Come giornalista mi è capitato spesso di avere sotto gli occhi alcuni articoli di aspiranti operai della parola (modo alternativo ed efficace per definire un giornalista). Spesso la conoscenza della “parola” (il mattone di questa professione) è piuttosto scarsa sia nei significati dei vocaboli che nella corretta costruzione delle frasi e dei periodi. Molti credono di risolvere tutto infarcendo le proprie “costruzioni” scritte e parlate con anglicismi (termini inglesi prestati a frasi italiane) così da sembrare più “in”, più moderni, più… actual.

Il problema è che se NON sai scrivere in Italiano, l’uso di termini inglesi lascia che i tuoi scritti appaiano nella loro totale inadeguatezza.

Piuttosto che usare termini stranieri, ho sempre proposto e proporrei ancora una sana ricerca dei sinonimi e dei significati di ogni nostro vocabolo, su Treccani online (link) c’è una vera e propria miniera da esplorare. Propongo però anche di perlustrare il mondo delle parole dimenticate, per il solo gusto di mettersi alla prova in una sorta di “indagine archeologica” sulla Lingua Italiana.

Male non fa, anzi, arricchisce e credo che contribuisca a dare una maggiore padronanza del linguaggio e originalità. La mia personale ricerca l’ho fatta e, per questo, devo anche ringraziare chi mi ha regalato “Il Libro delle Parole altrimenti Smarrite“, opera di Sabrina D’Alessandro, edito da Rizzoli (ne possiedo l’edizione 2012), volume inserito tra le mie fonti che comprendono pure il Dizionario Pristino-Italiano di Nicolò Masi e Marco Nucci.

Un assaggio di alcune parole dimenticate

Farlingòtto – che nel parlare mescola e confonde lingue e idiomi e li storpia pure (un casinista linguistico); estremizzando, persona dedita al grammelot; afasico.

Taffo – il sedere, il fondoschiena.

Acculattarsi – Sedersi, accomodarsi.

Aperiènte – Lassativo, purga.

Pòculo – Bicchiere a calice.

Battisóffia o Battisóffiola – Un colpo al cuore dato da notizia vera o falsa che fa sobbalzare o sbalordire all’istante.

Subagitare – Fare l’amore.

Riburchielleggiare – Scrivere in modo oscuro e stravagante.

Acceffare – Mordere o prendere con la bocca.

Sfrattacampagna – colui/colei che fugge o sfugge spesso.

Ciaccino – Chi si dà da fare con tante parole e poco costrutto, chi si dà tanto da fare, ma poco stringe e agisce con poca intelligenza in tutto il suo da fare.

Popóne – Babbeo, balordo, beota, cretino, ebete, fesso, idiota, imbecille, ottuso, scemo, sciocco ecc.

Quadricidario – Distruttore di quadri.

Nasevolissimo – Aggettivo superlativo di Nasevole, appartenente al naso, Nasale, parti e caratteristiche del naso.

Scarabattolante – Traballante.

Prerùtto – Ripido, scosceso.

Autobruco – autoarticolato, cingolato, carrarmato.

Tiromante – Una forma particolare di indovino che trae presagi dal formaggio (dal greco turos-τυρος che sta per formaggio e mantis-μάντης per chiromante).

Sùccubo – Demonio che di notte prendeva la forma di donna per accoppiarsi con uomini, quindi al di là del normale significato che descrive ci si lascia dominare da altri nella più comune forma succube.

Ìncubo – Caso opposto del precedente, demonio o genio malefico che assume forme maschili per accoppiarsi con donne, soprattutto durante il sonno e aggiungendo una sensazione di soffocamento nelle poverette (quindi, oltre il classico significato di sogno spaventoso, terrificante).

Òffa – Promessa fatta per tener buoni o per corrompere; compenso o vantaggio immediato offerto a una persona per placarne l’avidità, comprarne il silenzio o l’appoggio.

Terriculóso – Terribile, spaventoso.

Mozzorécchi – Avvocato molto scarso, di quelli che assumendoli si perdono le cause in partenza.

Culincénere – Poverina o poverino relegati a un ruolo simile a Cenerentola.

Rimpedulato – Rimesso a nuovo, rinnovato, rattoppato.

Scorticapidòcchi – Il classico avaro, lo spilorcio per eccellenza.

Ventisettáio – Il dipendente, l’impiegato che attende il 27 del mese per prendere lo stipendio.

Inguiderdonato – Colui che non è stipendiato, che non viene pagato (il “guiderdone” è antico termine che sta per compenso dovuto: aggiungendo “in“, ecco il significato negativo del termine).

Gagaróne – Il classico squattrinato che però vuole apparire (e si dà arie) da gran signore con tante possibilità.

Raperonzolo – Come dare del minchione a qualcuno, ma non in maniera malevola.

Faloppóne – Persona vana e boriosa, un buono a nulla.

Pispillòria – Chiacchiericcio frivolo, ma anche puro pettegolezzo, quello fatto alle spalle dell’obiettivo di turno, “A volte si è circondati dall’altrui pispillòria e da talune stracorrevoli bocche…“; richiama, come collegamento sonoro, ai ben più innocenti cinguettii al passaggio degli stormi di uccelli.

Stracciabùgnoli – L’insopportabile, quello/a veramente fastidioso/a, termine che deriva dal verbo stracciare e dal vocabolo toscano bugnola che poteva essere due cose: un paniere in paglia legata con vimini, usato in campagna per tenervi biade, crusca o similari; cassetta dove i maniscalchi tengono gli arnesi. In conclusione, come se si dicesse… rompiscatole!

Stracorrévole – Colui/colei che è pronto/a a malignare senza pietà, che si abbandona a comportamenti scellerati; scellerato.

Cicisbéo – Il classico damerino, colui che ha come sua missione principale quotidiana e nella vita in generale, di far la corte alle donne.

Baciapile – Chi esageratamente e – spesso – ipocritamente ostenta devozione religiosa; il bacchettone, la persona bigotta.

Sugliardo -Immorale e laido.

Paltonière – Uomo vile.

Girométta – La smorfiosa che esagera con evidenza nel suo atteggiamento di grazia da ostentare a tutti i costi.

Zambracca – Prostituta, meretrice, baldracca, ma anche cameriera sudicia e sciatta.

Sinfòrosa – Signora ben avanti nell’età che però si veste e si atteggia da giovinetta o vestita in maniera ridicola.

Profidióso/a – Prepotente, cocciuto, ostinato (eccessivamente).

Mamèrcula – Madre priva di esperienza.

Scopanuvoli – Individuo molto alto e smilzo che ha capigliatura ispida e folta (adatta quindi a spazzare il cielo).

Versipiuvolo – L’aspirante poeta o, forse, già poeta (almeno per visione di se stesso) che di talento ne ha proprio poco.

Cacapensieri – Lo sfaccendato, quello che non combina mai nulla.

Risbaldente – Persona/elemento/cosa che dà/porta allegria.

Struggicorìfera – Capace di far dimenticare problemi e sofferenze, lenitivo, risanante (da struggicore “dispiacere” e da fĕrre “portare via”).

Talassurgo – Marinaio, pescatore: dal greco thalassa Θάλασσα, mare, unito al suffisso –urgo, derivato da érgon ἔργον, lavoro.

Aggiungerei, per esempio, anche Torpedone: era un tipo di carrozzeria aperta per veicoli usati nel trasporto di più persone, poi sinonimo meno comune di pullman o bus.