No grazie, il caffè mi rende nervoso… no, sono allergico al caffè

Cosa ti innervosisce?

Poche cose mi fanno saltare i nervi. Quando succede è un bel botto. Mi accade come a qualsiasi persona generalmente calma. Ci vuole molto per farmi impazzire l’adrenalina, ma se la diga si rompe sono guai, anche per me, non lo nascondo, perché potrei eccedere.

Maleducazione ostentata e menefreghista. È il primo motivo scatenante della mia reazione nervosa. Non c’è nulla di peggiore, almeno a mio modesto parere. Spesso chi ha questo comportamento coincide con quei figuri che si fanno passare per altri, false e falsi marchesi, falsi professionisti… monete bucate in genere. Perché averli nella mia vita? Questa domanda e questa reazione caratterizzano l’esistenza dei miei più cari amici e della mia famiglia. Viviamo bene avendo accanto, in ogni occasione, figure autentiche.

Poi, durante un confronto, non digerisco avere a che fare con chi oppone obiezioni senza sapere, tesi basate sulla non conoscenza. Personalmente, quando mi si chiede un parere (tra amici o in incontri più formali) cerco di informarmi prima di parlare. Se non posso farlo, rimando, glisso. Non sopporto di far parte del “comportamento social” che prevede di rispondere subito su tutto: non lo digerisco. Quindi, stop a tuttologi, complottisti, esperti in più rami del sapere che spesso non hanno mai aperto neppure un dizionario. Alt all’ignoranza fiera e consapevole.

In ultimo, odio il chiacchiericcio alle spalle, il pettegolezzo, altro aspetto della maleducazione atavica e callosa. È un comportamento diffuso nella società umana. Grazie a esperienze passate ho imparato che colpevoli di simile atteggiamento devono sparire dalla mia esistenza. Appena sono cosciente di come sono fatti li ignoro.

C’è una vita sola, bisogna prendere le misure più giuste per viverla allegramente, fraternamente in serenità.

Pubblicità

7 commenti Aggiungi il tuo

  1. endorsum ha detto:

    Molto in accordo con te!
    Aggiungo l’opportunismo relazionale.

    Piace a 2 people

    1. Giuseppe Grifeo ha detto:

      No, i parassiti proprio noooo!

      Piace a 1 persona

  2. Il Mondo Positivo ha detto:

    E aggiungiamoci pure “non sono [difetto a caso] ma…”

    “non sono complottista ma, sì, la terra è tonda però…”

    Oppure quelli che parlano troppo per frasi fatte:

    “sai io non sono d’accordo con quello che dici però lotterò sempre perché tu possa dirlo, lo insegna il buon Voltaire” – citazione che fra l’altro neanche è di Voltaire.

    Non è necessario rispondere su tutto e a tutti!

    Piace a 1 persona

    1. Giuseppe Grifeo ha detto:

      Non è necessario rispondere su tutto a tutti, ma per molti oggi sembra sia diventata una necessità. Non possono farne a meno. Come quando vorrebbero dimostrare che sanno di tutto, non possono rimanere indietro… con le ovvie conseguenze perché te ne accorgi subito quando è conoscenza posticcia.
      Sul “non sono X, ma…”, è una sorta di ecumenismo stupido per tentare di tenere affiliazioni con tutti. Una sciocchezza

      Piace a 1 persona

      1. Il Mondo Positivo ha detto:

        Sono stato su Facebook cosa, 5 o 6 anni fa. Sì. Era il 2016, 17, ero ancora in una fase particolare della mia esistenza e sentivo il bisogno di compagnia coi ricordi.

        Per cui contattavo persone della mia infanzia con la classica illusione di riallacciare rapporti che, se si sono rotti decenni fa, ci sarà pur stato un motivo! (consapevolezza acquisita con l’esperienza ma mi aveva intrappolato l’entusiasmo di risentirli).

        Fatto sta che li vedevo mettersi a litigare con sconosciuti sotto gli articoli di politica, cronaca nera, addirittura sport, poi nei loro profili vedevi “io sono anna frank”, bandierine arcobaleno, cagnolini e gattini.

        E in qualche modo l’atmosfera contagiò anche me, tant’è vero che risposi a tono a un mio ex compagno di scuola che faceva commenti transfobici su un post riguardante una donna transgender tipo “sei un uomo accettati come tale e non inventarti quello che non sei”.

        Io ricordo che feci lo screenshot del post in cui sul profilo scrisse “io sono Anna” (riferito ad Anna Frank), editai la foto della schermata con la sua faccia, il suo nome, la scritta “io sono Anna” e il mio testo “allora sarebbe meglio che iniziassi ad accettarti e comportarti come tale. Ciaone”.

        Mi diedi del “poveretto” da solo poi, in quel momento mi era parso di smascherare la sua ipocrisia ed essere meglio di lui.

        Invece sono risultato il miglior stronzo, rispetto a lui. Tempo qualche giorno e me ne sono andato da fb. C’erano anche altri motivi di privacy che mi hanno indotto ad andarmene ma quella era stata la classica spinta definitiva: “da qui posso solo cadere in basso”.

        Piace a 1 persona

        1. Giuseppe Grifeo ha detto:

          Guarda, Facebook ho imparato a giostrarlo. Solo all’inizio, periodo 2009/2011 ogni tanto cadevo nel gorgo delle liti. Poi mi sono detto, inutile mettergli l’evidenza dei fatti davanti, tanto negherebbero pure che il Sole è una stella”.
          Da allora non litigo più. Solo in post di complottisti faccio mie solitarie (rarissime) incursioni sbugiardando quelle cavolate, ma senza farmi coinvolgere nelle loro interminabili discussioni. Metto anche il mio punto fermo su confronti e temi delicati, ma non vado oltre. Lascio ad altri il compito ormai infinito delle contrapposizioni. Tutti vogliono avere l’ultima parola nell’illusione che questa garantisca una sorta di “vittoria”. Non contano i contenuti 😄 assurdo.
          I social li tengo tutti anche perché mi servono per diffondere quel che scrivo e quanto mi è piaciuto fra articoli di altri. Contatti con miei vecchi compagni di scuola ne ho avuti e in un paio di casi ci siamo rivisti analizzando anche le nostre reciproche trasformazioni dopo circa trent’anni 😂
          Tra wathsapp e le messaggistiche private di Instagram, Facebook e Twitter tengo contatti con tantissimi, a cominciare dalla mia Sicilia abitando da tantissimi anni a Roma.
          Bisogna saper giostrare questi strumenti e non farsi fagocitare da alcuni comportamenti. Ripeto, sono strumenti da usare e non per farsi usare. Si deve dare retta solo a ciò che è utile e/o piacevole

          "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...