Truffe agli anziani, l’ultima a Genazzano, in provincia di Roma: i Carabinieri arrestano il colpevole a Napoli. Fate attenzione!

Immaginate la situazione che sto per raccontarvi e calatevi nella parte come se fosse accaduto a voi stessi. Impersonate una signora piuttosto avanti negli anni. Incrociate un uomo e questo inizia a raccontarvi storie su storie, una valanga di parole che sembrano convincenti, ma è solo potere della superproduzione di frasi che non permettono di connettere bene gli elementi. Una strategia molto utile per confondere gli anziani che non vogliono apparire come smemorati, che non riallacciano tutti quei nessi parentali e di storie. In questo caso fra le truffe agli anziani, l’ultima a Genazzano, in provincia di Roma.

Una giornata tranquilla si trasforma in un grande imbroglio e in un incubo. Per fortuna non è andata peggio, nessuna conseguenza fisica per la truffata. Premetto che il dialogo prende forma dalle informazioni avute, ma è di mia invenzione. Serve a voi tutti che mi leggete per immergervi nell’atmosfera di quei fatti.

In breve, quello che si rivelerà per un truffatore, rimbambisce di chiacchiere, magari aggiungendo una frase classica del tipo “Che piacere vederla, si ricorda di me?” così l’anziana, pur di non ammettere che la memoria forse sta fallendo, dà ragione a quel tizio. Poi, in questo caso specifico, il personaggio aggiunge,Sono un lontano cugino (ma poteva dire nipote, figlio di nipoti, figlio di cugini ecc) e non lo sai, ma sono diventato un grande esperto in gioielli e oreficeria“.

Affermazione che, da sola, avrebbe fatto scattare migliaia di campanelli d’allarme mentali. Invece, infilata e mimetizzata in un mare di frasi ingestibili, questo messaggio passa. La povera signora ingerisce l’intero “boccone”, comprese le parole avvelenate, quelle necessarie a ultimare la truffa. Lei ci crede, vuole crederci per non sembrare smemorata. Lei non fa domande, non più di tanto almeno, non con convinzione. Invece, le domande vanno fatte, bisogna indagare sulla presunta parentela/conoscenza di qualsiasi sconosciuto (se è veramente un parente o amico non si offenderà per i quesiti di verifica) e bisogna farlo fuori di casa… ma questo è un consiglio, non fa parte di questo caso. Purtroppo.

Si crea così un incredibile nesso di fiducia o pseudo tale.

E che accade?

Lei lo fa persino entrare a casa.

Il finto esperto in oreficeria, dopo qualche altra chiacchiera:Posso far risplendere tutti i tuoi gioielli in oro, riportarli alla lucentezza iniziale. Guarda, mettili dentro questa salviettina con questo liquido pulente. Basterà aspettare un po’ e saranno luccicanti“.

La signora prende le sue gioie e fa quanto detto dall’ancora non palesato truffatore… ma fa caldo, tanto caldo.

Il personaggio ha sete.Potresti andare a prendermi un bicchiere d’acqua?“, chiede alla signora.

L’atroce meccanismo mentale di fiducia è già operativo grazie alla valanga di parole condita di modi gentili.

Lei, che è signora per bene attenta ai bisogni del “lontano parente”, va in cucina per andare a prendere un bicchiere e riempirlo d’acqua fresca. Deve annientare la sete che attanaglia il lontano nipote, cugino, parente all’ennesimo grado.

In quel breve momento, quello in cui lei si allontana, secondo voi, che succede?

Semplice.

Stringendo bene il fagotto con gli oggetti d’oro, il tizio va alla porta di casa, esce e scappa via.

Qualche istante dopo la signora rientra in soggiorno e rimane col solo bicchiere d’acqua in mano, solo con quello.

I suoi gioielli, il suo oro, si sono volatilizzati insieme a quel personaggio.

Epilogo.

Nella realtà il fatto è accaduto a maggio 2022. Sante telecamere di sorveglianza che si trovano sparse anche dove non si pensa, perché i Carabinieri della Compagnia di Palestrina hanno esaminato i video registrati. Le immagini in sequenza ritraevano proprio il truffatore mentre prendeva la sua auto e andava via. La donna ha riconosciuto il il viso del tipo. La targa dell’automobile era leggibile nel video.

Lui è stato arrestato dai militari che hanno messo in pratica un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli. Un uomo di 42 anni nativo di Napoli.


Dal procuratore della Repubblica del Tribunale di Tivoli, dottor Francesco Menditto

TRUFFE AGLI ANZIANI – I CARABINIERI INCONTRANO I CITTADINI PER FORNIRE UTILI CONSIGLI PER EVITARLE

I Carabinieri di tutto il Comando Provinciale di Roma continuano a fornire il massimo impulso al contrasto a questo biasimevole ed odioso reato contro una categoria vulnerabile come quella degli anziani.

Le truffe, e in particolar modo quelle in danno degli anziani, rappresentano un atto vile e spregevole perché per questi soggetti deboli, spesso soli, i danni sono non solo di natura economica ma anche emotiva, con gravi effetti sulla loro vita sociale e anche sulla salute.

L’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma è molto alta verso tale fenomeno, testimoniata dall’arresto di decine di truffatori negli ultimi mesi.

Sul fronte della prevenzione l’Arma dei Carabinieri, su tutto il territorio nazionale, mette in campo numerose iniziative con campagne di informazione per venire incontro alla popolazione e sensibilizzare tutti sulla tematica delle truffe agli anziani. Nella Capitale e nella Provincia, nello specifico, a cura dei comandanti territoriali di zona, vengono svolti incontri in tutti i luoghi di aggregazione e di ritrovo degli anziani, quali associazioni, circoli, parrocchie e altro. Un’azione diffusa e mirata, una serie di iniziative per la prevenzione di reati molto insidiosi, anzitutto furti e truffe.

I Carabinieri illustrano le principali tecniche e i raggiri usati dai malfattori per entrare nelle case, spiegando come poter fronteggiare i rischi e quale comportamento assumere in caso di situazioni sospette, distribuendo a tal proposito un volantino informativo.

Oltre alle indagini tuttora in corso per scovare ed assicurare alla giustizia gli altri autori di reati così subdoli, l’Arma continuerà anche durante l’estate con la campagna di informazione e sensibilizzazione con la distribuzione di volantini e locandine illustrative.

L’Arma dei Carabinieri raccomanda il massimo dialogo in famiglia tra giovani e anziani per favorire una reale sensibilizzazione preventiva, che può essere potenziata proprio dallo scambio domestico sul tema.

Anche sul sito internet istituzionale dell’Arma dei Carabinieri è possibile trovare consigli utili per cercare di evitare di rimanere vittime di tali reati: http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/Cose-di-tutti-i-giorni/contro-le-truffe/truffe-agli-anziani

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