Servono precisi criteri di selezione, di analisi che non è solo chimica, ma di gusto e consistenza. compito non facile quando si tratta di analizzare le passate di pomodoro. A fare questo test è Altroconsumo (link), Associazione per la tutela e difesa dei consumatori, che ha esaminato 23 passate stilando poi una classifica. Il podio più alto è suddiviso in tre: il prodotto migliore del test e i due che rappresentano il miglior acquisto possibile.
Ecco i tre prodotti che hanno primeggiato e che vedete nell’immagine qui sopra:
- Le Conserve della Nonna – Pomodoro dolce dell’Emilia Romagna (miglior prodotto del test)
- Star La mia Pummarò Corposa (miglior acquisto)
- Divella Delizie Campagnole Passata di Pomodoro (miglior acquisto)
- A fondo pagina le immagini dei 23 prodotti testati.
Il pomodoro in tutte le sue forme è vitale per un’alimentazione prettamente mediterranea e proprio in Italia sta alla base di una ricchissima e salutare gamma di piatti. Pomodori pelati e passate sono praticamente presenti in ogni cucina domestica, nei ristoranti, nelle cucine delle strutture alberghiere, praticamente ovunque.
Da Sud a Nord, isole comprese, il pomodoro impera, presentato in tante combinazioni di Gusto, dalla pasta e dai primi piatti in genere passando per sughi e farciture, secondi e contorni, senza dimenticare diverse insalate, pasticci, mousse.
Ma anche drink come il celebre “Bloody Mary” che a me piace moltissimo, con qualche goccia di angostura, tabasco, salsa Worchestershire, succo di limone, pepe, sale a far compagnia a una dose di vodka… e ghiaccio (non sempre e non tanto, come io stesso preferisco).
La scelta d’acquisto delle passate di pomodoro
Altroconsumo fa rilevare come, al momento in cui noi consumatori giriamo tra gli scaffali per scegliere il prodotto-passata, la discriminante prezzo non è per forza connessa a una maggiore o minore qualità delle passate.
Anzi, secondo l’esperienza dell’associazione analizzando questi prodotti, alcune delle marche molto più care della media non hanno ottenuto risultati migliori rispetto a quelle meno costose.
La qualità innanzitutto, questo il fattore determinante che, però, non è possibile provare quando si va a comprare una passata di pomodoro. Non resta che fare un nostro test casalingo e scegliere ciò che più soddisfa il nostro palato.
Come osservare il prodotto per una scelta più consapevole?
L’associazione mette in evidenza come fare a individuare la data più o meno recente di produzione, assicurandosi così un prodotto il più fresco possibile. Tutto questo a prescindere dalla data ultima di scadenza.
“Controllare il numero di lotto della passata: la lettera “J” indica che il prodotto è stato confezionato nel 2019 (“A” indica il 2018, mentre “B” il 2017) e il numero a tre cifre posto prima o dopo la lettera indica il giorno dell’anno in cui è avvenuto il confezionamento (ovvero l’imbottigliamento) della passata“.
Passate di pomodoro e Altroconsumo: il metodo scelto per la selezione
L’Associazione passa prima ala definizione della passata di pomodoro specificando come appartenga “alla categoria delle conserve vegetali: si tratta cioè di un prodotto confezionato che ha subito un trattamento termico che permette che si mantenga stabile nel tempo a temperatura ambiente”.
La scelta è caduta su 23 tra i principali marchi di passate di pomodoro proposti al consumatore nella grande distribuzione tra supermercati classici e discount. Sono state scelte le confezioni in bottiglie di vetro tra i 410 e i 700 grammi.
La produzione
Altroconsumo cita i dettami della norma in vigore, quella che regola la produzione delle passate: “la passata di pomodoro può essere prodotta solo direttamente da pomodoro fresco, sano e maturo che viene spremuto (con o senza separazione delle bucce e dei semi) e da cui viene poi eliminata parte dell’acqua naturalmente presente tramite evaporazione. La legge parla chiaro: per produrre la passata è vietato l’utilizzo di concentrato di pomodoro, diluito con acqua. Al di là del pomodoro, gli unici ingredienti che si possono utilizzare sono: sale, correttore di acidità (acido citrico) e piante aromatiche (estratti, spezie, erbe), ma sempre a discrezione del produttore. Nella maggior parte delle passate in commercio troverai indicato nella lista degli ingredienti presenti in etichetta: pomodoro, sale“.
La provenienza dei pomodori
Anche su questo punto la Norma è puntuale e chiara: i produttori devono “dichiarare sulla confezione l’origine dei pomodori (intesa come zona di coltivazione). L’Italia è uno dei principali produttori di pomodoro e non è una sorpresa notare che tutte le passate prese in analisi dichiarano l’origine italiana della materia prima. Sia chiaro se fosse straniera non sarebbe un problema: la normativa obbliga a indicare la provenienza, ma non c’è una regola su quale questa debba essere“.
I test
La prima parte dei test ha riguardato la composizione delle passate di pomodoro, in modo da verificarne la corrispondenza ai dettami di legge, determinarne di conseguenza la qualità, il grado di igiene, le caratteristiche organolettiche, la corrispondenza e completezza delle etichette.
Analisi di laboratorio
Qualità e la sicurezza, questa le priorità da testare durante queste analisi. Come specificato dall’associazione dei consumatori:
- qualità della materia prima, principalmente afferente al contenuto di zuccheri totali (che danno un’indicazione del grado di maturazione dei pomodori utilizzati per la produzione della passata);
- quantificazione del sale, per il quale vale la regola che meno ce ne è e meglio è;
- verifica della presenza di eventuale acqua aggiunta, vietata per legge;
- ricerca non solo delle muffe, uno dei principali fattori di alterazione, ma anche delle loro tossine;
- verifica della pulizia del prodotto attraverso la metodica del filth test che permette di individuare eventuali impurità solide (ad esempio frammenti di insetti);
- ricerca di pesticidi, ovvero sostanze utilizzate in agricoltura per la cura delle piante per le quali sono solo tollerate alcuni residui massimi sul prodotto finito.
Poi gli esperti di Altroconsumo sono passati alle necessarie prove d’assaggio.
Su questa fase i protagonisti sono stati dei normali consumatori: dovevano descrivere la loro percezione sui prodotti testati.
Ogni passata di pomodoro è stata preparata con un’identico standard valido per tutte. Dopo, sono state fatte assaggiare senza possibilità di essere identificate e con identica proceduta per tutti gli assaggiatori.
Infine, la valutazione sulle etichette per osservare se tutte le indicazioni obbligatorie erano presenti e quali altre erano state aggiunte dagli stessi produttori per arricchire l’esperienza di conoscenza sul prodotto da parte del potenziale consumatore.





Interessante! 🙂
Mutti ha molti campi di coltivazione, in zona (almeno dai cartelli lungo la strada) e Pomì, nel Casalasco, è a meno di 30 km da qui.
Insomma, cado in piedi! 😀
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Personalmente sono anni che acquisto Muti. Ora mi incuriosisce la prima per qualità. Mi sa che la proverò alla prossima spesa
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Mai sentita, in effetti…
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Un prodotto che non manca mai nella dispensa della mia cucina… essendo una grande amante della pasta credo che la passata di pomodoro sia il condimento più buono per condire un bel piatto di spaghetti o di qualsiasi altro formato di pasta, 😋.
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Anche da me, passata, pomodoro a pezzetti, sempre presenti. Ci faccio un mare di cose, primi… per primi 😀 Ho avuto madre e nonna sicule come esempio, campionesse in cucina
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Pur essendo del nord so che al sud, quando arriva il momento della raccolta dei pomodori è sempre una grande festa perché si preparano pentoloni e pentoloni di salsa, passata, ecc da tenere di scorta durante l’inverno. Dev’essere davvero un bellissimo momento di condivisione con tutta la famiglia, 🤩.
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Si, ho partecipato un po’ di volte per godermi lo spettacolo e vedere il lavoro che c’è dietro. Interi gruppi di famiglia si riuniscono, compresi gli acquisiti. Si lavora e si fa festa mentre si passa, si imbottiglia, si mette il basilico, si chiudono le bottiglie e poi mega bollitura
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Che meraviglia, 🤩! E chissà che buon profumo usciva da quei pentoloni, 😋!
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Più che pentolini, grandi bidoni metallici che vengono riempiti con le bottiglie già chiuse, poi acqua e sotto la fiamma per bollirci le bottiglie già sigillate 😜
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E alla fine… via alle mangiate di pasta, 😋😉!
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