Dalla regina più recente come Cleopatra VII o Cleopatra Tea Filopatore (in antico egizio ḳliw-pꜣ-drꜣ – qliu-pa-dra, in greco Κλεοπάτρα Θεὰ Φιλοπάτωρ – Kleopátra Theà Philopátōr) ultima regina della dinastia dei Tolomei a regnare in un Egitto indipendente prima del prevalere della Roma augustea, passando per l’ancora più vicina Ipàzia (in greco antico Ὑπατία – Hypatía), filosofa, astronoma e matematica egizia, nata poco prima che l’Egitto entrasse a far parte dell’Impero Romano d’Oriente. Regine, grandi intellettuali, avvezze alla politica e al governo, non sono state poche nell’Antico Egitto (qui in basso il nome Cleopatra in geroglifici da historiaeantiquae.com e due sue rappresentazioni).
La nazione nilotica ha avuto sempre grandi protezioni per la vita delle donne, a cominciare dalla tutela nei divorzi, però tutto cambiava quando si trattava del vertice dello Stato perché, per la quasi totalità delle volte, il sovrano doveva essere un uomo, un Faraone, come incarnazione di Horus e delle altre divinità di vertice del pantheon egizio solitamente maschili.
Ma non mancarono le “FaraonE” di grande influenza e di grande potere, donne che seppero ritagliarsi loro periodi di regno. Momenti eccezionali che risalgono a già a oltre tre millenni prima di Cristo e che hanno punteggiato il corso dei secoli della storia nordafricana.
Furono prese di potere al femminile per nulla facili da ottenere e mantenere. Alla memoria emergono nomi di regine come:
- Neithotep (in egizio antico nj.t ḥtp), la prima regina nota risalente a circa il 3100 a.C., probabilmente moglie del faraone Aha della I dinastia, madre del successore e figlio Djer tenendo le briglie del governo nel periodo della reggenza (cosa complicatissima oltre 5100 anni fa e con l’Egitto unificato in nazione da poco;

- intorno al 3050 a.C. ecco Mer(it)neith, probabile madre di Den, quinto sovrano della I dinastia e successore di Djer del quale Merit dovrebbe essere stata la moglie e, anche lei come Neithotep, reggente fino a raggiunta maturità del figlio che salì poi effettivamente al trono;
- con un salto alla XII dinastia, quindi nel periodo del Medio Regno, ecco Nefrusobek o, nella sua forma completa, Sobekkara Sobekneferu-Nefrusobek, unica data conosciuta quella della sua morte, intorno al 1793 a.C., figlia del faraone Amenemhat III, salita al trono dopo la morte di suo fratello, il faraone Amenemhat IV, quindi non reggente, ma prima donna propriamente faraone;
- Nuovo Regno, quello di grande potenza militare e massima espansione come domini tra Nubia e Medio Oriente, in questo scenario ecco Hatshepsut (“La prima tra le nobili“) unica figlia del faraone Thutmosis I, fu la classica regina che seppe imporsi per lungo tempo, nata verso il 1513 a.C., morta il 16 gennaio 1458 a.C., regnò negli ultimi 20 anni della sua vita come vero e proprio faraone anche se ufficialmente, dopo la morte del marito Thutmosis II, affiancava sul trono il nipotino Thutmosis III; foriera di nuove rotte di commercio, come con la mitica terra di Punt nel sud dell’Africa, Hatshepsut fu protettrice delle arti, grande costruttrice (il suo tempio funerario a Deir el-Bahari è tra i più eleganti e imponenti, unito con arte alla parete rocciosa che lo sovrasta); la regina riuscì a prolungare il suo dominio nel tempo tenendo a freno il forte e giovane Tutmosis III che poi sarebbe stato il faraone che espanse al massimo i domini egizi, dall’Eufrate al sud della Nubia fino almeno alla quarta cateratta del Nilo; per Hatshepsut fu un compito immane rimanere sul trono, tanto da tessere continue alleanze con figure chiave della società e doversi affermare facendosi raffigurare anche come maschio… ma l’ovale del viso e le sue fattezze tradivano sempre la sua vera natura di donna;
- Nefertiti (1370 a.C. – 1330 circa con data finale non certa) Grande sposa reale del faraone Amenofi IV poi Akhenaton quando avviò lo stravolgimento religioso che accentrava i culti nel dio solare Aton; la regina sostenne fortemente suo marito in questa “rivoluzione” religiosa che, se non portò a una sorta di vero monoteismo, mise in ombra tutte le figure divine del pantheon egizio tradizionale; contrariamente a quanto si credeva, dopo le ultime evidenze archeologiche la sovrana potrebbe essere sopravvissuta al sovrano suo sposo tenendo il trono, verso il 1334 a.C. con il nome di Ankhkheperura Neferneferuaten, nome assunto in precedenza anche come da coreggente del marito.
- Tausert nota anche in altre forme o traslitterazioni del suo nome (Tausret o Twosret), figlia del faraone Merenptah (a sua volta figlio del grande Ramses II), fu regina come Grande Spora Reale di Seti II, appartenente alla XIX dinastia che lei rappresentò come ultima sovrana; la data di nascita non è nota, ma sicuramente morì nel 1189 a.C. Regnò per circa sette anni compresi i sei insieme al faraone dodicenne Siptah affiancata da visir Bay di origine asiatica, quindi fu sola sul trono per un solo anno e mezzo, dal 1191 a.C. al 1189 a.C. circa. Aveva il nome regale Sitra-Meriamon, traducibile in figlia di Ra e amata da Amon, le due divinità primarie del Pantheon egizio.
Sarà che adoro la pentalogia di Ramses, ma mi hai scordato l’importanza di Nefertari! 😉
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Grande regina Nefertari, durò molto meno del marito, non ebbe momenti di governo indipendente… e poi figurati, con “Re Sole” che era Ramses II, lei non poté fare qualcosa sul governo dell’Egitto, Lui innamoratissimo, lei protettrice delle arti, ma non riuscì a incidere neppure su un piano di costruzioni templari. Quello di Abu Simbel, il tempio minore rispetto a quello del marito, fu una concessione di Ramses
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Eh, lo so… il libro è (giustamente) molto più romanzato! 🙂
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Li ho letti tutti 😀
Affianco i romanzi, a cominciare da uno di Salgari (Le figlie dei faraoni) fino ai più recenti, ai testi di Egittologia
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L’ha ripubblicato su Il Grifone, l'artiglio, la penna e la forchettae ha commentato:
Otto marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna o, più brevemente, Festa della donna. Una mia prima scelta cade di nuovo su questi antichi esempi di donne emancipate, donne che seppero far proprio il potere e dominare il loro destino.
Accadeva in epoche dove lo scettro e la Corona erano prerogativa esclusivamente maschile, pur essendo l’Antico Egitto una civiltà che garantiva ampi diritti (pure nel divorzio) alle donne.
Godetevi ancora una volta questa panoramica di donne mirabili perse solo nelle nebbie di tempi lontanissimi, nomi che risalgono a millenni fa.
Fatele rivivere scrutando le loro storie.
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