Return to the innocence (High Hopes) progetto installativo itinerante di Sergio Angeli, dal 10 marzo al 10 maggio 2021

Ha una sua prosecuzione il progetto installativo itinerante concepito da Sergio Angeli, iniziativa che tornerà alla luce il 10 marzo fino al 10 maggio 2021 nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene, zona della Ripa Mammea (Ponte Mammolo-Rebibbia) a Roma. Return to the innocence (High Hopes), quindi con un nuovo sottotitolo caratterizzante, “High Hopes” appunto, Grandi speranze, parafrasando il brano capolavoro dei Pink Floyd, perché è di grandi speranze che si ha bisogno in questo periodo storico. Oggi la necessità di ritornare all’essenza, alla semplicità, all’innocenza appunto, si arricchisce di speranze.

Come sottolineato dall’autore, è già stato molto alto l’interesse che ha già suscitato il concept, molto alta l’interazione e il coinvolgimento del pubblico che, di volta in volta, è andato nella Riserva naturale Valle dell’Aniene a cercare e ad ammirare le opere installate, “inserite” in maniera suggestiva nella natura. Evento curato da Sveva Manfredi Zavaglia.

Una sorta di caccia al tesoro innescata, passo per passo, dall’artista mediante indizi, mappe e tracce lasciate nel parco.  Il tutto utilizzando i social, Instagram (link utile per la diretta) e Facebook (link allo spazio dell’artista) grazie a foto, video e preview.

Quest’ultima fase infatti vedrà il costante utilizzo di dirette sui social sopra citati, ogni volta che l’artista installerà nella Riserva naturale,  il pubblico potrà assistere sul web a interviste, curiosità e la messa in opera dei lavori installativi.

Si tratta quindi di una modalità del tutto insolita di proporre Arte e di poterne godere, una proposta modellata anche nell’attuale e delicato periodo storico, di piena emergenza sanitaria a causa del Covid19. Oggi i luoghi espositivi chiudono e sono limitati nelle loro aperture al pubblico, così l’artista Sergio Angeli crea installazioni site specific “in open air”, un luogo espositivo identificandolo nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene, a Roma, già in scena dallo scorso dicembre 2020 a febbraio 2021 e oggi in nuova partenza.

Sergio Angeli, l’artista che regala emozioni

L’artista “consegna” il proprio lavoro alla natura, mappando passo dopo passo i luoghi delle installazioni, invitando il pubblico a cercare i lavori nel parco lasciandosi guidare da Google maps. Sergio Angeli indicherà le tappe mediante post sui social.

Le persone saranno libere di prendersi l’opera nel parco oppure lasciarla che si logori e si consumi tra la natura. Ogni azione sarà documentata con foto e video, passo dopo passo l’artista restituirà l’innocenza del gesto alla natura, una serie di lavori semplici e immediati, viscerali e senza fronzoli, un ritorno all’innocenza appunto.

L’invito fatto dall’artista, l’immedesimarsi nella ricerca, è molto semplice:

Provate a passeggiare in un bosco e meravigliatevi della natura che ci circonda ammirandola. Provate a guardare negli occhi un cane, un gatto, un cerbiatto, a guardare una tartaruga che cammina piano piano o a guardare degli uccelli che giocano con e contro vento divertendosi, sono felici malgrado questo tempo, si fanno domande e hanno cose da scordare anche loro. Le meduse, invece, esistono da 650 milioni di anni senza cervello, una speranza ed un insegnamento per tutti noi…

Provate a dire che tutto ciò non ha un’anima. Circondati dalla natura e dagli animali pure noi rinasciamo a modo nostro.

Probabilmente lo facciamo. Rinasciamo immersi nella natura e con essa, in un’esperienza unica installativa creata da Sergio Angeli alla Riserva Naturale Valle dell’Aniene, a Roma, un modo semplice per ritornare alle nostre origini.

Tornando al momento del lockdown 2020, Sergio Angeli ebbe modo di sottolineare che «in questi giorni di isolamento casalingo forzato per via dell’emergenza Coronavirus, mi sto concentrando su varie serie pittoriche, sicuramente suggerite dal mio inconscio turbato da il periodo di grande paura e incertezza che stiamo vivendo».

«La prima serie si intitola “Posthuman” e tratta l’uomo oggi, disumanizzato in un contesto di società dove l’individuo assomiglia sempre più ad un automa che produce e consuma – ha proseguito l’artista – In una società dove l’apparire conta più dell’essere se stessi. La vita di noi tutti purtroppo è diventata una corsa sfrenata verso falsi valori, ed è in questi giorni di isolamento che abbiamo l’occasione di risvegliare il nostro “io” assopito. Fermarsi e riflettere un po’ sulle sorti del nostro pianeta più che su noi stessi. La seconda serie si intitola “Epidemic” ed è un “esorcizzare” le mie sensazioni legate alla paura del contagio, un susseguirsi di piccoli lavori in bianco e nero su carta, di getto, nudi e crudi, senza ripensamenti».

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4 commenti Aggiungi il tuo

  1. Camelia Nina ha detto:

    Vabbè, e Fiumara d’arte allora?
    Kmq, anche “return to innocence” è un brano musicale. Degli Enigma per la precisione.

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    1. Giuseppe Grifeo ha detto:

      Contaminazioni, contaminazioni, contaminazioni 😄

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    2. Giuseppe Grifeo ha detto:

      Comunque il riferimento è ad High Hopes” Grandi speranze, in relazione ai Pink Floyd, sottotitolo o titolo aggiuntivo di questa seconda fase della mostra Return to the innocence

      Piace a 1 persona

      1. Camelia Nina ha detto:

        Sì sì è tutto chiaro da come hai scritto tu.
        Sono io che faccio voli pindarici mortali a destra e a manca. Ma più a manca.😄😁😇😜

        "Mi piace"

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