Fu lapidario nella sua definizione delle persone, un giudizio che traeva spunto dalla sua conoscenza ed esperienza sulle parole e su quante e come ne venivano utilizzate da chi ascoltava o leggeva. Giosuè Carducci non aveva dubbi. Idea molto adatta ai nostri tempi dalle troppe parole, oltretutto spese malissimo. Nacque 187 anni fa, registrato all’anagrafe…
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Il viso, utile schermo o maschera ingannatrice? Intimità, protezione, imbroglio: il gioco delle parti
«Se a ciascun l’interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti mai, che invidia fanno, ci farebbero pietà! Si vedria che i lor nemici hanno in seno; e si riduce nel parere a noi felici ogni lor felicità». Pietro Metastasio (1698 – 1782), dalla sua ampia produzione di ariette adatte a chiudere le singole scene…
L’Estate di Esiodo, il cardo, la cicala, il vino e Zefiro. La vita
“Quando poi sboccia il fiore del cardo, e d’un albero in vettal’armoniosa cicala, dal fitto vibrare dell’alispande l’arguto trillo, del caldo è la grave stagione.Son molto pingui allora le capre, dolcissimo il vino, tutte lascivia le femmine, gli uomini tutti fiacchezza,perché l’astro di Sirio debilita teste e ginocchia,e per il caldo, la pelle viene arida…