Roma, quartiere Talenti, minaccia il suicidio: bloccato da Polizia e Vigili del Fuoco (video). Vicenda finale di un forte e lungo disagio psichico

Storia di ordinaria debolezza psichica che può trasformarsi in tragedia se non seguita con attenzione. Il caso riguarda un 42enne che questa mattina, 11 maggio 2022, ha minacciato di buttarsi dal balcone, un appartamento che si trova a un primo piano alto di un palazzo su via Ugo Ojetti, poco lontano da piazza Talenti. Oppure di far esplodere tutto aprendo il gas da incendiare usando un accendino.

L’uomo urlava dal balcone, la gente ha voltato lo sguardo in su verso quel ballatoio con il cartello “vendesi” di un’agenzia immobiliare. Lui gridava, malfermo sulle gambe, volerla fare finita. In tanti a testimoniare quanto stava accadendo e in tanti a conoscere il 42enne, noto per avere qualche difficoltà.

Sono subito intervenuti agenti di Polizia dei commissariati Vescovio e San Basilio insieme a Vigili del Fuoco. In corrispondenza del balcone è stato gonfiato un materasso pneumatico mentre gli agenti hanno iniziato a parlare con l’uomo cercando di persuaderlo ad aprire la porta e a smetterla con le minacce di suicidarsi.

Potete immaginarvi l’atmosfera. Oltretutto sembrava che il 42enne avesse anche una pistola. Inutile ogni tentativo preliminare, nulla da fare. L’uomo si è rinchiuso in casa. C’è pure chi lo ha sentito urlare che avrebbe dato fuoco a casa. In effetti aveva aperto il gas minacciando di far saltare tutto per aria.

Italgas ha subito bloccato la fornitura del metano per evitare la possibile tragedia che avrebbe potuto coinvolgere tutto il palazzo.

Bisognava risolvere e mettere in sicurezza la situazione.

Le Forze dell’Ordine hanno avuto l’autorizzazione a intervenire: tre poliziotti hanno indossato il giubbotto antiproiettile, poi sono stati portati sul balcone grazie all’autoscala dei Vigili del Fuoco. Forzando una finestra sono entrati bloccando ogni altro tentativo del personaggio. Nella lotta un poliziotto è rimasto ferito.

Il 42enne è stato portato all’Ospedale Pertini. Il poliziotto al Cristo Re. Per entrambi lievi ferite. Dal video qui in basso potete vedere che tutti escono dal palazzo di via Ojetti senza mostrare problemi da ferite.

Grande disagio in 42 anni di vita

Come raccontatomi da due delle persone presenti per strada in attesa che tutto finisse, questo è proprio il punto d’arrivo di una lunga vita di disagio mentale, un’esistenza che avrebbe dovuto essere seguita maggiormente da specialisti, con più attenzione. Diversi conoscono bene la sua storia e quella della madre con cui convive.

Il padre se ne andò via presto perché non riusciva a reggere l’atmosfera creatasi con la moglie. Proprio nella madre avrebbero avuto origine le complicazioni di quel bambino che oggi, da uomo ben adulto, ha lasciato scatenarsi il suo grande malessere.

Case vendute e comprate spesso come alla ricerca di un cambiamento di vita che però non arrivava. Una famiglia senza problemi economici e con un ottimo patrimonio, però preda del disagio mentale. Tutto mi è stato raccontato da una persona vicina alla madre, suo amico da quando erano ragazzini:Ultimamente avevo avvisato la madre che suo figlio stava cambiando in peggio, che c’era qualcosa che non andava e che doveva stare in guardia, fare qualcosa. Lui ha 42 anni, la mamma 65“.

Adesso il figlio si era messo in testa di voler andare ad abitare a via Frattina, per questo alla madre ha fatto mettere in vendita anche la casa di via Ugo Ojetti – continua il testimone – Una pistola? Lo aveva detto anche a me di averne una, ma è una di quelle che sparano piombini, non è una pistola vera. Entrambi avrebbero avuto bisogno di un aiuto maggiore, di un sostegno psicologico forte, soprattutto lui, per farli vivere degnamente e con serenità“.

Io stesso e chi mi ha raccontato questi (e altri) particolari, la pensiamo allo stesso modo: forse l’uomo di 42 anni voleva richiamare attenzione su di sé e sul suo grave problema, ma non arrivare proprio fino in fondo, altrimenti non avrebbe esitato per ore intere. Questa è solo un’intuizione senza voler essere in alcun modo una valutazione psicologica scientifica.

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