Altofonte, Osteria “Le Aurelie” per un’esperienza a tutto gusto, la tradizione dal nome di famiglia ai fornelli dove nascono veri sapori di Sicilia

È stato un momento di grazia, una di quelle occasioni che riconciliano con il mondo. Un ristorante che un cugino, Danilo Moncada-Zarbo, aveva scovato su Instagram: lo aveva studiato tra immagini e descrizioni. Così lo scorso agosto siamo andati a esplorare. Ed eccoci ad Altofonte (Palermo) all’Osteria “Le Aurelie” dove abbiamo vissuto un’esperienza a tutto gusto, la tradizione che parte dal nome di famiglia per realizzarsi concretamente ai fornelli dove sono nati e nascono veri sapori di Sicilia.

Lo dico subito, il mio è un suggerimento forte… e a ragion veduta.

Lì ho veramente assaporato piatti che mi hanno riportato ai tempi di mia nonna Margherita, stessa cura nelle fritture, nei sughi, nella preparazione delle pietanze affiancando a tutto questo anche una voglia di reinventare combinazioni di ingredienti, materia prima locale freschissima.
E poi l’atmosfera di questo piccolo e ricco locale, l’accoglienza in piena amicizia, come in famiglia.

È un gran bel godere.

Rosalba, è la proprietaria, sommelier e ispiratrice del locale. Lei e una sua cara amica, Helga creatrice in cucina, sono i motori de Le Aurelie.

“La mia vita è stata un continuo cambiare pelle – racconta Rosalba – Ho svolto diversi lavori e mi sono sempre adattata agli eventi che hanno accompagnato il mio percorso, a tratti spensierato, ma spesso anche impervio.
Le Aurelie è un’idea che fa capolino nella mia testa nel periodo post lockdown: non appena liberi di tornare alla normalità ed uscire da quella fase di reclusione, mi ritrovo casalinga, single e con una figlia diciottenne che sta per spiccare il volo”.

A questo punto non resta che comprendere meglio Le Aurelie e cosa rappresenta.

“Si tratta di un progetto tutto al femminile dedicato “alle Aurelie” della mia vita: mia madre e mia figlia – continua Rosalba – Mamma Aurelia, era una grandissima imprenditrice, ma anche una donna dalla classe e bellezza fuori dal comune e dal tempo. Con lei ho avuto un rapporto conflittuale per tutta la vita vissuta insieme. Ahimè, la riconciliazione purtroppo è avvenuta solo dopo la sua morte.
Mia mamma sognava di creare una piccola osteria familiare, con piatti poveri, ma con ingredienti di ottima qualità. Il suo desiderio era quello di rispolverare antiche ricette dalle lunghe preparazioni, con menù che rispettassero la stagionalità ed uso di materie prime locali”.

Piatti, preparazioni, prelibatezze che devono avere una degna compagnia all’assaggio sulle tavole: il vino.

“E poi il vino, sì… Una delle sue grandi passioni che oggi condivido, tanto da aver conseguito la qualifica di sommelier AIS – sottolinea Rosalba – La sfida è quella di attecchire in un paese nell’entroterra palermitano, dove la gente è diffidente ed abituata a frequentare la città, piuttosto che vivere il paese”.

Da qui la ricca cantina delle Aurelie, un’ampia possibilità tra scelte di vitigni e provenienze da cantine sia siciliane che italiane e pure dalla Francia.

“Helga è stata una scelta dettata dall’affetto e dall’istinto. Istinto che non mi ha tradita – conclude Rosalba – Amica, oggi socia e grande cuoca, anche lei è una donna dal percorso tutto in salita.
Questa osteria è la mia psicoterapia, è il riscatto personale di due donne caparbie che hanno preso dalla vita più bastonate del dovuto e che oggi vedono un orizzonte più ridente. Crediamo fortemente in questo progetto che, dopo le nostre figlie, Aurelia e Sofia, è la più bella avventura di sempre. In osteria, siamo tutte un po’ “Aurelie”!”.

Basta dare un’occhiata ai menu per farsi venire l’acquolina in bocca. Sembra già di sentire il profumo e i colori di quelle portate, la salivazione aumenta.
La lista dei piatti viene periodicamente rinnovata perché le pietanze seguono le stagionalità dei prodotti utilizzati in cucina.

Piccolo locale in origine, come ho già sottolineato. Alla superficie interna si aggiunge quella esterna particolarmente indicata nei periodi dell’anno con temperature più miti e/o calde. Da ottobre è disponibile un nuovo spazio molto accogliente e ampio per gustare piatti al chiuso.
L’atmosfera di Altofonte è unica fra salite e discese, un panorama inimitabile verso Palermo e sulle colline e montagne che come una corona circondano la vallata della Capitale siciliana, la Conca d’Oro.

Altofonte è ricca d'acqua, il nome deriva appunto dalle fonti che ne caratterizzano il territorio oltre a essere toccata da un affluente del fiume Oreto. Si trova in territorio collinare, ha circa 9.800 residenti ed è distante 12 chilometri da Palermo, uno scherzo raggiungerla.
In passato ebbe un residente augusto, Ruggero II, Re di Sicilia che qui aveva una sua residenza facendone un suo centro di caccia, tanto che la località prese il nome di Parco (Parcu).
La denominazione Altofonte fu stabilita il 26 febbraio 1930 con Regio decreto.
Il Palazzo di Ruggero ha subito diverse trasformazioni attraverso i secoli fino a diventare nel 1633 quella che oggi è la chiesa Madre del paese secondo quanto stabilito dall'abate cardinale Scipione Borghese, contemporaneamente alla formazione del centro abitato fino alla nascita del Comune nei primi anni del 1800.
Lo storico Palazzo Vernaci rappresenta una delle storiche grandi costruzioni di Altofonte.

Osteria Le Aurelie
Cucina&Vino

Via Monachella, 24 Altofonte (Palermo)
Sicilia, Sicily, Italia, Italy
Link Google Maps per la localizzazione
Numero fisso: 0916156097
E-mail: leaureliane@gmail.com
Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100092784736510
Instagram: https://www.instagram.com/_leaurelie_/
Giorni d’apertura:
Lunedì chiuso
da martedì a venerdì aperto sia a pranzo che a cena
Sabato aperti solo a cena
Domenica aperti solo a pranzo

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