Sono circa vent’anni che ogni anno rifaccio il vaccino antinfluenzale in modo da aggiornare le mie difese immunitarie alle continue varianti. Oggi pare proprio che il richiamo annuale si potrà evitare. Sta andando bene la sperimentazione di una formula a mRNA “universale”.
Dopo la pandemia Covid per contenere e sconfiggere il virus Sars-Cov-2 e sue successive varianti, si allarga la possibilità di utilizzo di questa tecnica vaccinale.


I vaccini mRNA sono in studio da almeno un decennio, il loro spettro di utilizzo è estremamente vario comprendendo anche l’attacco a forme tumorali, un fronte che sta facendo nascere parecchie speranze e ottime prospettive.
Ne ha dato notizia anche l’agenzia stampa Ansa. Il Niaid-National Institute of Allergy and Infectious Diseases connesso al Nih-National Institutes of Health statunitense, ha annunciato di avere avviato la sperimentazione di un vaccino a mRNA universale contro l’influenza.
“Un vaccino universale contro l’influenza sarebbe un importante risultato per la salute pubblica – ha detto Hugh Auchincloss, medico e direttore del Niaid – e potrebbe eliminare sia la necessità dello sviluppo annuale di vaccini contro l’influenza stagionale, sia il bisogno per i pazienti di sottoporsi a un vaccino antinfluenzale ogni anno. Alcuni ceppi del virus dell’influenza hanno un significativo potenziale pandemico. Un vaccino antinfluenzale universale potrebbe fungere da importante linea di difesa contro la diffusione di una futura pandemia influenzale”.
Hugh Auchincloss, a capo di tutte le attività di pianificazione e implementazione della ricerca NIAID, supervisore della ricerca di base, clinica e applicata dell’ente, nonché dello sviluppo di prodotti per la biodifesa, HIV/AIDS, malattie infettive e disturbi immuno-mediati
Per questa fase di verifica e di sperimentazione sull’uomo sono stati arruolati 50 volontari con un’età compresa tra i 18 e i 49 anni.
Nella prima fase dello studio si circoscriverà il campo per la definizione del dosaggio più efficace. In un secondo tempo il nuovo prodotto dovrà essere verificato nella sua capacità protettiva confrontandolo con il tradizionale vaccino stagionale quadrivalente già in uso da anni.
Come funziona il vaccino a mRNA universale?
Il meccanismo è del tutto simile a quello del vaccino anti Covid.
Questa nuova formula serve invece a stimolare l’immunità contro l’influenza utilizzando una porzione dell’emoagglutinina (HA, hemagglutinin), una glicoproteina antigenica presente sulla superficie dei virus influenzali. Questa proteina permette al virus di attaccarsi alla cellula da infettare.
L’emoagglutinina ha due porzioni: una che evolve molto rapidamente e una più stabile con caratteristiche molto simili in diversi virus influenzali.
Il nuovo vaccino a mRNA utilizza questa seconda porzione più stabile.
Lo scopo è intuibile: permetterebbe al sistema immunitario umano di individuarla e quindi di reagire riconoscendo-attaccando il virus distruggendolo. Da qui la garanzia di una possibile e duratura protezione contro l’influenza nelle sue varie manifestazioni e varianti.
🍿🍿🍿🍿 Io ho già fatto scorta (di popcorn) aspettando i soliti: cosa faranno quando non potranno più brontolare per la prima, seconda, terza, millantamila dose?
Aspetto i soliti guru tra una sconfitta al Fantasanremo e l’altra, dire che questo è un modo del potere per controllarci; intanto noi persone razionali attendiamo i progressi scientifici, quelli veri, uno alla volta.
Gifter
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Guarda, si sono tenuti in allenamento con le più svariate teorie riguardanti l’invasione russa dell’Ucraina. Ora torneranno alla carica. Del resto soffiano sulle ceneri coloro che infiammano altrui animi per puro calcolo di visibilità, di vendita di qualche librucolo su pseudo complotti, calcolo sui guadagni da serate e pseudo convegni o pubblicità inserite nei loro video YouTube
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Ci vogliono delle doti, sai? Un umano senza super-poteri non può passare da esperto di biologia, a calcio, a geopolitica a seconda dell’umore; ancora le più grandi università non sono riuscite a individuare quale patrimonio genetico abbiano per poterlo riprodurre in laboratorio. Poi, la caratteristica di pensarla in un modo o l’altro a seconda di come tira il vento… è da levarsi tanto di cappellA!
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😄😂 però con tutti questi Leonardo da Vinci che si trovano ovunque, mi sento molto inadeguato. Pensa che ogni volta, prima di scrivere su qualcosa che non conosco bene, mi metto a studiare l’argomento!!!
Devo ripetermi, “no, non si fa!” 🤣
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Documentarsi… Sai che quando abbiamo iniziato “il mondo positivo” pensavamo che non servisse? Buttiamo giù le bozze su ciò che sappiamo e poi pubblichiamo; invece anche se scrivi una storia finta, c’è sempre qualcosa di cui documentarsi e verificare.
E sì, anche se le scrivi con chat gpt. Anzi là devi correggerle di più.
Se pensi che stanotte io e l’altra blogger ci siamo trovati in due che non dormivamo; io la vedo on line le scrivo “Elettrona cosa fai?” Lei “cosa fai tu, Gifter, sveglio”. Notte in bianco, notte in bianco… Alla fine a forza di chattare abbiamo pure scritto un articolo a 4 mani per prendere in giro gli espertoni “la scienza dice” ed è pure piaciuto. My coyons!
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Bel gruppo avete fatto 😊
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Decisamente. Adesso siamo in treno… Insieme. Per un convegno. A ridere dei casi umani presenti.
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Mi raccomando, relazionate
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Stiamo cercando di prendere appunti sulle conversazioni dei vicini di sedile; ma non c’è molta roba purtroppo. Peccato, sarebbe stato bello sentire gli psicodrammi degli studenti universitari!
Oggi comunque è la giornata internazionale per la sensibilizzazione sulle vaccinazioni contro HIV e io nemmeno lo sapevo è stata Elettrona (il polo negativo) a dirmelo.
Onestamente non seguo molto tutte le ricerche in corso salvo non siano proprio in dirittura d’arrivo; già quando nel 2012 era uscita negli Stati Uniti la profilassi pre-esposizione io mi sono illuso “questione di pochi mesi poi la paura di prendere l’HIV sarà un ricordo”. La terapia in questione è arrivata in Europa nel 2016, in Italia nel 2017… Io sono positivo dal 2013. Colpa del coglione che mi tradiva di continuo? Sì certo ma la responsabilità è anche dell’Italia che ha reso la profilassi pre-esposizione rimborsabile con 10 anni di ritardo: io non provo rabbia verso le istituzioni ma, quando vado a votare, di certe cose tengo conto e mi comporto di conseguenza.
La cosa dei vaccini poi neanche più di tanto la seguo perché non avrei competenza per valutare; poi cercano di coinvolgermi in discussioni tipo “per covid l’hanno trovato subito, per HIV neanche dopo quarant’anni” peccato siano virus dal comportamento completamente diverso uno dall’altro e la difficoltà per HIV è proprio che si replica nel sistema immunitario. Il motore su cui ogni vaccino agisce, quindi la difficoltà è estrema anche perché andando ad agire lì, il discorso effetti avversi può diventare MOLTO pericoloso. Ma i sapientoni continuano a strumentalizzarci e dirci che “le case farmaceutiche non ci considerano, ci emarginano”…
Ci emarginano talmente, che già in diversi adesso possono curarsi tramite 2 punture sul culo ogni 2 mesi anziché una pillola al giorno. Ci emarginano talmente, che in 20 anni siamo passati da 40 pasticche quotidiane piene di effetti collaterali, a una.
Ci emarginano talmente, che noi in terapia antivirale da anni non siamo più sessualmente trasmissibili. Però questo, al pubblico medio, non arriva.
Poi per carità è vero i costi sono altissimi; è altrettanto vero che i paesi in via di sviluppo hanno ancora un’altissima incidenza di mortalità per AIDS anche nei bambini; ma quello è, ancora una volta, colpa di come viene gestito il mondo, non degli scienziati.
Abbi pazienza per errori e supercazzole ma ho Elettrona appoggiata praticamente sulla spalla che sta dormicchiando da qualche minuto. E io ho un occhio sul mio tablet e uno sulla sua borsa che non le si avvicini qualcuno di poco raccomandabile, in treno non si sa mai.
Gifter
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Eppure pur essendo due virus molto diversi stanno tentando con lo stesso strumento, il vaccino a mRNA, proprio per mirare l’arma immunologica contro il/gli elemento/i fisso/i dei virus e DNA di cellule cancerose. Prima delle mappature genetiche e della genetica in generale, non era possibile.
L’impulso applicativo dato per il Covid sta velocizzando molto altri utilizzi. Stanno andando più veloci le verifiche di questo vaccino contro diverse forme di cancro. Stessa cosa per il virus dell’Aids anche se è in fase più primitiva rispetto alle analisi di reazione contro i tumori.
Sulla validità delle ricerche la prima cosa da fare per capirne il valore è annotare i nomi dei ricercatori e i loro atenei e istituti di ricerca, verificare quanti studi hanno pubblicato, quanti e dove, se hanno seguito una rotta logica nel loro settore.
Una verifica che ruba tempo, ma determinante per comprendere quanto credito dare.
Beninteso, può esserci un nuovo gruppo di ricercatori e un giovane scienziato che ha la trovata geniale, giusta. In questo caso una prima verifica sono le pubblicazioni scientifiche note e forti che danno spazio ai risultati di queste giovani e vincenti realtà.
Sulle sterili polemiche e conversazioni? Da qualche anno me ne tengo lontano anche perché chi le scatena non lo fa per confrontarsi, ma per tentare di imporre la sua visione cercando di invalidare la tua. Quindi, solo per contrapporsi e fare una sorta di pseudo proselitismo.
No, a questo gioco non ci sto e preferisco la serenità mentale di un confronto autentico
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