Bar d’Italia raccontati dal Gambero Rosso
Quella dei bar d’Italia è una realtà composita, dinamica, in continua ricerca.
Si va dai grandi classici e solide insegne di riferimento a nuove caffetterie specialty e bakery (che propongono un approccio più slow al bar), format flessibili e locali di quartiere reinterpretati in chiave pop, gli esercizi si rivolgono ad una clientela sempre più consapevole, attenta alla sostenibilità, alla filiera e, ovviamente, all’accoglienza.
Locali dall’anima antica e dalla filosofia moderna, dove sentirsi a casa, nei quali l’identità è un valore e l’offerta – sempre più artigianale – sa valorizzare riti e tradizioni locali.







Bar d’Italia, i selezionati dal Gambero Rosso
I bar recensiti sono 1100, con 107 nuovi ingressi, ben distribuiti lungo tutto lo Stivale (capofila Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Piemonte, Campania e Puglia).
La Lombardia è anche la regione con il maggior numero di locali selezionati (160 in questa edizione), seguita da Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Sicilia.
Sono 52 le insegne ad avere conquistato il massimo punteggio, le Tre Tazzine (“locale eccellente”) e i Tre Chicchi (“caffè eccellente”), tra le quali si contano 6 novità.
Venti le Stelle (simbolo che segnala i locali che per almeno 10 anni consecutivi hanno ottenuto Tre Tazzine e Tre Chicchi), tre in più rispetto allo scorso anno.
In aumento anche le Due Stelle (i locali che per almeno 20 anni consecutivi hanno ottenuto il massimo punteggio).
“ll bar non è più solo il luogo del caffè. È esperienza ed emozioni, è vita sociale e tempo vero – afferma Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile di Gambero Rosso – Nei bar si respira ancora appartenenza e identità: sono loro a raccontare chi siamo e come cambiamo, dai locali storici alle insegne più innovative. I bar fanno la nostra giornata, la indirizzano, in ogni momento. E vogliamo trovarci sempre più cura, servizio e territorio“.
“Per illycaffè qualità, innovazione e sostenibilità vanno di pari passo – ha commentato Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè – Con il premio Bar dell’Anno vogliamo celebrare quelle realtà che, come ‘Mamm Pane, Vino e Cucina’, riescono a trasformare questi valori in esperienze autentiche per le persone e per le comunità. È nei bar che ogni giorno prende vita la cultura del caffè e che si costruisce un legame profondo tra tradizione e futuro”.





Le novità nella Guida Bar d’Italia 2026 del Gambero Rosso
– Tre Tazzine e Tre Chicchi
Cresce il numero degli esercizi premiati con il massimo dei voti annoverando quest’anno 52 insegne tra le quali si sono inseriti 6 nuovi ingressi:
- Torrefazione Vittoria – Cremona
- Cafezal – Milano
- Gustificio – Carmignano di Brenta (PD)
- Mamm Pane, Vino e Cucina – Udine
- Ritorno – Acerra (NA)
- Morettino Lab – Palermo
– Le Stelle
La Stella segnala in Guida i locali che per almeno 10 anni consecutivi hanno ottenuto 3 Tazzine e 3 Chicchi. Quest’anno sono 20. Tre le insegne a raggiungere questo traguardo per la prima volta:
- Marelet di Treviglio (BG);
- Gino Fabbri Pasticcere (Bologna);
- Sal de Riso Costa d’Amalfi (Minori – SA).
Le Due Stelle, assegnate agli esercizi che per almeno vent’anni consecutivi hanno ottenuto i massimi premi, sono 7, con il nuovo ingresso di Colzani di Cassago Brianza (LC).
– Premio illy Bar dell’Anno 2026
Il Premio illy Bar dell’Anno a Mamm Pane, Vino e Cucina di Udine. Questo locale è stato scelto in una rosa di candidati che ha mostrato con visione e azioni concrete una particolare sensibilità al tema della sostenibilità, intesa in tutte le sue sfaccettature.
Sono cinque i locali selezionati in questa edizione ad aver concorso per il titolo:
Dolcemascolo, Frosinone (RM);
Forno Brisa, Bologna;
Gilli, Firenze;
Mamm, Pane Vino e Cucina, Udine;
Pasticceria Sartori, Erba (CO).
Il compito di valutare i finalisti è stato affidato a una giuria di esperti, composta da Caterina Ceraudo, illy chef Ambassador e anima del ristorante Dattilo di Strongoli, (KR); Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile Gambero Rosso; Marina Savoia, curatrice della Guida Bar d’Italia; Moreno Faina, direttore Università del Caffè illycaffè; David Brussa, chief Total Quality & Sustainability Officer di Illycaffè.

Udine e Isernia sono i miei posti preferiti in Italia. Lo dico da toscano e da viaggiatore che ha girato in lungo e in largo quasi tutta la penisola.
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La cosa divertente è che a Udine primeggia, anche a livello nazionale, un locale che si basa sulla tradizione pugliese
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Questo non mi stupisce, perché il Nord è pieno di meridionali che vengono a cercare lavoro (anch’io ho iniziato a lavorare spostandomi al Nord), e la nostalgia di casa li porta a cercare delle persone e dei locali che gliela leniscano un po’. Tra l’altro ti confesso che la Puglia è una regione che conosco pochissimo: sono stato una volta al santuario di Padre Pio e basta. In Valle d’Aosta e in Sicilia non ho proprio mai messo piede. Tutte le altre regioni invece le conosco come le mie tasche. Tu invece quali regioni hai visitato e quali regioni preferisci della nostra penisola?
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Di Meridionali al Nord per lavoro è dal dopoguerra, ma qui si tratta di qualità di un esercizio del genere che primeggia a Udine, non solo fra meridionali e si è fatto conoscere molto anche fuori zona tanto da essere stato segnalato moltissime volte.
Quali regioni mi piacciono?
A me rimane un bel ricordo del Monferrato, quindi Piemonte, Casale Monferrato, Acqui Terme e i paesini intorno, la Campagna, piccoli castelli come quello di Trisobbio che è un albergo e dove anni fa ho alloggiato per due volte. Torino mi piace, in primis per il Museo Egizio, ma la città è rinata dagli inizi del 2000.
Napoli nel cuore e, checchè se ne dica, rifiorita tantissimo in questi ultimi anni, ricca culturalmente, architettonicamente ecc.
Puglia la amo tanto e al di là del Salento per paesaggi e mare, c’è Lecce che è splendida.
Umbria per i suoi grandi classici Perugia e Assisi, ma ho scoperto centri splendidi come Montefalco, cittadina medievale bellissima che ho conosciuto scoprendo la sua produzione di vino.
Oppure l’area del Gitschberg-Jochtal in Alto Adige, nella Valle Isarco: l’ho scoperta perché invitato a un press tour con altri colleghi, é favolosa, le vallate e le zone montane intorno a Rio Pusteria e Rodengo, le malghe e… la Kaiserschmarren, la frittata dolce dell’Imperatore! 😆
Sulla Sicilia non scrivo nulla, si arguisce dal mio blog 😄
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Sono totalmente d’accordo con te, il Piemonte spacca. A mio giudizio la località più bella di quella regione è senza dubbio Ceva: sono stato più volte in anni diversi al suo mercato del Mercoledì, e l’ho sempre trovato meraviglioso.
Hai parlato di press tour con dei colleghi: quindi sei un giornalista di professione?
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Si, sono giornalista professionista da luglio 2001 dopo l’esame di stato, ma ero già pubblicista dal 1996
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Ti faccio i miei complimenti: so quanto è dura superare un esame di abilitazione alla professione, anche se nel mio caso era per un lavoro diverso.
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Grazie! A parte la lunga preparazione propedeutica alla prova in campo tecnico, giustifico e storico, dopo la parte scritta dell’esame, compilare una tesi ed essere interrogato da magistrati, avvocati e giornalisti non è stata cosa semplice 😜
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