In questo 21 aprile 2023 Roma compie ben 2.776 anni e ne approfitto per richiamare quanto già scrissi nella precedente occasione, sulla centralità divina e terrena di Roma come da opere di Tito Livio e Marco Anneo Lucano. In più, rivedetevi dall’articolo precedente che ho accodato a questo preambolo e al programma 2023, il bel video del CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche proprio sulle origini storico-leggendarie di Roma con l’intervista di Marco Arizza, archeologo del Centro interdipartimentale per l’etica e l’integrità nella ricerca del Cnr-Cid Ethics.
Di seguito inserisco in un file pdf scaricabile anche il programma per il 21 aprile 2023 (fino al 23… e non solo) allestito in occasione del Natale di Roma. Comprende gli ingressi gratuiti ai musei civici di Roma Capitale (mostre comprese) e all’area archeologica del Circo Massimo, poi mostre, incontri, visite guidate, spettacoli e appuntamenti speciali come le rievocazioni in costumi storici o l’inaugurazione della restaurata fontana delle dea Roma in Campidoglio:
“Abi, nuntia […] Romanis, caelestes ita velle ut mea Roma caput orbis terrarum sit – Va’ e annuncia ai Romani che la volontà degli Dei Celesti è che la mia Roma diventi la Capitale del mondo”. Tito Livio mette queste parole in bocca a Romolo, riapparso al vecchio compagno Proculo Giulio, dopo la sua assunzione al ciele e ormai divino. Episodio narrato dallo storico romano nel suo Ab Urbe conditalibri (I, 16 dai 142 libri dalla fondazione della Città). Anche il poeta latino Marco Anneo Lucano nella sua Pharsalia (II, 655-656 ), insiste sulla centralità di Roma: “ipsa, caput mundi, bellorum maxima merces, Roma capi facilis […] – la stessa Roma, capitale del mondo, la più importante preda di guerra, agevole a soggiogarsi […]”. Oggi, 21 aprile 2022, nuovo Natale di Roma e la Città Eterna compie ben 2.775 anni.