Viva la vita! era il suo mantra, esclamazione che ha accompagnato anche gran parte dei suoi post e delle sue foto social cariche di sorrisi e pollice in su. Maria Rosaria Caracciolo ha avuto un ruolo di primo piano nel mondo del cinema e dello spettacolo, manager della Caracciolo Management & Production, protagonista nel dare vita ai cast di molti film e di note serie televisive.
Carattere brillante, incarnazione della vitalità, sempre attiva e instancabile, occhio clinico nel riconoscere chi poteva avere un ruolo di primo piano nelle produzioni filmiche.
Da pochi giorni Maria Rosaria è passata ad altro piano d’esistenza. Aveva 79 anni.




Apparteneva a una famiglia storica napoletana, quella dei Caracciolo di Torchiarolo, è stata donna di grandi energie, i suoi occhi e il suo sorriso mostravano un animo indomito.
Originale, fuori dagli schemi, una vera creativa che rifiutò quanto programmato dalla famiglia. Voleva plasmare da sola il suo futuro. Così lasciò Napoli per affrontare l’avventura a Roma, a Cinecittà, patria di quel cinema di cui lei voleva far parte.
Dominata da forti passioni per l’arte visiva, aveva una grande professionalità che diventava vincente grazie a un notevole intuito.
Una vita passata fra Roma, Salerno, Napoli, Barcellona e non solo. Nelle prime due città aveva posto le sedi della Caracciolo Academy Musical School, prima scuola di formazione artistica per giovani talenti che Maria Rosaria fondò insieme al marito Guillermo Mario Pricolo.
E nei decenni del suo lavoro, circa 50 anni, la Caracciolo ha accumulato riconoscimenti su riconoscimenti.
Per avere una visione mirata e puntuale della vita di Maria Rosaria, dei suoi traguardi professionali, è bene leggere l’articolo del mio collega Claudio Caruselli, critico del cinema, editore e direttore della testata Il Cinemante:
La scomparsa di Maria Rosaria Caracciolo, addio alla più celebre talent scout e agente dei giovani interpreti dello spettacolo in Italia.














Fra i film che le devono molto, “Mery per sempre” di Marco Risi: il regista, grazie alla segnalazione di Maria Rosaria, conobbe Alessandro Di Sanzo che divenne il giovane protagonista del film.
Poi “Io speriamo che me la cavo” di Lina Wertmuller che ricorse alla Caracciolo per trovare i bambini divenuti i 15 sorprendenti interpreti principali.
Fra le serie tv ecco “I Cesaroni”, “Un medico in famiglia”, “Il maresciallo Rocca”, “Tutti pazzi per amore”, “Un posto al sole”, “Il Commissario Montalbano”.
Senza contare anche le presenze in teatro come per il musical “Priscilla la regina del deserto” con Alessandro Orfini allievo della Caracciolo Junior Musical School e con con Christian Ruiz, oppure “Tutti insieme appassionatamente” al Teatro Sistina e tanto altro.
La sua Caracciolo Management & Production e la Caracciolo Junior Musical School individuavano giovani talenti già dagli anni 90, però Maria Rosaria non scopriva soltanto questi bambini e ragazzi, li accompagnava fin nel set, stava dietro le quinte a loro disposizione consigliandoli, stando al loro fianco come una madre.
Molti di questi giovani andarono avanti ritagliandosi ottimi ruoli e partecipazioni. Fra questi, Cristiana Capotondi, Brando De Sica, Primo Reggiani, Alessandra Mastronardi.
