Polmonite interstiziale da Covid, rilevazione precoce con il software “Vector” sviluppato a Modena: studio e prospettive

A Modena l’Azienda Ospedaliera Universitaria e UniMore-Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, hanno sviluppato un nuovo sistema basato su un software capace di una rilevazione precoce della Polmonite interstiziale da Covid.

Si apre così una grande prospettiva da un’idea tutta italiana, un metodo molto particolare ideato per diagnosticare interstiziopatie polmonari secondarie dovute a malattie reumatiche. Un sistema adattato in modo tale da poter intervenire ancora prima che il paziente colpito dal virus Sars-COV-2 cada nel baratro dei sintomi più gravi che potrebbero portarlo alla morte o segnarlo per il resto della sua vita.

Segnalo questa novità riferendomi al controllo di tutti quei pazienti che si trovano in isolamento domiciliare, non ancora in ospedale.

Quindi una diagnostica estremamente precoce, fattore determinante perché l’infezione da Covid-19, a prescindere dalle sue varianti, viaggia in maniera estremamente veloce potendo portare rapidamente alle conseguenze peggiori.

Come è descritto nell’anticipazione grazie a un lancio dell’agenzia stampa Ansa, il programma è stato ribattezzato ‘Vector‘, messo a punto dalla collaborazione fra la Reumatologia e il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena insieme al Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Si tratta di un software che si basa su un un algoritmo per il rilevamento della polmonite COVID-19 caratterizzata da suoni polmonari simili a velcro. Proprio così.

Lo studio sul software è stato appena pubblicato sulla rivista scientifica Computers in Biology and Medicine (di seguito il link al file pdf scaricabile di questo articolo):

“Le interstiziopatie polmonari secondarie a malattie reumatiche e la polmonite interstiziale da Sars-CoV-2 – sottolinea Carlo Salvarani, direttore della Struttura complessa di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena e professore all’Università di Modena e Reggio Emilia – hanno in comune tra loro la presenza di suoni polmonari tipici, cosiddetti rantoli a velcro, il cui riscontro ci permette di identificare i pazienti in cui sia necessario un approfondimento. Vista l’analogia tra le due patologie, abbiamo testato il software nei pazienti che accedevano al Pronto Soccorso evidenziando una corretta identificazione della polmonite da Covid-19 in oltre il 75% dei casi“.

L’idea è nata dall’esigenza di dare un nuovo strumento diagnostico ai medici incaricati di valutare i pazienti che sono in isolamento domiciliare per Covid-19: il sistema permetterà di individuare una possibile polmonite, quindi di poter inviare in anticipo questi pazienti al Pronto soccorso.

A oggi, uno dei test di controllo sanitario per diagnosi precoce attualmente utilizzati per i pazienti arrivati in un Pronto soccorso è l’ecografia polmonare, sistema che fornisce ottimi risultati. Purtroppo questo esame richiede apparecchiature dedicate, una formazione specifica del personale sanitario, difficilmente utilizzabile fuori da un ospedale, di difficilissima applicazione nei casi di pazienti che si trovano a casa in isolamento da Covid.

Abstract della ricerca sul software Vector

La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) ha messo a dura prova i sistemi sanitari di tutti i paesi del mondo. Una delle principali problematiche che i medici sono chiamati ad affrontare è rappresentata dal monitoraggio domiciliare dei pazienti paucisintomatici da COVID-19 (da vocabolario Treccani: paucisintomatico – manifestazione morbosa con quadro clinico povero di sintomi) e, in generale, il controllo di tutti gli accessi in ospedale che potrebbero o dovrebbero essere fortemente ridotti.

Infatti, la diagnosi precoce di polmonite interstiziale è particolarmente rilevante per la sopravvivenza di questi pazienti.

Recenti studi sull’artrite reumatoide e sulle malattie polmonari interstiziali hanno dimostrato che i suoni polmonari patologici possono essere rilevati automaticamente da algoritmi opportunamente sviluppati.

Lo scopo di questo lavoro preliminare consiste nel dimostrare che anche i suoni polmonari patologici evidenziati nei pazienti affetti da polmonite COVID-19 possono essere rilevati automaticamente dalla stessa classe di algoritmi.

In particolare il software VECTOR, appositamente ideato per le malattie polmonari interstiziali, è stato impiegato per elaborare i suoni polmonari di 28 pazienti registrati al Pronto Soccorso dell’ospedale universitario di Modena (Italia) nel mese di dicembre 2020.

Le prestazioni di VECTOR sono state confrontate con tecniche diagnostiche basate sull’imaging, in particolare ecografia polmonare, radiografia del torace e tomografia computerizzata ad alta risoluzione, che sono state assunte come dati di fatto alla base delle diagnosi.

I risultati hanno evidenziato una sorprendente accuratezza diagnostica complessiva del 75% anche se il personale del pronto soccorso non è stato adeguatamente formato per l’auscultazione polmonare e i parametri del software non sono stati ottimizzati per rilevare la polmonite interstiziale.

Questi risultati aprono la strada a un nuovo approccio per il monitoraggio dell’implicazione polmonare nei pazienti paucisintomatici con COVID-19.

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