Ci siamo, per qualche giorno sparirò, ma questa volta sarà veramente l’ultima in cui mi presterò al compito di presidente di una sezione elettorale. Avviene sempre al quartiere di San Lorenzo a Roma, sempre nella stessa scuola e identica sezione. Il sistema del voto, adesso per il 12 e 13 febbraio 2023 dedicato alle Elezioni regionali, è praticamente identico agli altri, che siano elezioni nazionali (con in più il solo presunto bollino antifrode da appiccicare su ogni scheda), comunali, per i referendum, per i municipi, per le europee (in copertina immagine di repertorio, da precedenti votazioni).


Chi mi legge credo conosca già il mio pensiero sul metodo di voto italiano. Faccio il presidente di sezione elettorale da oltre vent’anni. Lo conosco bene il sistema e lo etichetto come arretrato e falsamente sicuro, al contrario di molti burocrati e politicanti che nella moltiplicazione di carte, bolli e buste vedono una garanzia di sicurezza per la raccolta e nella registrazione del voto.
Riprendendo quanto ho più volte scritto, siete pronti a entrare nei seggi elettorali e a destreggiarvi tra schede, matite copiative, mascherine (io le consiglio comunque) e gel disinfettanti?
Considerate che ho dovuto rinunciare a un fidato segretario di sezione, una cara amica, perché giovedì, a due giorni dall’apertura della sezione, si è presa il Covid. Nell’emergenza della ricerca di un nuovo segretario ho dovuto spargere la voce e devo fidarmi di una persona che non conoscerò, ma garantita come attenta e coscienziosa.
Continua a sopravvivere il vecchio e preistorico sistema cartaceo nelle sezioni elettorali, quindi schede elettorali, verbali, registri per il voto. Due di questi ultimi somigliano a giochetti colorando le caselle… interessano le tante liste che si presentano, un lavoro infinito poco-mal pagato per presidenti e scrutatori delle sezioni. Il tutto nonostante le enormi responsabilità gettate sulle spalle di chi gestisce le sezioni.
Quando e a che ora andare a votare? Dalle ore 7 alle 23 di domenica 12 febbraio e dalle ore 7 alle 15 di lunedì 13 febbraio. Dopo le sezioni inizieranno con lo operazioni di scrutinio.
Ricordarsi – come sempre – di portare un documento di riconoscimento VALIDO e la TESSERA ELETTORALE con ALMENO UNO degli spazi da timbrare ancora libero (altrimenti chiederne una nuova alla delegazione del proprio municipio prima di andare). NON potrete votare se tutte le caselle della scheda sono già state timbrate in precedenti votazioni.
Per chi lavora nella sezione elettorale non bastava dover timbrare e siglare ogni scheda presa da quelle fornite e in tal numero da coprire gli iscritti nei registri (femminile e maschile) dei votanti. Il sistema appesantisce il carico nella gestione di una sezione elettorale secondo il solito assurdo schema.
Per non parlare dello stare attenti a non bagnare troppo di inchiostro la spugnetta dove inumidire il bollo di sezione, altrimenti, alla “timbrata” da apporre, il liquido nero passa da parte a parte nella carta della scheda e la “renderebbe riconoscibile” (vi invito a leggere il “manuale delle istruzioni”) visto che tutte le schede devono essere identiche, né troppo timbrate, né troppo poco, siglate e non firmate, senza strane piccole pieghe ecc.








Immagini di repertorio, da precedenti votazioni
Paese misterioso l’Italia. Ama i sistemi più primitivi.
Si parla di smart working (utilizzando una scorretta espressione anglofona) o di Lavoro Agile, di evoluzione digitale del lavoro, di rivoluzione digitale nelle imprese, nel lavoro delle strutture statali, comunali.
Per il voto, invece, solo matite copiative, carta a valanghe (riciclata o meno… e puzza da morire) per ogni sezione elettorale, il bollo di sezione, il timbro datario, valanghe di manifesti doppi o tripli (per ogni tipologia di voto – da moltiplicare per contemporanee operazioni elettorali) da appendere ai muri e da utilizzare per facilitare il conteggio delle preferenze.
Il conteggio, compito difficilissimo se è previsto un numero infinito di candidati e di partiti come avviene di solito per le elezioni Comunali romane.
Per le attuali votazioni regionali sono un po’ meno, ma non che il compito del conteggio e revisione sia meno selvaggio e da età della pietra…
In sezione elettorale dovremo occuparci ancora di due verbali, più un estratto dei verbali da inviare al Comune, di due tabelle di scrutinio per riportare i voti con le matite colorate coprendo caselle numeriche imitando una sorta di battaglia navale (una tabella con frontespizio rosso e l’altra con frontespizio nero, da infilare in due buste differenti destinate a due uffici differenti), di due registri più i due supplementari e di tutto il resto che caratterizza ogni operazione di voto.
Tra le mani abbiamo carta a valanghe e questo solo per una sezione elettorale.
Come ho già avuto modo di scrivere in precedenza, credo di averne piene le tasche di un sistema farraginoso che non protegge affatto da manipolazioni (la moltiplicazione di carte, registri e verbali regala solo un’illusione di sicurezza: più il sistema è complesso e impantanato in se stesso, più l’errore e il broglio sono possibili).
Il sistema è solo inutilmente arzigogolato… e non c’è alcuna volontà politica di migliorarlo.
Un metodo di raccolta del voto e di conteggi che mi costringe a oltre un centinaio di firme (anche il segretario di sezione e gli scrutatori).
Bisogna seguire sistemi di calcolo per la verifica del voto che più volte si sono dimostrati errati (partoriti dalla mente zoppicante di qualche burocrate folle). Per non parlare delle buste di carta dove bisogna suddividere la documentazione a fine scrutinio, da spedire alla raccolta del materiale comune.
Buste che, per esempio, non potranno contenere mai tutte le schede votate. Bisogna riutilizzare gli scatoloni iniziali per questo scopo, sigillarli appiccicandoci sopra la busta preposta che da sola si è rivelata inutile per la sua piccolezza.
Buste che tenderebbero a sfondarsi, da chiudere con adesivo di carta (quello fornito dall’amministrazione pubblica) che non riesce a tenere, oppure la colla per carta che si asciuga e tiene male.
Per questo mi porto da casa del tenace scotch da pacchi, quello gommato.
Insomma, buona fortuna a me e buona fortuna a voi.
In bocca al lupo per il gravoso compito che ti aspetta.
Io ho smesso da anni e condivido le critiche che hai mosso all’arcaico sistema vigente. Sono d’accordo anche, per aver sperimentato le cattive conseguenze di una scelta sbagliata, sull’importanza del segretario.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sono sopravvissuto anche questa volta! 😁
Comunque, dopo due decenni penso sinceramente che questa vera e propria “missione” sia da troppo tempo tra le mie capacità d’azione. Devo riflettere se farmi togliere dal registro dei presidenti di sezione elettorale
"Mi piace"Piace a 1 persona