Prende vita il Progetto Multicanapa che vede come capofila Canapar (link) con l’Università di Catania, il CNR e sei aziende agricole locali.
La Sicilia mi e ci stupisce ancora. La speranza è che da tante idee nasca nell’Isola un polo d’eccellenza della Canapa industriale, un settore che ha infinite potenzialità, dal comparto alimentare a quello tessile, senza dimenticare la bioedilizia, la cosmesi e tanto altro, senza tralasciare il settore terapeutico. A questo link una breve panoramica a precedenti miei articoli.
L’aspetto più particolare e che arricchisce lo sviluppo potenziale dell’opera, è l’avvio di iniziative che mirano a valorizzare la coltura della Canapa sposandola con quelle più tradizionali e antiche, riscoperte nel tempo, per giungere a prodotti finali d’eccezione.
Come sottolineato dai responsabili del progetto, Multicanapa (link) che ha la sua sede in contrada Piancatella in provincia di Ragusa, è un piano finanziato nell’ambito del PSR 2014-2020 – Sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”.
L’obiettivo generale nell’ambito del sistema operativo europeo riguarda il trasferimento dell’innovazione per la diffusione della coltivazione della canapa industriale (Cannabis sativa L.) in Sicilia con lo scopo di favorire la diversificazione produttiva nell’ottica della sostenibilità economica, energetica e ambientale.
Il gruppo operativo “Canapa in Sicilia”
Il sistema e il progetto devono essere gestiti da una struttura operativa e a questa è stato dato il nome di “Canapa di Sicilia”. La compongono e vi partecipano l’Università degli Studi di Catania-Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (link) come soggetto che possiede e mette a disposizione l’innovazione di sistema.
Segue a ruota il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), IBE-Istituto per la BioEconomia (link) per la fase di collaudo dell’innovazione.
Insieme ai due enti accademici e di ricerca si è unito un gruppo di sei imprese agricole locali: Agribioconti di Conti M. Sebastiano, azienda agricola Alfio Cavalli, azienda agricola Sammartino Giuseppe, azienda agricola Grimaldi di Nixima Caterina, azienda agricola Iudica F&S e Palma e della società agricola Agrobiofert.
A queste si aggiunge Canapar come capofila del progetto.
Obiettivi di Multicanapa

«Canapar si ritiene onorata di avere la possibilità di guidare e coordinare questo importante progetto finanziato con i fondi del Psr 2014-2020 – ha sottolineato Sergio Martines, amministratore delegato di Canapar – Multicanapa è la dimostrazione che per ottenere risultati tangibili e sviluppare tecnologie innovative sia necessaria la cooperazione mirata di diversi soggetti. Insieme all’Università di Catania, al CNR e alle aziende agricole coinvolte, riusciremo a caratterizzare le varietà di canapa che più si adattano alla nostra terra e individuare quelle migliori per i diversi ambiti di applicazione».
Sintesi dei diversi punti-obiettivi:
- Individuare le migliori pratiche agronomiche al fine di ottimizzare il processo di trasformazione e aumentare la qualità delle produzioni;
- Migliorare la fertilità del suolo con pratiche colturali ecosostenibili e favorire le produzioni delle colture che seguono in rotazione;
- Documentare la sostenibilità economica e ambientale della filiera;
- Realizzare un dettagliato piano di divulgazione per garantire il più ampio accesso a realtà regionali, nazionali ed estere.
Per leggere la versione completa e originale dell’articolo, basta connettersi a Canapa Oggi (link), bollettino informativo online per il settore professionale della Canapa industriale, edizione che gestisco direttamente.




