Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, basandosi sulle rilevazioni dell’Osservatorio Prezzi, ha potuto definire un ottimo bilancio sull’anno passato. Per il Brunello di Montalcino, nel 2022 vendite a +18 per cento in valore rispetto al 2021 e con un +7 per cento sul volume delle stesse vendite.
La Toscana e l’area di Montalcino, in provincia di Siena, segnano un ulteriore passo avanti confermando la grande qualità del prodotto attraverso i suoi profumi, le sue sollecitazioni al palato che raccontano la storia plurisecolare di questo vino.
Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino (link) sottolinea come siano state monitorate aziende che rappresentano il 28% della capacità produttiva della Docg segnando appunto un bell’aumento del prezzo medio che ha portato a una performance positiva in quasi tutti i mercati verso i quali il vino viene esportato. Forte successo anche nel mercato interno.


Partendo proprio dal mercato italiano le vendite del Brunello di Montalcino hanno fatto segnare un rialzo in valore del +27% (+19% in volume).
Molto bene anche gli ordini dagli Stati Uniti che a chiusura del 2022 hanno fatto segnare un +29% confermandosi principale sbocco internazionale con una quota di mercato che sale a circa il 30% sul totale delle vendite all’estero di Brunello.
Tra le nazioni ai primi cinque posti dell’export, il Canada, la Germania e la Svizzera, mentre arretra la domanda del Regno Unito.
Nel complesso, durante il 2022 è stato commercializzato il 94% della consistenza iniziale dell’annata 2017.
La Riserva 2016 è stata assoluta protagonista delle vendite, tanto che nelle cantine di Montalcino il millesimo è stato praticamente venduto totalmente.


“Lo scorso anno le nostre imprese sono riuscite a fare ancora meglio del già fortunato biennio precedente – ha detto Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino – e questo fa particolarmente piacere. In primo luogo, perché è la dimostrazione di come il nostro brand territoriale sia sempre più apprezzato nel mondo a prescindere dal blasone delle singole annate; poi perché il risultato è stato raggiunto nonostante una dotazione della nuova annata commerciale 2017 di circa il 15% inferiore rispetto a quella precedente. ‘Consolidamento’ sarà la parola chiave di un 2023 che si apre con molte insidie di carattere congiunturale, da conseguire attraverso un’attività intensa di promozione e posizionamento in Italia e all’estero”.
Quest’anno, tra i principali impegni del Consorzio e delle 214 imprese rappresentate figurano le collettive del Prowein di Düsseldorf, dal 19 al 21 marzo e del Vinitaly a Verona (2-5 aprile), ma anche gli eventi strategici sul territorio, come Red Montalcino, previsto a inizio estate e Benvenuto Brunello, dal 17 al 27 novembre quando, contemporaneamente, l'evento prenderà vita anche in diversi Paesi chiave.