Gran festa per il XIX Concorso Enologico Internazionale Città del Vino al Castello di Levizzano a Rangone, frazione di Castelvetro di Modena. Dei vini concorrenti il 30 per cento ha portato a casa un riconoscimento: in tutto 359 medaglie che comprendono le 26 Gran Medaglie d’Oro e le 333 Medaglie d’Oro.
È stato seguito il regolamento dell’O.I.V. che impone precisi limiti a garanzia della qualità dei riconoscimenti assegnati il cui punteggio parte addirittura da quota 86,2/100. Ma quest’anno la qualità dei prodotti ha superato le aspettative andando in tantissimi casi anche oltre questa base di punteggio.
Come sottolineato dall’organizzazione del Concorso Enologico Internazionale di Città del Vino (link), sono state dodici Commissioni internazionali che hanno assegnato punteggi mediamente alti eliminando difficoltà nel riconoscere posizioni all’interno della quota del 30% dei premiandi con le sole medaglie d’oro. La scelta è caduta su coloro che avevano accumulato un voto pari almeno a 85/100 e per il “gran oro” da 92/100. A questo punto, molti vini che avevano tutte le potenzialità per ottenere la medaglia d’oro sono rimasti fuori dal podio.
I premiati al Concorso Enologico Internazionale Città del Vino
Il primo premio assoluto è la Gran Medaglia d’Oro assegnata al vino Chambave Muscat Flétri 2017 dell’Azienda La Vrille di Hervé Danile Deguillame di Verrayes (Frazione Grangeon) in provincia di Aosta, che ha ottenuto il punteggio di 96,8 con il suo vino passito a base di Muscat petit grain 100%.
Al secondo posto assoluto il vino passito “Sensazioni d’Inverno Le Virtù del Poggio” Malvasia Aromatica 100% di Candia Colli Piacentini Doc 2015 dell’Azienda Terzoni Claudio di Vernasca (Piacenza) che ha ottenuto il punteggio pieno di 95.
Terzo classificato nella categoria vini bianchi secchi (e primo vino bianco assoluto), l’Igt Terre Siciliane 2020 “Mamarì” Sauvignon Blanc 100% di Fina Vini di Marsala (Trapani) con il punteggio di 94,6.
Delle 26 Gran Medaglie d’Oro, 4 sono state assegnate ad aziende della Toscana, 3 in Emilia Romagna e 3 in Sicilia. Altre 2 ad aziende della Puglia e 1 ciascuna in Abruzzo, Campania, Sardegna, Trentino, Umbria, Veneto. Sono 6 le Gran Medaglie d’Oro assegnate a vini portoghesi (al Concorso hanno partecipato 261 vini di quella Nazione).
Per la classifica, visualizzare-scaricare il file pdf qui in basso.
Fra le gran medaglie con il miglior vino rosso, l’Igt Puglia biologico Nero di Troia “Vibrans” 2019 dell’Azienda Agricola Le Torri di Cerignola (Foggia), che si aggiudica anche il premio BioDiVino di Città del Bio, con il punteggio di 94.4 (per la classifica di BioDiVino è anche il miglior vino bio in assoluto).
Per le medaglie d’oro assegnate ai lambruschi:
- Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc 2020 “Vigna Ca’ del Fiore” dell’Azienda Agricola Manicardi, con 92,8 di punteggio;
- Lambrusco di Sorbara Dop 2020 “C’era una volta” della Cantina Fratelli Carafoli (92 punti).
Il miglior vino rosato secco è il Cerasuolo d’Abruzzo Doc Superiore “Villa Gemma” dell’Azienda Masciarelli Tenute Agricole di San Martino sulla Marrucina (Chieti).
Il miglior spumante del premio FORUM SPUMANTI indetto dal Comune di Valdobbiadene, è il Conegliano Valdobbiadene Docg Extra Brut Cuvée 5 dell’azienda Col Vetoraz di Valdobbiadene (Treviso). Il miglior spumante rosato è “NorEma” Oltrepo Pavese Metodo Classico Docg dell’Azienda Calatroni di Montecalvo Versiggia (Pavia).
Il premio speciale MONDO MERLOT indetto dal Comune di Aldeno (assegnato ai vini merlot italiani con almeno l’85% del vitigno), nato per valorizzare questa specifica produzione enologica che caratterizza il territorio di questo comune trentino, è andato a Cantina di Bolzano Merlot Riserva Siebeneich Doc 2017. Il miglior Merlot Trentino è il “Créa” Azienda Agraria Riva del Garda (Trento).
I Vini dell’Amarcord – Fellini 100
Voluto, ideato e realizzato solo per questa edizione in collaborazione con l’Ambasciata delle Città del Vino d’Europa di Rimini, questo premio ha inteso celebrare il centesimo anniversario dalla nascita di Federico Fellini (1920-2020), evento slittato di un anno a causa della pandemia, così come è stato prorogato, per lo stesso motivo, anche il concorso enologico.
Ammessi al concorso per questo riconoscimento solo vini a base Sangiovese prodotti nella denominazione Doc Colli di Rimini e Rubicone Igp, categoria rossi secchi e bianchi Rebola.
Il primo vino assoluto con Medaglia d’Oro è il Sangiovese Colli di Rimini Doc Riserva 2015 “Spinalbeto” dell’Azienda Collina dei Poeti di Sant’Arcangelo di Romagna (link classifica completa Fellini/Amarcord in file pdf).
Grappa Award
È stato un successo anche per quest’altro concorso che ha costellato l’evento di Città del Vino: concorrenti ben 79 grappe, il triplo di campioni rispetto alla prima edizione del premio dedicato a questa tipica produzione di distillato del tutto italiano.
Al primo posto assoluto e Gran Medaglia d’Oro la Grappa Clessidra Invecchiata 10 anni della distilleria Fratelli Pisoni di Madruzzo (Trento).
Primo posto tra gli oro assegnato a Memora 19.50 Grappa stravecchia della Distilleria Pezzi di Campodenno (Trento).
Prima tra le medaglie d’argento la Grappa 137 Barrique della Distilleria D’Anaunia di Novella (Trento).
Prima tra le medaglie di bronzo la Grappa Al Pino Mugo della distilleria Roner Spa di Termeno (Bolzano) nella categoria grappa giovane aromatica.
Premiati per il Grappa Award: classifica in file pdf a questo link
Fa strano vedere la grappa al di fuori dei luoghi in cui è nata e cresciuta inizialmente… 🙂
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D’altra parte i distillati fanno parte del mondo del vino, anche se, come sappiamo, il trattamento del prodotto è differente. In un concorso enologico è stato bene che si valorizzassero anche le grappe con una sezione tutta loro. Ne trarranno vantaggio anche come promozione internazionale
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Ah, quello senz’altro.
Comunque, il mondo della grappa è senz’altro affascinante tanto quanto quello dei vini…
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Negli anni ne ho scoperte un’infinità. Soprattutto durante i press tour. Rammento una serie di assaggi in Alto Adige, nella Valle Isarco, nel Gitschberg-Jochtal
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La differenza tra te e Dio è che lui è ovunque, mentre tu ci sei già stato! 🤣
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😄😄😄 comunque c’è un’altra fondamentale differenza: Lui è eterno; io credo che durerò un po’ meno 🤣
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🤣
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