La missione Artemis I si è conclusa molto bene dopo che la navetta spaziale Orion ha percorso nello spazio 2,3 milioni di chilometri in 26 giorni, essersi avvicinata al suolo lunare simulando le fasi preliminari di un allunaggio e dopo essere arrivata alla distanza massima dalla Terra mai raggiunta da un mezzo destinato ad astronauti.
Ho qui inserito diverse foto su questa fase finale, in parte tratte dal video che l’11 dicembre ha mostrato le fasi conclusive fino all’ammaraggio.
È tornata in perfetto orario la Orion e in questo modo ha chiuso il suo viaggio ammarando sulle acque dell’Oceano Pacifico. Nell’articolo precedente (link) i due video youtube (soprattutto il secondo) sull’intera fase di rientro sulla Terra, filmati tenuti online dalla Nasa a documentazione perenne.
Il ritorno sulla Terra è avvenuto mezzo secolo dopo lo sbarco sulla Luna degli uomini appartenenti alla Missione Apollo 17, l’undicesima e ultima di quella serie.
L’ammaraggio o splashdown che dir si voglia è avvenuto alle ore 18,40 e 30 secondi (ora italiana) come da programma. Subito avviati gli ultimi test di verifica mentre gli operatori hanno constatato che non ci sono danni allo scafo. Esami più approfonditi saranno avviati nella sede della NASA, a cominciare dallo scudo termico, in modo da avviare eventuali aggiustamenti per le prossime missioni grazie anche ai dati raccolti per tutta la durata di Artemis I, dal lancio all’ammaraggio.
Due anni per la prossima partenza con astronauti a bordo con la Missione Artemis II? Dovrebbe partire nel 2024.


















Cliccare sulle immagini per ingrandirle – Tutte le foto sono state diffuse dalla Nasa o estrapolate dal suo video in diretta sull’ammaraggio della navetta spaziale Orion. L’immagine che inquadra dall’alto la capsula in attesa sull’Oceano è foto NASA/James M. Blair. L’ultima immagine ritrae la Orion nel suo alloggiamento di sicurezza trainato all’interno della nave USS Portland

La Missione Artemis I “sta tornando nello Spazio profondo con una nuova generazione – ha detto Clarence William “Bill” Nelson, amministratore della NASA, ex astronauta dello Space Shuttle Columbia per la Missione STS-61-C del 1986 – Ha fatto un ottimo lavoro, tutto ha funzionato bene. È una missione che segna una nuova tecnologia, una generazione completamente nuova di astronauti, una visione per il futuro”.
Lo sottolineo ancora, Artemis I (come sarà per le successive) ha avuto come punto fermo il modulo servizi per la produzione di energia, condizionamento, propulsori e altro che insieme alla Orion ha costituito il sistema viaggiante nello spazio: un componente essenziale ideato e realizzato dall’ESA-Agenzia Spaziale Europea (link) e con un’importante apporto dell’Italia tramite l’Asi-Agenzia Spaziale Italiana (link) e il gruppo di industrie del settore.

