Immagini spettacolari, inserite online dalla Nasa nel suo account di Flickr, la piattaforma web dedicata alla fotografia. Sono immagini in bianco e nero che “raccontano” per il lato nascosto della Luna visto da vicino, osservato e registrato dagli occhi della navetta spaziale Orion catapultata nello spazio per la missione Artemis I (link a precedente articolo).


Come sottolineato dall’ente spaziale, il “sesto giorno della missione Artemis I, la telecamera di navigazione ottica di Orion ha catturato immagini in bianco e nero dei crateri sulla Luna sottostante. Orion utilizza la telecamera di navigazione ottica per acquisire immagini della Terra e della Luna in diverse fasi e distanze, fornendo un corpus di dati potenziato per certificare la sua efficacia in diverse condizioni di illuminazione come metodo per aiutare a orientare il veicolo spaziale nelle future missioni con equipaggio”.
Qui in basso alcune delle immagini durante l’avvicinamento alla superficie lunare.










La navetta è in orbita retrograda attorno alla Luna, vuol dire che sta ruotando attorno al nostro satellite naturale nel senso opposto a quello in cui la stessa Luna orbita intorno alla Terra.
Voglio ricordare a chi sta guardando queste immagini che la navetta è passata a poco più di 128 chilometri dalla superficie lunare per poi continuare nella sua orbita allontanandosi. In un certo qual modo, simile a un primo avvicinamento per l’atterraggio e messa alla prova della strumentazione per l’analisi del suolo in previsione di un possibile allunaggio.
Fino a oggi si è verificato un solo inconveniente: le comunicazioni con Orion si sono interrotte mentre si stava ultimando un settaggio del sistema di connessione con la Terra. È accaduto il 23 novembre alle 7,09 ora italiana, mentre i controllori della missione riconfiguravano il collegamento tra la capsula e il Deep Space Network, l’insieme di antenne radio della NASA. La disconnessione è durata 47 minuti senza che ci fossero danni o inconvenienti sul governo del mezzo spaziale.
“Il team ha risolto il problema con una riconfigurazione sul lato terra – hanno detto i funzionari della NASA – Gli ingegneri stanno esaminando i dati dell’evento per stabilire cosa sia successo. L’ufficiale di comando e gestione dei dati effettuerà il downlink dei dati registrati a bordo di Orion durante l’interruzione per includerli in tale valutazione”.
Il 25 novembre un’altra spinta dei motori di bordo spingerà Orion fini a un’orbita mai raggiunta da un veicolo spaziale che entro tre anni ospiterà un equipaggio: 64.000 chilometri oltre la Luna. Il ritorno sulla Terra è fissato per l’11 dicembre.