Saskia Giorgini, giovane nata nella Musica, in concerto per “Trapani Classica” il 14 maggio a Palazzo d’Alì

Ero troppo piccola per ricordarmi visto che ho iniziato a imparare e a suonare quando avevo 3 anni e mezzo, ma la musica mi ha accompagnato sin dall’inizio della mia vita, è una cosa che ho sempre fatto, non mi sono mai posta domande sul perché: per me è una cosa naturale suonare, essere al pianoforte. È come respirare e fare qualsiasi gesto. Non mi vedrei in nessun altro modo”. Così si descrive Saskia Giorgini (link sito web), giovane pianista nata nella Musica, in concerto il 14 maggio a Palazzo d’Alì, ore 18,30 Sala Sodano. Il tutto organizzato dall’’Associazione musicale e culturale “Trapani Classica”, presieduta dal Maestro Vincenzo Marrone d’Alberti, evento allestito con il concorso dell’Ente Luglio Trapanese – Trapani Capitale della Cultura, Assessorato alla Cultura della Città di Trapani.

Ingresso gratuito, prenotazioni su http://www.trapaniclassica.it/

Dal Canale YouTube Bösendorfer Official

Un valore e una capacità simbiotica con la musica quelle di Saskia Giorgini, peculiarità che le sono state riconosciute ovunque nel mondo, dal cuore europeo all’estremo Oriente come in Giappone. Non c’è bisogno di fare il lungo elenco di nazioni, eventi, teatri, concorsi (vittoria al Concorso Internazionale Mozart di Salisburgo tra i suoi traguardi), capitoli che tutti voi lettori troverete più in basso in questo articolo, al capitolo “Saskia Giorgini, la preparazione, i concerti, le partecipazioni in Italia e nel mondo, i traguardi raggiunti”.

Programma del concerto di Saskia Giorgini, 14 maggio, ore 18,30 a Palazzo d’Alì, Trapani

Franz Liszt: da Harmonies Poétiques et Religieuses

  • Benediction de Dieu dans la solitude
  • Hymne de l’enfant à son reveil
  • Funérailles
  • Andante lagrimoso
  • Cantique d’amour

Claude Debussy: Estampes (Pagodes, Soirée dans Grenade, Jardins sous la pluie)

Rimsky Korsakow/Gilson/Giorgini: Shéherazade Fantasy

Rachmaninov/Giorgini: dalle Romanze op.4 (3. Nel silenzio della notte segreta – 4. Non cantare per me, mia bella – 5. Oh, mio campo di grano)

Verdi/Liszt: Parafrasi dal Rigoletto S.434

Raccontare Saskia Giorgini: intervista

Formazione precoce, le note hanno avvolto Saskia già prima della nascita.I miei genitori e mia madre in particolare, avevano sentito che facendo sentire la musica al feto, al bambino prima della nascita, costituiva un vantaggio per il suo sviluppo e questo avrebbe potuto far crescere anche un grande amore per quest’arte. Così mia madre prese un registratore portatile a cassette che poggiava su di sé quando era incinta di me e metteva brani di Mozart. Il registratore era sempre con lei e la accompagnò anche in sala parto al momento della mia nascita. Naturalmente non ho ricordo di questo, ma può aver lasciato il segno a tal punto da far nascere in me, sin da piccola, il desiderio di essere nella musica”.

Giuseppe Grifeo – Ma sua mamma non si è fermata lì, ha continuato ad abituarla dolcemente nell’ascolto della musica.

Saskia Giorgini – “Si, mia madre non si è fermata in quel momento, ma ha continuato con la musica classica in casa facendomela ascoltare. Dopo ho iniziato col metodo Suzuki, un approccio più ludico, adatto per la mia tenera età. Avevo 3 anni e mezzo o poco più. Mi portarono per la prima volta a questa scuola di musica a Torino dove era utilizzato proprio il metodo Suzuki e lì ho scelto che volevo farla: non ricordo se risposi dopo una domanda dei miei o se io stessa lo dissi spontaneamente. Fare queste lezioni era molto divertente, si fanno in gruppo: il metodo è più pensato per archi, ma la mia insegnante, Lorena Sancin, lo aveva utilizzato anche per giovanissimi aspiranti pianisti. Così si avvicinano i bambini alla musica, al ritmo, senza, apparentemente, l’utilizzo di vera e propria teoria. Usano il corpo e vari giochi, esercizi di gruppo, tutto in modo molto naturale e giocoso. Amavo anche cantare, molto. Da allora ho fatto cantare il pianoforte”.

G.G. – Da quei primi anni è stato tutto automatico, una vita per la musica?

S.G. – “Fare musica è stato un tutt’uno con la mia vita. Ero troppo piccola per ricordare con chiarezza oggi le scelte di allora. Ricordo bene le scelte successive, quelle prese durante il periodo liceale e subito dopo, sempre con grande convinzione, desiderio. Non avrei potuto fare altro: era nella mia natura. La musica è una sorta di meditazione e mi sento in totale unione con lo strumento che stimola la mia immaginazione”.

G.G. – Una carriera cresciuta con rapidità, partecipazioni a concorsi, a eventi, accompagnata da splendide orchestre o come solista, in giro per il mondo. Dove vivi e come ti organizzi nella vita personale e artistica?

S.G. – “Vivo a Vienna e vengo seguita da tre agenzia, una in Olanda, una in Danimarca e un’altra in Giappone. Una questione strategica: sono agenzie locali. Ognuna segue una precisa area e rende più efficiente la valorizzazione personale e l’organizzazione di eventi. Per esempio quella danese gestisce per esempio gli appuntamenti in Scandinavia. Ricalcano le aree dove partecipo maggiormente. Devo sottolineare che negli ultimi anni, a causa della pandemia da Covid, tutto si è fermato. Un vero disastro. Avevo progetti programmati a cominciare dal Giappone, Scandinavia, Benelux ed è stato cancellato tutto. Ora è il momento della ripresa, Germania, Italia e tutti gli altri. L’Australia ha appena riaperto. Resta chiusa e sigillata la Cina. Perché vivere a Vienna? È molto conveniente. Arrivo in aeroporto in venti minuti e alla stazione in otto minuti. Qui posso studiare tutto il giorno e i vicini non si lamentano: non che a Vienna sia ovunque così, ma sono in una posizione correttamente strategica. Qui ho anche un fidanzato, tedesco. Per connettersi con le altre nazioni europee, mi trovo in posizione baricentrica”.

Dal canale Youtube Saskia Giorgini – pianist

G.G. – Da quando eri bambina fino a oggi, che evoluzione ha avuto la tua arte, quali compositori hanno rappresentato cardini fondamentali delle tue interpretazioni e della tua ispirazione?

S.G. – “Ho avuto delle fasi di vita, per cui ho preferito alcuni rispetto ad altri. L’adolescenza è stata con Chopin, ma non solo ovviamente. Pensandoci adesso c’è un compositore su cui torno sempre e volentieri, intendo Franz Liszt anche perché ha vissuto ottant’anni, ha creato un’incredibile quantità di musica per pianoforte e ha avuto un’evoluzione personale molto interessate, quindi ha lasciato un’enorme varietà di pezzi tra i quali scegliere. Listz è stata una costante nella mia vita. Non presto particolare attenzione alle cose virtuosistiche, peraltro divertenti, quel cinque per cento di musica che viene continuamente ripetuto nel mondo classico, ma preferisco e amo di più è il lato introspettivo e profondo, quello meno conosciuto e famoso”.

G.G. – Prossime avventure dopo l’appuntamento siciliano con Trapani Classica?

S.G. – “Premetto che da quando c’è il Covid non organizzo più nulla a lunga programmazione. La prima cosa che viene, due settimane in anticipo so che c’è un appuntamento ed è confermato, quindi vado. Per evitare problemi di cancellazioni come avvenuto negli ultimi due anni. Si attende una normalizzazione delle programmazioni e del lavoro. Prossimi appuntamenti? Il prossimo è un festival della musica da camera in Olanda, poi concerti in Germania e in Norvegia. Ora tutto sta migliorando e si riapriranno appuntamenti altrove, come in Giappone: lì fino a qualche mese fa si doveva fare due settimane di quarantena e stare chiusi in albergo per 14 giorni non è semplice e non tutti vogliono affrontare questa spesa anche perché diventano concerti molto costosi. Durante la pandemia ho potuto fare dei concerti tra Germania e Austria perché tra i due Paesi si poteva ancora viaggiare, ma per il resto era tutto chiuso”.

Saskia Giorgini, la preparazione, i concerti, le partecipazioni in Italia e nel mondo, i traguardi raggiunti

Saskia Giorgini, vincitrice del Concorso Internazionale Mozart di Salisburgo nel 2016, dove ha anche ottenuto il premio speciale per la migliore interpretazione dell’opera commissionata, è considerata una delle pianiste più interessanti della giovane generazione. È elogiata per la sua “tecnica infallibile, un suono bello e commovente, un fraseggio pieno di fantasia e una musicalità pura” (Salvatore Accardo).

Formazione scolastica

La Giorgini ha frequentato le sue prime lezioni di pianoforte all’età di quattro anni. A quindici anni è stata ammessa all’Accademia pianistica “Incontri col Maestro” di Imola, dove ha studiato con Franco Scala, Riccardo Risaliti, Leonid Margarius, Louis Lortie e Michel Dalberto. Contemporaneamente si è diplomata al Conservatorio di Torino con Claudio Voghera, conseguendo il massimo dei voti e la lode. Ha poi completato i suoi studi all’Accademia di Musica di Pinerolo con Enrico Pace, al KUG di Graz con Julius Drake (Liedbegleitung) e al Mozarteum di Salisburgo con Pavel Gililov.

Premi

Ha ricevuto un premio speciale per la migliore interpretazione di un’opera di Frédéric Chopin al Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni 2015. Nel 2012 ha ottenuto il secondo premio al Prix d’Amadéo di Aquisgrana, il Premio Mozart e il Premio del Pubblico.

Partecipazioni e festival

Saskia Giorgini è apparsa in acclamati recital e registrazioni live radiofoniche in importanti sale e Festival, tra cui Lingotto-Hall di Torino, Teatro La Fenice di Venezia, Concerti del Quirinale di Roma, Meistersingerhalle di Norimberga, Liederhalle di Stoccarda, Großer Saal Stiftung Mozarteum di Salisburgo, Konzerthaus e Muzikverein a Vienna, Philharmonia Skt. Pietroburgo, Tivoli Vredenburg a Utrecht, Eindhoven Muziekgebouw, Utrecht Kamermuziek Festival, MiTo Settembre Musica Festival, Unione Musicale Torino, Vancouver Summer Festival, Filharmonia Narodowa di Varsavia, Festiwal Katowice Kultura Natura, Seoul Arts Center, International Piano Stars Festival in Lettland, International Piano Festival a Wuhan in Cina.

Ha partecipato alla rinomata Lockenhaus Festival Summer Academy, sotto la direzione artistica di Gidon Kremer.

Orchestre e musica da camera

Ha suonato con importanti orchestre come la Lodz Philarmonic Orchestra in Polonia, la CBC Radio Orchestra in Canada, la Symphonieorchester Vorarlberg, la Liepaja Symphony Orchestra in Lettonia, la Wuhan Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Archi De Sono, l’Orchestra Giovanile Italiana, sotto la direzione testimone di direttori quali Mario Bernardi, Gérard Korsten, Tadeusz Wojciechowski, Antonello Manacorda, Andrea Battistoni, Massimiliano Caldi.

Una speciale affinità per la musica da camera la avvicina regolarmente a partner rinomati: Ian Bostridge, Martin Fröst, Janine Jansen, Gilles Apap, Mario Brunello, Thomas Demenga, Friedemann Eichhorn, Dora Schwarzberg e molti altri.

In evidenza

I momenti salienti recenti sono per esempio concerti con la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra e Eliahu Inbal (Rachmaninov-Paganini Variations), concerti con Sønderjyllands Symfoniorkester con Simon Gaudenz e Mozart Concerto Kv 491, un recital di Liszt per il Liszt Festival in Raiding registrato dal vivo su Ö1- Österreich 1, una delle quattro radio gestite dall’emittente pubblica austriaca ORF.

E ancora, concerti in Finlandia, Danimarca, Norvegia, Inghilterra, Italia, Olanda, Svizzera, Colombia, debutto discografico per Piano Classics (G. Enescu), concerti alla Wigmore Hall e registrazione di Die Schöne Müllerin (Schubert) per Pentatone con Ian Bostridge.

Curriculum di Saskia Giorgini in file pdf scaricabile a questo link:

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