La povera pesca e il tritatutto della polemica umano-italica

Non ho idea se siamo l’unico Paese a perdersi in polrmiche sterili e assurde. Ci impicchiamo da soli. Mentre lei è lì, quella povera pesca che oggi è video protagonista involontaria e, allo stesso modo, al centro di speculazioni mentali e pseudo ideologiche.

(immagini Fabrikasimf, 8foto e Frimufilms su Freepik)

Mi riferisco al filmato pubblicitario Esselunga. Sono sicuro che dal mio preambolo si fosse già capito a cosa mi riferissi.
Del resto la fama data al video è ben viva, uno status dovuto dalle battaglie a colpi di lingua e di tastiera lievitate sull’onda emotiva evidenziata da televisione, giornali e social.
Onda emotiva…
Su un avviso pubblicitario…

Speculazioni politiche che fanno perno sulle reattività social scatenate dal video.
Le truppe cammellate dei vari leader e capipopolo che si scatenano.
Gli “studi sociologici” tracciati da molti.
Affermazioni su scenari che ipotizzano quello che rappresenterebbero e quel che non rappresenterebbero quelle immagini…

Che noia!!

E ancora nessuno ha inserito una possibile polemica supplementare: la simbologia della pesca, molto diffusa online, quella che sta per sedere, deretano, culo, ma inteso come parte attrattiva, sexy. Orrore insieme a una famiglia di divorziati nostalgici.
Spessissimo ormai sui social, a cominciare da Twitter/X, l’emoji della pesca viene usata proprio al posto di culo o sedere.

A parte questo, ho sempre più l’idea che in Italia non ci sia passione per la nostra vita, non c’è alcun trasporto (o pochissimo) per quel che facciamo nella nostra esistenza visto il tempo che perdiamo in litigate inutili e assurde.
Credo pure che facciamo poco all’amore e non intendo scoxxxre, ma proprio fare all’amore.

immagine 8foto su Freepik

Immagino pure che non ci curiamo delle nostre difficoltà psicologiche facendole passare per peculiarità o per trasparenza sul presunto nostro carattere. Nessuna debolezza apparente. Siamo così “veri”, secondo quanto ci pubblicizziamo, che non riconosciamo più di avere qualche problemino.

Siamo messi male. Riconosciamolo.

Altrimenti un video pubblicitario non sarebbe stato al centro di tante parole sparse al vento.

Un filmato creato apposta per scatenare contrapposizioni e amplificare l’effetto pubblicitario?
Anche questo interrogativo rimane fra i tanti pensieri nati in questo girone di polemiche.

In mezzo resta solo lei, quella povera pesca 🍑 originariamente strappata al suo albero per essere venduta e poi gustata.
Lei voleva farci beare del suo profumo e del suo sapore.
Invece il suo destino è cambiato radicalmente: è stata data in pasto a battaglie politico-sociali.

Secondo me quella pesca non vorrebbe mai essere nata, né cresciuta sul suo ramo. Si starà dicendo: “È vero, SPQR: Sono Pazzi Questi Rompicxxxx! Mangiatemi e blaterate meno!”.

10 commenti Aggiungi il tuo

  1. Avatar di Antonio Gaggera Antonio Gaggera ha detto:

    Che poi, la pesca è fuori stagione. Solo la montagnola di Bivona, che da me si trova raramente, è ancora su livelli accettabili.

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    1. Avatar di Giuseppe Grifeo Giuseppe Grifeo ha detto:

      Ma per le polemiche non ci sono stagioni! 😄😄

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      1. Avatar di Antonio Gaggera Antonio Gaggera ha detto:

        Vero 😆😆😆

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  2. Avatar di PlusBrothers Il Mondo Positivo ha detto:

    Pensa che io e l’altra blogger del Mondo Positivo ieri siamo stati un quarto d’ora a discutere su come intitolare il post a proposito della pesca: “la pesca del culo”, “pesca il culo nella posta” o “la pesca nel…” alla fine compromesso “la posta della pesca” e nessuno dice più nulla.

    Sono il primo a usare pesche e melanzane nelle chat… Allora quando ho sentito parlare di polemiche e pesche ho pensato subito al collegamento:

    pesca -> supermercato -> pubblicità -> social -> chat -> emoji -> sexting -> culo -> pesca

    oppure pesca -> macedonia -> dessert -> dopocena -> chat -> emoji -> sexting -> culo -> pesca

    e dopo inevitabilmente sono rimasto DELUSO apprendendo che le polemiche sono nate per molto, ma molto meno! Una vera presa per il 🍑 in una polemica del 🍆

    Sono figlio adulto di due genitori che non si sono mai amati e sono stati insieme finché ero adolescente. Tutto per “il bene” mio e della mia gemella cosa che adesso da adulti diciamo che se si fossero lasciati quando avevamo 4 anni anziché 14, ci avrebbero evitato un’infanzia di 💩

    Lo spot Esselunga quindi cosa rappresenta? Nulla se non una campagna pubblicitaria progettata apposta per autoalimentarsi. E se proprio vogliamo darle un “battesimo” diciamo che è il disegno di un’illusione infantile neanche tanto nuovo, fra l’altro.

    Stessa trama del film “parent trap” -genitori in trappola- ispirato da un libro tedesco del 1949, rifatto in America nel 1961 e poi da Disney del 1998. Con la differenza che lì erano due gemelle identiche e i genitori alla fine fanno pace, qui invece è una bambina sola e il finale aperto perché è una pubblicità che non prevede finali o continuazioni.

    Poi appena mi ripiglio -non sto benissimo- facile che tiro fuori una storia di fantasia tipo mamma che ha istruito la bambina inconsapevole, a dare la pesca al padre gravemente allergico che va in crisi di starnuti appena la tocca. Anzi meglio ancora. Prurito.

    Comunque sia quelle illusioni sono cose che abbiamo vissuto anche io e la mia gemella! Da bambini si fa di tutto pur di cercare l’armonia familiare e, al di là di ogni demagogia, non c’è tanta questione di “bambino innocente semplice e adulti che si complicano la vita”. Non c’è la narrazione banale di “adulto che supera l’impossibile per il bene dei bambini”.

    C’è un grosso senso di colpa perché tu piccolo credi che tuo padre ti dica che sei sbagliato perché lo sei. Se loro litigano e urlano è colpa tua. Se papà fa così e la mamma non fa niente per contrastarlo è perché va bene così e mamma il tuo bene lo sa. Da bambino quando vivi in una casa di una famiglia che si tiene per forza, è così che si vive e non c’è complotto fra gemelli che tenga.

    Non basta una pesca del cazzo a far tornare la pace dove non c’è mai stata ma se da adulto lo capisci, da bambino è giusto che tu faccia l’impossibile.

    Posso dire? Se questo spot contribuisce a far riflettere una coppia che non si ama più prima di mettere al mondo una creatura, ben vengano mille pesche. Ma magari prima si fa un salto al banco dei profilattici.

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    1. Avatar di Giuseppe Grifeo Giuseppe Grifeo ha detto:

      La pesca-culo nessuno l’ha considerata. Deludente 😜
      Domattina mi leggerò il vostro pezzo. E lo gusterò. Adesso è troppo tardi. Mi aspetto un bell’articolo

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      1. Avatar di PlusBrothers Il Mondo Positivo ha detto:

        Sì, il post è il primo in alto sulla home del blog – la posta della pesca.

        Poi se vuoi gustartelo come un bel cu… oops, una bella pesca, accomodati!!!

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  3. Avatar di PlusBrothers Il Mondo Positivo ha detto:

    Aggiungo: tu dici “la gente non fa più l’amore”? Io credo piuttosto che si confonda far sesso e far l’amore anzi molti sono convinti che sia la stessa cosa.

    Magari fisicamente lo è ma cambia tutto “lo sfondo”, il contesto e non importa “di che sponda” sei, facendo finta che sia corretto il linguaggio usato dalle passate generazioni per definire l’orientamento sessuale. Gay etero o altro non ha importanza, l’atto sessuale fine a se stesso è un gesto meccanico da compiersi anche fra emeriti sconosciuti (anche anonimi) che potrebbero vedersi di nuovo in luoghi inaspettati il giorno successivo, o non vedersi mai più. Alla fine te ne freghi del sentimento che prova la persona che ti porti a letto o con la quale ti approcci fisicamente in qualunque altro luogo; è come fosse un tuo giocattolo e come tale la (o lo) tratti.

    C’è chi si fa consapevolmente trattare in questo modo e non sta a me giudicare il perché e per come, a me tutti dicevano “devi accettare che noi gay siamo tutti mordi e fuggi, fattene una ragione” ecco anche no. Io non ragiono così e finché all’uomo che ho accanto va bene uguale, andiamo avanti. Dopo? Neanche so cosa faccio domani figuriamoci se sono disposto a perdermi sui film mentali del futuro.

    C’è poco da fare, la differenza tra sesso e amore va imparata da ragazzini e per questo credo nell’importanza dell’educazione sessuale e affettiva: il mondo ci ha abituati a esser sempre di corsa e alla fugacità degli eventi. Ma non è che tutto, proprio tutto, può essere vissuto con la compulsione del “oggi ci sei tu e domani boh”.

    Io resto sconvolto quando sento parlare delle storie sentimentali tra ragazzini, giocano coi sentimenti come fossero una merce di scambio e nel giro di poche settimane provano tutto ciò che è umanamente fattibile anche di più. E dopo con uno schiocco di dita passano dall’amarsi a odiarsi. Alla faccia delle pesche.

    Stop… Più di così non ho energia per concludere un discorso serio e sensato.

    Gifter

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    1. Avatar di Giuseppe Grifeo Giuseppe Grifeo ha detto:

      Su questo punto dovrei raccontare cose osservate su Twitter/X, comportamenti, approcci, lamentazioni. Una parte l’ho fatta quando ho scritto dei corpi in vendita.
      Ma il punto che voglio trattare è proprio quello del sesso-fare all’amore, gli atteggiamenti che rimangono superficiali ecc.
      Racconterò…

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      1. Avatar di PlusBrothers Il Mondo Positivo ha detto:

        Corpi (e anche virus) in vendita, e non sto scherzando. Avrei pure io tanti di quei romanzi da scrivere! Ti dico solo che sull’ex Twitter non potevo azzardarmi a usare il nome Gifter. Ora l’ho tolto e non c’è più traccia ma ero qualcosa come “noi no” con qualche lettera aggiunta – “noi no” è l’anagramma di “onion”, cipolla.

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