Le sue composizioni in romanesco hanno conquistato l’assoluta celebrità. Trilussa, ovvero Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, era poeta, scrittore e giornalista che visse il passaggio tra 1800 e 1900. Pubblicò già quando aveva sedici anni (30 ottobre 1887) sulla rivista Rugantino pubblicata in dialetto romanesco fondata nel 1848 e rilanciata ad agosto del 1887 dal direttore Giggi Zanazzo insieme al professor Francesco Sabatini e all’editore Edoardo Perino. Fu Zanazzo a riconoscere la genialità del giovanissimo Trilussa.

Lo sai ched’è la Bolla de Sapone?
l’astuccio trasparente d’un sospiro.
Uscita da la canna vola in giro,
sballottolata senza direzzione,
pe’ fasse cunnalà come se sia
dall’aria stessa che la porta via.
Una farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quela palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la robba che ciaveva intorno,
j’agnede incontro e la chiamò: – Sorella,
fammete rimirà! Quanto sei bella!
Er celo, er mare, l’arberi, li fiori
pare che t’accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccica e sfavilla.-
La bolla de Sapone je rispose:
– So’ bella, sì, ma duro troppo poco.
La vita mia, che nasce per un gioco
come la maggior parte de le cose,
sta chiusa in una goccia… Tutto quanto
finisce in una lagrima de pianto.
Dal poeta, scrittore e giornalista Trilussa – Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri (Roma, 26 ottobre 1871 – Roma, 21 dicembre 1950)
