Bambini dai 5 agli 11 anni, dal 13 dicembre 2021 prenotazioni vaccino mRNA anti Covid-19: come fare, risposte ai dubbi più comuni, link Salute Lazio

Per quanto riguarda il Lazio, le prenotazioni per il vaccino anti Covid-19 utile a bambini dai 5 agli 11 anni inizieranno dal 13 dicembre 2021: inizio vaccinazione dal 16 dicembre fissato in tutta Italia. Il via libera è nazionale grazie all’approvazione dell’AIFA-Agenzia Italiana del Farmaco (link). Ogni regione si sta organizzando con sue modalità. Prevista per dicembre la distribuzione di altre 1,5 milioni di dosi pediatriche del vaccino mRNA – Pfizer (link) che saranno moltiplicate da gennaio 2022.

Il sistema sanitario regionale del Lazio e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù hanno messo in campo delle prime risposte alle domande più comuni (usando un anglicismo, le cosiddette FAQ-Frequently Asked Questions), anche per sfatare le solite false notizie che circolano da tempo e che adesso stanno circolando.

Ogni famiglia deciderà sul cosa fare e sul quando basandosi sulla verità.

La possibilità di prenotare l’appuntamento dovrebbe comparire nella pagina Salute Lazio per la campagna di vaccinazioni anti Covid-19 (link) accanto alle altre opzioni per le altre età e situazioni. Vi terrò aggiornati cambiando eventualmente il link inserendo quello corretto, nel caso dovesse mai cambiare.

Personalmente, mio nipote 4enne che, nelle età corrispondenti e nei momenti preposti, ha fatto tutti i cicli vaccinali possibili, se oggi avesse avuto almeno 5 anni, farebbe anche lui il vaccino Comirnaty BioNTech/Pfizer.

Nei mesi precedenti la somministrazione era limitata ai 16 anni, poi il margine inferiore d’età è stato portato a 12 anni. Adesso è stato ricompreso l’intervallo delle età tra i 5 e gli 11 anni. Logicamente, ma è bene ribadirlo in tempi di comunicazioni inventate, la dose è correlata alle età: non è certo quella per adulti. Per i piccoli la dose sarà di 10 µg rispetto rispetto a 30 µg destinato agli adulti. Sembra ovvio, ma repetita iuvant.

Sito web Pfizersito web Biontech

La mia terza dose del Comirnaty – BioNTech/Pfizer

Per me adulto, il 2 dicembre 2021 ho riservato invece la terza dose del Comirnaty – BioNTech/Pfizer, vaccino che mi sono fatto somministrare al centro vaccinale di Acea, in zona romana di Ostiense/Piramide. Appuntamento preso dopo varie peripezie (credendo di poter anticipare molto con il nuovo termine dei 150 giorni dalla seconda dose) e che ho descritto a questo link.

Ho visto molta, tanta gente a farsi il vaccino, ma non solo la terza dose. Moltissimi i “ritardatari” (preferisco chiamarli così) a farsi somministrare la seconda dose se non, addirittura, a iniziare il ciclo vaccinale con la prima iniezione. Tanto per spiegarmi meglio, così tanti a farsi vaccinare che al mio arrivo mi fu dato il numero 5, ma chiamati alla somministrazione erano al numero 65: dovevo attendere che arrivassero a 100 e ricominciassero il giro. Ammetto che la rapidità del centro e il grande numero di postazioni, mi hanno fatto arrivare alla siringa in mano a un medico in poco più di 15 minuti.

Il primo dicembre sono state 430.614 le somministrazioni di vaccino in tutta Italia, quasi il 10 per cento in più rispetto al target giornaliero di 400.000 indicato dal commissario all’emergenza Covid, il generale Francesco Figliuolo, per le prime tre giornate di dicembre

L’assalto di aspiranti vaccinati non ha fatto perdere smalto al personale, l’ho visto proprio alla struttura di Acea a Roma: sempre cortesissimo, efficiente, con sorriso stampato in faccia mentre rispondeva alle domande di chiunque si preparava a scoprire il braccio. Atmosfera tranquillizzante, tutto passava in un attimo.

Oggi, mentre scrivo, a circa 24 ore dall’iniezione, si è manifestato il solito dolore al braccio, questa volta il destro, quello dove mi è stata fatta l’iniezione del vaccino, fastidio forse un pochino più acuto rispetto a quello che si era manifestato dopo le precedenti due dosi (sempre Comirnaty).

Nulla di più, nulla di meno.

Situazione identica riguardo ai miei genitori, parenti, amici, conoscenti, anche rispetto a coloro che hanno iniziato con altri vaccini (c’è chi ha fatto l’AstraZeneca) completando quest’ultima terza dose con il prodotto Pfizer.

Che scrivere di più?

Mio personalissimo pensiero.

Logica vuole che se avete forme allergiche ai componenti del vaccino e/o patologie tali da non permettere o sconsigliare la somministrazione del vaccino, dovrete rinunciare. Bisogna rassegnarsi a quello che il proprio fisico detta.

Altrimenti, lasciate perdere elucubrazioni mentali sconclusionate, magari nate da passaparola social, tesi e complottismi che vi piacciono e che, solo per questo, volete sposare rischiando seriamente di giocare alla roulette russa con la vostra esistenza e con quella di chi vi sta vicino o che incontrate.

Buon senso e responsabilità devono dettare l’azione di tutti.

Soprattutto, sgomberate la mente anche da deviazioni pseudo ideologico-politiche, le più pericolose, capaci di tirarvi per la giacchetta, di farvi dubitare e rifiutare questo essenziale mezzo di prevenzione medica. Politica e ideologia criminali (solo così sono definibili) condivise con i paraocchi e per “simpatia”, non devono giocare con la mente della gente portandola verso pericolosi momenti.

Buona vita a tutti.

Cosa c’è nel Comirnaty – BioNTech/Pfizer

Da comunicazione dell’AIFA-Agenzia Italiana del Farmaco, nonché dal foglietto illustrativo e dalla scheda tecnica del vaccino.

Sulla presenza di potassio, alla diluizione dei flaconi di trasporto per la preparazione delle singole dosi, ognuna di queste ultime – alla fine – ne contiene meno di 1 mmol (39 mg), quindi è essenzialmente senza potassio.

Stessa cosa sul sodio: in ogni dose ce n’è meno di 1 mmol (23 mg), quindi essenzialmente senza
sodio.

• Il principio attivo è un vaccino a mRNA anti-COVID-19 chiamato Tozinameran (in fase sperimentale chiamato BNT162b2). Dopo la diluizione, il flaconcino contiene 6 dosi da 0,3 mL, ciascuna contenente 30 microgrammi di
tozinameran.
• Gli altri componenti – eccipienti – (NON ci sono metalli pesanti come invece taluni scrivono in scemenze inviate su social e altro – NON c’è grafene citato invece in altre idiozie):
− ((4-idrossibutil)azanediil)bis(esano-6,1-diil)bis(2-esildecanoato) (ALC-0315)
− 2-[(polietilenglicole)-2000]-N,N-ditetradecilacetammide (ALC-0159)
− 1,2-distearoil-sn-glicero-3-fosfocolina (DSPC)
− colesterolo
− potassio cloruro
− potassio diidrogeno fosfato
− sodio cloruro
− fosfato disodico diidrato
− saccarosio
− acqua per preparazioni iniettabili

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7 commenti Aggiungi il tuo

  1. eleonorabergonti ha detto:

    Per fortuna che, grazie anche al vaccino la situazione, anche se ci vorrà ancora un po’ di tempo, pian piano migliorerà. Anche tanti no-vax sembrano aver capito la situazione e hanno deciso di vaccinarsi e io dico: meno male! Purtroppo però ci sono ancora tante persone che danno ascolto solo a, come dici bene tu, queste ideologie criminali e rifiutano il vaccino a discapito della loro salute e delle persone che li circondano.

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    1. Giuseppe Grifeo ha detto:

      Basterebbe ripassare un po’ di storia per capire e agire di conseguenza. L’epidemia di Spagnola iniziata a gennaio/febbraio 1918 con i primi morti. Poi l’ondata pazzesca alcuni mesi dopo, da fine agosto 1918. Li decine di milioni di morti in tutto il mondo e 600.000 solo in Italia. Non c’erano cure adatte né vaccini contro un virus. Non c’erano efficaci misure di protezione né si sapeva come funzionasse una malattia virale, che misure sanitarie adottare anche per contenere il contagio. Anche all’epoca vennero fuori le mascherine, ma la tecnologia medica era quel che era. Ecco quindi l’enorme valanga di morti. Le successive ondate della malattia fino al 1920 circa furono sempre più deboli, ma per un motivo primario (non l’unico) semplicissimo: il virus che sopravviveva era la variante più debole, quella che non uccideva i suoi ospiti umani.
      Oggi però non possiamo certo permetterci di aspettare tre anni accumulando morti a dismisura aspettando che il virus sia sempre meno micidiale come invece avvenne nel 1918/1919.

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      1. eleonorabergonti ha detto:

        Hai perfettamente ragione e condivido in pieno il tuo pensiero: basta aspettare! È arrivato il momento di agire! Purtroppo il guaio dell’essere umano moderno è che difficilmente agisce per tempo e quando la bomba è scoppiata, piuttosto che farsi un esame di coscienza e pensare che si sarebbe potuto agire prima, inizia la gara al “Sei stato tu! No! Sei stato tu!”, 🤦‍♀️.

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        1. Giuseppe Grifeo ha detto:

          Ecco, hai centrato un punto doloroso: prima super esperti di tutto lo scibile umano, alla Leonardo da Vinci, poi a tragedia esplosa, “io ero nel vero, ci informano male, ci hanno nascosto cose… ” e via così. Segno della perdita del vero coraggio che implica l’ammissione di aver commesso sciocchezze, di aver pensato fesserie dando loro seguito. A livello immagine c’è il disperato bisogno di figurare infallibili a qualsiasi costo e contro ogni evidenza.
          Mai ho vissuto un momento così, di tale fragilità mentale

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          1. eleonorabergonti ha detto:

            Proprio così: ed ecco un altro punto dell’essere umano che tu giustamente sottolineato. Ci si crede infallibili, quasi dotati di “poteri magici” che possono risolvere tutti i problemi in un attimo. La realtà, invece, è molto ben diversa e la stiamo vivendo da quasi due anni. Finirà, prima o poi questa pandemia, ma speriamo che questo periodo c’abbia lasciato almeno la consapevolezza che, se si vuole evitare il ripetersi di certi fatti, bisogna intervenire tempestivamente in modo da limitare al minimo i danni.
            I tuoi post sono sempre interessanti e ricchi di spunti di riflessione. Un blog che seguo veramente con tantissimo piacere, ☺️.
            Un abbraccio Giuseppe, 🤗. Ti auguro una buona serata e una buona domenica.

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            1. Giuseppe Grifeo ha detto:

              Buon fine settimana a te! E grazie

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