Il progetto sarà presentato durante un evento speciale il 28 luglio alle ore 18 nella sede della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali del Mare a Palermo. L’Ente caldeggia l’appuntamento che porterà alla nascita di un itinerario archeologico sommerso per non vedenti nell’arcipelago delle Egadi grazie all’installazione di didascalie in braille. A fondo articolo descrizione ed elenco di altri siti sui fondali marini siciliani (foto d’apertura da levanzo.tp.it).

Durante l’appuntamento del 28 luglio a Palermo in cui sarà presente Alberto Samonà, assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, lo scultore Giacomo Rizzo (link al suo sito web), completerà la realizzazione del monolite “Egadi” in ricordo del compianto Sebastiano Tusa, archeologo, accademico e assessore ai Beni culturali per la Regione Siciliana fino alla morte, il 10 marzo 2019 a Bishoftu, in Etiopia, nell’incidente aereo del volo Ethiopian Airlines 302 partito da Addis Abeba e diretto a Nairobi: Sebastiano Tusa doveva andare a Malindi per partecipare a una conferenza internazionale organizzata dall’UNESCO.
All’evento sarà presenta anche Valeria Li Vigni, Soprintendente del Mare, Tiziana Serretta e Nadia Speciale.
Giacolo Rizzo è lo stesso a cui il presidente della Regione Siciliana ha commissionato il Cuore di marmo dedicato sempre a Sebastiano Tusa, opera collocata nei fondali di Ustica all’inizio del percorso archeologico sottomarino.
Il completamento del monolite “Egadi” avverrà in una sorta di mostra-laboratorio e sarà accompagnato da una “limited edition” di biscotti vegani, vere e proprie opere d’arte dolciarie con i più importanti e storici simboli della Sicilia e del Mediterraneo: questi saranno venduti durante l’evento per sostenere un’iniziativa che porta la firma dell’artista Tiziana Serretta, in collaborazione con Nadia Speciale/Barbera & Partners.
Tanto per essere chiari, il ricavato della vendita dei biscotti artigianali – creati a mano da Paolo Forti (link al biscottificio) con la rappresentazione di simboli storici raffiguranti elementi caratterizzanti della storiografia quali l’elmo romano, la fenice dalla doppia testa di uccello e l’antico simbolo della trinacria – sarà devoluto proprio per rendere leggibile anche ai non vedenti uno degli itinerari subacquei che si trovano nelle acque antistanti le Egadi.
“La mostra-laboratorio organizzata dalla Soprintendenza del Mare, insieme ad altre iniziative di open-day che aprono alla conoscenza l’attività svolta da altre strutture della Regione – sottolinea Alberto Samonà, assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana – si pone nella direzione di una valorizzazione del patrimonio culturale regionale attraverso modi nuovi di coniugare conoscenza e buone pratiche. Il progetto proposto da Tiziana Serretta assume un doppio ruolo: di consolidamento della memoria verso un uomo-simbolo della Sicilia e dell’archeologia, quale è stato Sebastiano Tusa, e di conoscenza dell’attività svolta dalla Regione nel campo della valorizzazione delle risorse culturali legate al mare”.
“Il progetto Laboratorio Mediterraneo – spiega Valeria Li Vigni, Soprintendente del Mare – avviato dalla Soprintendenza del Mare nel giugno 2019 a Ustica con l’installazione del “cuore” di Giacomo Rizzo nel primo itinerario sommerso realizzato da Sebastiano Tusa a Punta Falconiera, assume nuove declinazioni con la Mostra/laboratorio curata da Tiziana Serretta. Il grande monolite, ispirato a Sebastiano Tusa e al Mediterraneo, che sarà completato dall’artista in Soprintendenza, vuole essere un simbolo della costante ricerca di indagare nuovi corsi della storia che ben si coniuga con la ricerca di nuovi linguaggi artistici, volti a raggiungere tutti attraverso l’arte contemporanea che abbatte barriere e crea unione tra culture diverse. È proprio per il raggiungimento di un itinerario “per tutti” che e’ concepito l’arricchimento dell’attuale itinerario dei Cannoni a Marettimo (Egadi) con un percorso per non vedenti con didascalie in braille”.
Sarà possibile ammirare il monolite e degustare i biscotti a Palermo, sia il 29 che il 30 luglio, dalle ore 9 alle 13, Palazzetto Mirto, in via Lungarini 9, sede della Soprintendenza del Mare.
Tra i siti archeologici subacquei di Sicilia: Ustica
Dalla sua nascita nel 2004 la Soprintendenza del Mare (link) porta avanti ricerca, tutela e la valorizzazione turistica del “patrimonio archeologico subacqueo, storico, naturalistico e demo-antropologico dei mari della Sicilia e delle sue isole minori”. Da questo presupposto sono stati realizzati numerosi percorsi archeologici subacquei e pubblicato materiale scientifico e divulgativo dedicato al turismo archeologico subacqueo.
Quindi, turismo archeologico subacqueo che diventa unione di un’attività svago, sport, cultura ed ecologia.
Sulla ricchezza delle rimanenze archeologiche rammento a favore della memoria di tutti che Ustica era punto nodale delle rotte commerciali tra l’Africa settentrionale, la Sicilia e Ostia che era il grande porto commerciale e militare dell’Antica Roma. I siti archeologici, in superficie e sui fondali, sono molto ricchi.
In Italia i percorsi archeologici subacquei di Ustica sono probabilmente quelli più noti. Come mai questo primato?
È dovuto a due elementi che hanno portato a questo risultato: il richiamo di una delle due prime aree marine protette (quella di Ustica fu istituita nel 1986) e dei pubblicizzati corsi di archeologia subacquea “Archeologia Viva” (link).
Il percorso archeologico subacqueo di Aci Castello/Acitrezza (Catania)
Tra i diversi itinerari lungo i fondali siciliani, da ricordare è quello archeologico subacqueo di Aci Castello, nell’Area Marina Protetta Isole Ciclopi.
Il percorso è stato ideato anche per i sub non vedenti che, grazie ad appositi cartellini in braille, possono scoprire ed esplorare il sito in autonomia e con piena consapevolezza del patrimonio archeologico custodito nell’area marina.
Siti di immersione in Sicilia, tra archeologia e natura
Inizio subito questo capitolo con evidenziare i siti di immersione turistico-archeologica che ricadono ne territorio di Trapani (grazie a TrapaniGo – link specializzato sul turismo in zona), a cominciare dal “Museo Sommerso” di Scopello o dal “Relitto dei Cannoni” di Favignana:
- Pantelleria: Cala Gadir
Itinerario a 30 metri di profondità max; difficoltà media; ancore e anfore. - Pantelleria: Cala Tramontana
Itinerario a 18 metri di profondità max; difficoltà facile; relitto, ancore, anfore. - Pantelleria: Punta Li Marsi
Itinerario a 24 metri di profondità max; difficoltà media; lingotti, ancore, anfore. - Pantelleria: Punta Tracino
Itinerario a 38 metri di profondità max; difficoltà media; lingotti, ancore, anfore. - Pantelleria: Punta Tre Pietre
Itinerario a 28 metri di profondità max; difficoltà media; ancore litiche. - Marsala: Capo Boeo
Itinerario a 10 metri di profondità max; difficoltà facile; ancore, anfore. - Favignana: Relitto dei Cannoni (XVI-XVII secolo)
Itinerario a 18 metri di profondità max; difficoltà facile; cannoni in ferro. - Favignana (isola di Levanzo) : Cala Minnola
Itinerario a 30 metri di profondità max; difficoltà alta; ancore, anfore. - San Vito Lo Capo: Relitto delle Anfore
Itinerario a 18 metri di profondità max; difficoltà facile; anfore. - San Vito Lo Capo: Relitto delle Macine
Itinerario a 18 metri di profondità max; difficoltà facile; macine, ancora. - San Vito Lo Capo – Relitto del Kent
Itinerario a 54 metri di profondità max; difficoltà alta; nave commerciale anni 70. - Scopello – Faraglioni
Itinerario a 18 metri di profondità max; difficoltà facile; frammenti di anfore.
Le altre aree naturali e archeologiche da scoprire nei mari di Sicilia
- Ustica (Palermo): Punta Falconiera;
- Ustica (Palermo): Punta Gavazzi;
- Aspra/Bagheria (Palermo): Mongerbino;
- Cefalù (Palermo): Kalura;
- Filicudi (Isole Eolie): Capo Graziano;
- Panarea/Lipari (Isole Eolie): Basiluzzo;
- Taormina (Messina): Relitto delle colonne;
- Aci Castello/Acitrezza (Catania): Isole dei Ciclopi;
- Noto (Siracusa): Relitto delle anfore;
- Marzamemi/Pachino (Siracusa): Relitto delle colonne;
- Capo Passero (Siracusa): Relitto dei Marmi.