Trapani Classica, la suggestione della musica di Giacometta e Vincenzo Marrone d’Alberti tra Ravel, Schubert e Brahms: 25 agosto, Camparìa (Favignana), nell’antica tonnara Florio

La bellezza di luoghi unici accompagnerà l’incanto delle note creato da Giacometta e Vincenzo Marrone d’Alberti per il concerto del 25 agosto 2023, sotto l’egida di Trapani Classica, nella suggestiva e magica Camparìa, a Favignana, luogo dell’antica tonnara Florio incastonata tra rocce e mare. Panorami e colori mozzafiato entrano da grandi vetrate, da spazi aperti verso l’esterno e dominano alti ambienti con volte a guglia, lì dove una volta gli uomini producevano in pieno matrimonio col mare.

Camparìa a Favignana - Un'architettura particolare, una delle più grandi tonnare del Mediterraneo, che adesso potrebbe essere definita come una cattedrale che celebra l'arte e il trionfo del gusto.
Una grande sala a tre navate, sorretta da dieci archi a sesto acuto in pietra arenaria, definisce il grande spazio centrale dell'ex tonnara. Un passato che riemerge anche dal Museo permanente qui allestito e dedicato ai tempi di grandezza della Casa Florio e del lavoro ìportato avanti dal XIX secolo.
Struttura che la famiglia Florio prese inizialmente in affitto nel 1841 dalla famiglia Pallavicini di Genova, poi ampliata con l'acquisto dell'isola di Favignana e di Formica che Vincenzo Florio volle fortemente insieme ai diritti di pesca (1874): lui diede incarico all'ingegnere e architetto Giuseppe Damiani Almeyda di progettare e realizzare la risistemazione e l'ampliamento del complesso. Almeyda disegnò anche lo stabilimento per la conservazione del tonno, primo e unico nel suo genere, dove era adoperato un sistema innovativo a livello mondiale, quello della conservazione del tonno sott'olio dopo la bollitura e l'inscatolamento.

Proprio a Camparìa i fratelli Marrone d’Alberti, artisti sicilianissimi e pianisti-concertisti internazionali, il 25 agosto tesseranno una magnifica trama di note che nei suoi disegni e nei suoi intrecci riprenderà musiche di Ravel, Schubert e Brahms.

Giacometta e Vincenzo, con loro compagni d’avventure artistiche, hanno creato e resa operativa l’Associazione Musicale e Culturale Trapani Classica (link raccolta articoli) al centro di due stagioni di concerti e “salotti culturali” sia nel trapanese che nei territori vicini, oltre al culmine dell’attività di divulgazione e di valorizzazione musicale, il 1° International Piano Competition “Domenico Scarlatti” Città di Trapani (link)

L’intervista: Giacometta Marrone d’Alberti

In continua diffusione l’offerta musicale dell’Associazione Trapani Classica, che vede Vincenzo Marrone d’Alberti come presidente oltre che direttore artistico e Giacometta Marrone d’Alberti come vicepresidente.
I componenti del gruppo stanno architettando sempre nuove iniziative per allargare la platea coinvolta, quindi realtà, strutture, sale che appartengono ad altre fette della provincia trapanese sviluppando il richiamo internazionale grazie alla partecipazione di giovani artisti già da primato e di grandi maestri.

Come avevo già scritto in un mio articolo del 19 gennaio 2022, agli esordi di Trapani Classica, la filosofia dell’associazione segue cardini ben precisi, musica, arte, cultura, ingegno, luoghi di storia e di tradizioni, divertimento, godimento artistico, scoperta, come quella di nuove frontiere della conoscenza.

Di questa nuova fase dell’avventura di Trapani Classica ho parlato con Giacometta Marrone d’Alberti.

Giuseppe Grifeo – Tu e Vincenzo siete abituati a teatri e a sale da concerti internazionali, luoghi suggestivi sparsi per il mondo. Adesso sarete protagonisti con la vostra musica in un antico luogo di Favignana, dalla grande evocazione storica e architettonica, tutta al siciliano, dalle reminiscenze Florio. Come siete arrivati anche a questo, a Camparìa?

Giacometta Marrone d’Alberti – Mi sono trovata a Favignana, ho visto l’antico complesso della tonnara, adesso ristrutturata e tornata magnifica. Uno spazio meraviglioso. È si una tonnara, ma ammirandone l’interno sembra quasi di trovarsi una cattedrale gotica con tutti quegli archi a sesto acuto. Uno spazio enorme. Me ne sono subito innamorata, è stata quasi una folgorazione mistica. Così ho chiesto chi fosse il proprietario, il direttore. Ci siamo incontrati con Fabio e gli ho raccontato di me, di Vincenzo, di quello che facciamo con Trapani Classica, quindi di questo nostro progetto sulla musica.

G.G. – Così vi siete conosciuti, vi siete compresi. Poi come ha preso vita il progetto musicale all’antica tonnara di Favignana?

G.M.d’A. – Ci saremo studiati dal 2022 circa. Per tutto l’hanno l’ho informato di ogni nostra iniziativa musicale e lui ci ha seguito continuamente. A seguire è arrivato il momento dell’inaugurazione del Primo International Piano Competition “Domenico Scarlatti” Città di Trapani, quando ha suonato il Maestro Daniel Rivera. A Fabio è piaciuta moltissimo la qualità, la bellezza e la situazione che avevamo creato, tanto che ha espresso il desiderio di organizzare concerti.

G.G. – Da quel momento ha preso vita la vera e propria fase operativa, organizzativa dell’evento da allestire a Camparìa.

G.M.d’A. – Sì, abbiamo iniziato con la pianificazione e lo studio del primo evento di musica classica. La struttura della tonnara di Camparìa ha acquistato un pianoforte a coda. Ed ecco che il primo concerto in Camparìa sarà inaugurato da me e da mio fratello Vincenzo, in duo a quattro mani il 25 agosto alle 21,30 in questo spazio meraviglioso.

G.G. – A quanto ho saputo, questo sarà solo il primo passo visto che seguirà subito un secondo concerto.

G.M.d’A. – Ebbene sì, il 9 settembre prenderà vita il secondo concerto. Protagonista Luca Lione. Dopo questi due eventi si penserà ai successivi, c’è tanto da progettare e da studiare.

G.G. – A questo punto raccontami qualcosa che possa essere da guida artistica per coloro che verranno a seguire il concerto del 25 agosto. Vorrei capire perché la vostra scelta è caduta su quei brani di Ravel, Schubert e Brahms.

G.M.d’A. – Si tratta appunto di un duo a quattro mani con me e mio fratello Vincenzo, la scelta dei brani ha seguito una connotazione classica romantica. Sono esecuzioni che abbiamo sperimentato in precedenza anche per comprendere la risposta in diverse fattispecie di pubblico. Da una parte è musica impegnata, di altissimo livello, colta, ma con alcuni punti anche molto fruibili, adatti per un pubblico meno smaliziato però fatto sempre di grandi appassionati e cultori.

Programma per il 25 agosto 2023

  • Maurice Ravel
    Ma mère l’oye
  • Franz Schubert
    Lebensstürme – Allegro in la m D 947
    Fantasia in fa m op. 103 D 940
  • Johannes Brahms
    Sedici Walzer op. 39

Guida all’ascolto a cura di Annamaria Malerba

Il programma proposto dal duo Marrone d’Alberti ci invita a compiere un percorso lungo quasi un secolo, dal 1828 al 1914, alla scoperta della sensibilità e dell’estro creativo di tre grandi della musica colta occidentale: Schubert, Brahms e Ravel.

L’itinerario sonoro inizia con la composizione più fiabesca del programma dedicata ai bambini,
Ma mere l’oye, di Maurice Ravel (1875-1937).
Il compositore francese nel 1910 decide di comporre una suite per pianoforte a quattro mani per i figli dei coniugi Godebsky, suoi grandi amici. Attratto dal mondo infantile, compone cinque pezzi ispirati ad altrettante fiabe in cui ricrea atmosfere misteriose e inquiete ma anche serene ed innocentitipiche del mondo infantile.
Uno dei più prolifici compositori di opere per pianoforte a quattro mani è Franz Peter Schubert (1797-1828). Il nostro amava fare musica insieme(come testimoniano le Schubertiadi, serate di musica, danza e convivialità tra amici) e spesso improvvisava su famose melodie e creava su richiesta pezzi d’occasione per gli editori e per gli allievi secondo il gusto del temponella Vienna Biedermeier. Più di trenta opere per pianoforte a quattro mani dal 1810 al 1828 tra Fantasie, Variazioni, Sonate, Marce e altre forme testimoniano il suo interesse per questo tipo di composizione.

Il Lebensstürme, Allegro in La m op. 144 D. 947
Penultimo brano del catalogo nella sezione relativa (opere per pianoforte a 4 mani) del 1828, è in un unico movimento, in forma-sonata. Non tutti condividono la scelta del titolo attribuito dall’editore Diabelli nel momento della pubblicazione.
L’espressione “Tempeste della vita”, infatti, se da un lato ci rimanda all’energia e alla forza insita nel primo tema, poco si adatta alla vitalità e alla positività generale che trapelano dalla composizione.
La Fantasia in fa m op. 103
Anch’essa composta nel suo ultimo anno di vita, è considerata tra le composizioni più straordinarie di tutta la sua produzione per l’atmosfera sognante e magica, per la bellezza delle idee tematiche e per l’intensità del sentimento che esprime (brano dedicato alla sua ex allieva, la contessina Carolina Esterhazy di cui era probabilmente innamorato). La Fantasia (una forma libera) si articola in quattro movimenti, come una sonata, unificati dal carattere struggente e malinconico a tratti irruente, brillante e virtuosistico.

Insieme alle 21 danze ungheresi, i Sedici Walzer op. 39 costituiscono la produzione brahmsiana per pianoforte a quattro mani più eseguita.
Queste raccolte ci parlano dell’amore del compositore tedesco per le danze popolari e sono brevi composizioni strutturalmente abbastanza semplici, nella forma ABA. Risalenti al 1865, riportano la dedica al critico viennese Eduard Hanslick, grande ammiratore e sostenitore di Johannes Brahms (1833-1897).

Giacometta e Vincenzo Marrone d’Alberti

(alla fine di questo capitolo troverete i link ai curriculum in file pdf)

Per riconosciute doti interpretative, Giacometta e Vincenzo hanno ricevuto inviti da parte di alcuni dei più importanti centri culturali del mondo. Hanno suonato in particolari eventi musicali come:Amherst College Festival di Boston”; per la BBC Music Magazine, alla Concert Hall diCambridge; alla sala Glazunow del Conservatorio di Stato di San Pietroburgo, Russia; per l´Istitutode Cultura de Morelos, in Cuernavaca, Messico; alla Musikhalle (Teatro dell’ Opera) di Ludwigsburg; alla Cristofori Hall ad Amsterdam.

Debutto a Francoforte nel 2000 per il Festival internazionale al Castello di Kronberg e poi per l’Alta finanza europea e La Borsa tedesca allo Stadel Kunstmuseume alla “Villa Giersch museum” per la “International Bankers forum di Francoforte” e BankhausLampe.

Nel Febbraio del 2002 per l’Alta finanza Europea, su invito della Società musicale della Borsa tedesca e del Presidente della Borsa tedesca Werner Seifert, hanno suonato nella grande sala della nuova Borsa di Francoforte per i più grandi esponenti del mondo finanziario europeo, per i presidenti delle Borse europee, delle Banche d’Europa e per il ministro delle finanze della Germania e del Lussenburgo.

Hanno ottenuto grandi successi ai Festival di Bach a Tuttlingen (Stoccarda) e Horb (Friburgo) con i Concerti di Bach per 2 Pianoforti e orchestra in duo e l’incisione in cd dal vivo del “Carnevale degli Animali” di C. Saint –Saens e di altri due CD con musiche di Mozart, Schubert,Brahms, Ravel e Liszt regstrati, in duo 4 mani a Francoforte sotto l’egida della Borsa Tedesca e dell’International Bankers Forum.

Dopo gli ultimi due concerti la recensioni della stampa tedesca hanno riconosciuto al duo pianistico Vincenzo e Giacometta Marrone D’Alberti qualità di pianisti di fama mondiale.

In Olanda Vincenzo Marrone D’Alberti, ha ricevuto il Premio e Riconoscimento Internazionale Europeo dalla Bechstein, di cui ha vinto per concorso-audizione e con le due ultime sonate di Beethoven.

Il critico musicale olandese Ben Daeter lo ha inserito nel libro “Het Klassieke Pianorecital
(storia del concertismo classico) come tra i migliori 25 pianisti d’Europa che si sono distinti per capacità interpretative in Olanda e in Belgio.

Plötz Top500 – Premio Internazionale alla carriera conferito a Vincenzo Marrone d’Alberti quale personalità tra le 300 più importanti nella città di Francoforte e della Germania e tra i migliori pianisti europei.

Premio per la carrieraSicanorum Cantica” conferito dalla Presidenza della Repubblica Italiana e dalla Presidenza del Senato a Vincenzo Marrone D’Alberti.

Vincenzo e Giacometta vincono il Premio Unesco per la Cultura e l’Arte conferito dalla Commissione dell’Ente internazionale di Trapani in presenza del Presidente Unesco nazionale, la dottoressa Maria Luisa Stringa.

Ambasciatore Unesco per le nuove generazioni in Sicilia Occidentale e nei Paesi Bassi.

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