I tanti volti di Angela Lansbury: Jessica Fletcher, Nancy Oliver, Sybil Vane, Clotilde de Marelle e molti ancora

Da qualche anno a questa parte, ma soprattutto negli ultimi due, stanno sparendo molte figure che hanno rappresentato, per me e per tantissimi altri, fedeli “compagni di viaggio” nel corso della vita. Hanno popolato sogni, immaginazione, emozioni, scenari grazie alla loro capacità interpretativa. Adesso non c’è più un importante personaggio, un’ottima attrice. Non posso non ricordare i tanti volti di Angela Lansbury: Jessica Fletcher, Nancy Oliver, Sybil Vane, Clotilde de Marelle, Salomè Otterbourne e moltissimi ancora.

Fra cinema, teatro e Televisione, la Dama Angela Lansbury aveva interpretato i personaggi più disparati, diretta da grandi registi, calcando i palchi di teatri di primissimo livello.

Nei miei ricordi da bambino è rimasto fisso quello del film Disney Pomi d’ottone e manici di scopaBedknobs and Broomsticks, pellicola del 1971 che, riportandomi a 52 anni fa, ai miei occhi dell’epoca, fanciulleschi, mi piace definire epica e splendida.

Il mix tra parte filmica e in cartoni animati è veramente godibile. Troppo divertente la Landsbury che da strega in erba (Eglantine Price) pasticcia inizialmente con le arti magiche e con l’uso della scopa nei suoi primi tentativi di decollo. D’altra parte deve darsi da fare visto che segue un corso per corrispondenza di stregoneria.

L’ambientazione del film nell’agosto del 1940, con la guerra in corso da un anno e l’invio dei bambini londinesi nelle campagne per proteggerli dai bombardamenti nazisti sulla capitale, permette di creare il motivo per l’arrivo dei tre piccoli coprotagonisti, Paul, Carrie e Charlie. Nel film i tre vengono affidati alle cure di Eglantine Price/Angela Lansbury che abita nell’antico paesino di Pepperinge Eye.

E poi la storia del libro magico, del mago Astoroth, del viaggio fantastico su un letto volante in ottone reso tale da un pomo magico. L’arrivo all’isola di Naboombu popolata da animali che la magia ha umanizzato, il talismano da rubare per portarlo a Peppering Eye: alla fine l’oggetto servirà per animare magicamente le armature e le divise di soldati settecenteschi che si trovano nel casale/castello. Con questo fantastico esercito i nostri eroi respingeranno in mare un’avanguardia di nazisti sbarcata proprio lì, lungo la costa inglese.

Altro mio caposaldo nella vita di telespettatore è stato La signora in giallo (Murder, She Wrote). Protagonista sempre lei nel ruolo principale, la scrittrice Jessica Beatrice Fletcher nata MacGill, più brevemente Jessica Fletcher, capace di risolvere i più svariati casi polizieschi rigorosamente con omicidi, aiutando capi di polizia, investigatori e sceriffi che danno sempre prova di più o meno spiccata incapacità e di bassa intuizione.

Ben 12 stagioni sono state trasmesse! Un totale di 265 episodi, conditi poi da quattro film. La serie soppiantò quella di Ellery Queen che era comunque di successo e aveva il favore del pubblico. Questa fu la volontà dei produttori Richard Levinson e William Link. Nel 1980 fu trasmessa la puntata pilota.

Nel 1991 David Moessinger e Joseph Michael Straczynski divennero produttori esecutivi della serie dandole ulteriore e decisivo slancio, mentre nel passaggio al 1992 fu la stessa Angela Lansbury a diventare produttrice esecutiva.

Per evidenziare la prospettiva sulla popolarità di Angela Lansbury, 40 milioni di persone si connettono ogni settimana per guardare La Signora in Giallo-Murder, She Wrote. Lei ha anche ottenuto un punteggio perfetto di 100 sulla rivista People “loveability index”. Al confronto Game of Thrones è visto da 20 milioni di persone su diverse piattaforme.

Posso affermare con certezza di non averne perso una puntata fra le tante repliche che rivedo (tutte) ogni volta che posso nella pausa pranzo su Rete 4 o nei momenti in cui Sky dedicava un canale per un periodo celebrativo dedicato a questo personaggio televisivo.

Era un’ottima compagnia.

Al di là dell’attrice c’era una donna di grande forza e senso di protezione per la famiglia. Quando scoprì che i suoi due figli avevano problemi di droga e che soprattutto la figlia era caduta nella rete della setta di Manson, Angela Lansbury mollò la propria carriera e fuggì dalla California in un paesino dell’Irlanda, dove seguì il recupero dei suoi ragazzi. Riuscì a salvarli.


Un inizio sfolgorante sul grande schermo in AngosciaGaslight (1944), film noir del regista statunitense George Cukor con Charles Boyer e Ingrid Bergman. La storia ha per scenario di partenza l’assassinio di una celebre cantante lirica inglese. L’interpretazione valse alla Lansbury la candidatura al premio Oscar come migliore attrice non protagonista per il ruolo della cameriera Nancy Oliver, sprezzante, subdola antagonista nonché amante del marito di Paula Alquist, interpretata dalla Bergman, protagonista del film, al centro di un mistero e di una complessa macchinazione criminale-psicologica che nel film parte, appunto, dall’assassinio della madre di Paula, Alice Alquist.

Sarà stato questo a segnare una parte della rotta artistica di Angela Lansbury?

Seconda candidatura all’Oscar, sempre come migliore attrice non protagonista, nel 1945 per la sua interpretazione in Il ritratto di Dorian Gray diretto da Albert Lewin, ottimo adattamento cinematografico del romanzo di Oscar Wilde. Qui la Lansbury impersona l’ingenua Sybil Vane che si suicida per l’amore provato nei confronti di Dorian. Questo ruolo valse all’attrice il suo primo Golden Globe.

Sempre diretto da Albert Lewin, Il disonesto (1947) dove l’attrice nei panni di Clotilde de Marelle è al fianco dell’attore George Sanders nel ruolo di Georges Duroy/Bel Ami.

Terza candidatura all’Oscar per la sua parte in Va e uccidi-The Manchurian Candidate, thriller americano sulla Guerra Fredda uscito nel 1962 diretto dal regista John Frankenheimer e con un cast che annovera Frank Sinatra, Laurence Harvey e Janet Leigh.

Nei panni di Salomè Otterbourne è al fianco di Peter Ustinov in Assassinio sul Nilo (1978) insieme a Peter Ustinov, David Niven, Mia Farrow, Simon MacCorkindale, Bette Davis, Olivia Hussey, Jane Birkin, Maggie Smith, Jack Warden, Harry Andrews, Lois Chiles, George Kennedy, Sam Wanamaker.

Angela è anche Edwina Brown, sorella maggiore della giovanissima Liz Taylor (Velvet Brown) nel film Gran Premio-National Velvet (1944). Interpretò Miss Marple in Assassino allo specchio, film del 1980 con un cast di prim’ordine, tra gli altri Elizabeth Taylor, Rock Hudson, Kim Novak, Tony Curtis, Geraldine Chaplin, Edward Fox, Wendy Morgan, Margaret Courtenay, Charles Gray.

Ha recitato con Spencer Tracy, Katherine Hepburn, col regista e scenografo Vincente Minnelli… e ne cito solo alcuni, molto pochi.

Grande riconoscimento ebbe dalle mani della Regina Elisabetta II che le conferì il titolo di Dama di Commenda dell’Ordine dell’Impero Britannico (31 dicembre 2013).

L’Oscar giunse nel 2014, riconoscimento alla sua lunga carriera, ben 75 anni tra grande schermo, televisione e Teatro.

Sei volte vincitrice del Tony Award, altrettante volte per il Golden Globe e 18 nomine per gli Emmy (solo per nominarne alcuni).

C’è bisogno che vada oltre? La lista sarebbe lunga e lascio questo dovere ai colleghi che si occupano di cinematografia. Sottolineo soltanto che fu capace di interpretare ruoli diversissimi, dal western a quelli della mitologia e racconti biblici.

Rimarco ancora che è stato il Teatro a renderla ancora più grande, a vederla grande protagonista. Da italiani avendo la possibilità di seguirla nei paesi anglosassoni e negli USA, avremmo potuto godere di queste sue interpretazioni dal vivo.

Una sfolgorante carriera per questa donna nata a Londra-Regent’s Park nel 1925, figlia dell’attrice irlandese Moyna MacGill e del politico Edgar Isaac Lansbury, nonché nipote di George Lansbury, leader pacifista del British Labour Party.

Il trasferimento negli Stati Uniti allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, insieme alla madre e ai fratelli su una delle ultime navi che lasciarono l’Inghilterra prima che i sottomarini tedeschi potessero impedirlo, fu il passo decisivo che ne segnò lo sbocciare e l’affermarsi come attrice.

Il 16 ottobre 2022 avrebbe compiuto 97 anni. La fine l’ha accolta cinque giorni prima, serenamente, durante il sonno.

La ricorderemo in tantissimi.

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. Bergontieleonora ha detto:

    Se n’è andata una grande grandissima attrice, 💔. Indimenticabile la serie tv “La signora in giallo”. La guardavo insieme a mia mamma quando era viva e la guardò ancora adesso. La sua risata, alla fine di ogni episodio, è e continuerà ad essere uno dei tratti distintivi del personaggio a cui Angela Lansbury ha dato vita: la mitica scrittrice e investigratice “per caso” Jessica Fletcher.

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    1. Giuseppe Grifeo ha detto:

      Fa impressione leggere la sua capacità di far vita a personaggi diversissimi. Una versatilità pazzesca.
      Purtroppo non ho mai avuto il piacere di vederla a teatro dove dava il massimo nel suo rapporto diretto con la sala

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      1. Bergontieleonora ha detto:

        E tutte grandi interpretazioni. Sono in pochi, al giorno d’oggi, gli attori che hanno la stessa versatilità della Lansbury.

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        1. Giuseppe Grifeo ha detto:

          Ecco un altro punto che la definisce: la qualità dei ruoli interpretati. Non solo molto differenti tra loro, ma complessi e di alto livello, fin dai primi

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          1. Bergontieleonora ha detto:

            Concordo con te Giuseppe, 🙂👍.

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