Il Creato, il mondo animale e la presupposta superiorità dell’uomo…

Le sragionevolezze umane e la ragionevolezza animale. Un parallelismo tra l’uomo e il mondo animale, tra le intenzioni del primo e quelle dei secondi, una sorta di “confronto morale” tra i motivi che scatenano le azioni dei due mondi… forse.

Human animal – autore: hardwish/pixabay.com

Non mi sorge altra definizione per poter descrivere al meglio il punto nodale, il contenuto.

Chissà cosa ne pensate di questo pensiero, del ragionamento che qui sotto riporto? É una riflessione che arriva dritta dal 1700.

Manca qualcosa? Ne condividete in tutto o in parte il punto d’arrivo?

Per quanto mi riguarda non riesco a non sposarlo, nonostante non sia un ateo come l’autore e che quindi io veda la scintilla spirituale-trascendentale-divina nell’uomo.

Il genere umano deve crescere, ascendere al divino e lungo il suo cammino calpestare, uccidere, massacrare, usare?

“Le sragionevolezze umane, a chi le esamini con gli occhi della ragione, fanno dileguare ben presto la superiorità che, tanto arbitrariamente, l’uomo si arroga sugli altri animali.
Quanti animali mostrano più bontà, riflessione e ragionevolezza dell’animale che si considera ragionevole per antonomasia! […]

Si sono mai viste delle bestie feroci della stessa specie darsi appuntamento nelle pianure per sbranarsi e annientarsi senza alcun vantaggio? Si sono forse viste scoppiare guerre di religione tra gli animali?

La crudeltà degli animali contro quelli appartenenti ad altre specie ha per motivo la fame, il bisogno di nutrimento; la crudeltà dell’uomo contro l’uomo ha per unico motivo la vanità dei suoi capi e la follia dei suoi assurdi pregiudizi”.

XVIII secolo – Barone Paul Heinrich Dietrich von Holbach , filosofo-enciclopedista tedesco naturalizzato francese

Paul Henri Thiry, Barone d’Holbach (Heidelsheim 1723 – Parigi 1789), versione francesizzata del nome originario. Era un pensatore. divulgatore scientifico ed esponente molto acceso del materialismo e dello scetticismo enciclopedistico, campione dell’ateismo. Fu membro delle Accademie di Pietroburgo e di Berlino.

Come indicato dall’Enciclopedia Treccani, vedeva nel mondo, sia oggettivo sia soggettivo, un aggregato di atomi, soggetti a leggi necessarie e immutabili:

  • nella fisica, dominano le leggi della gravità, della repulsione, dell’attrazione;
  • nella morale, quelle dell’egoismo, dell’odio e dell’amore.

Delle molte sue opere, la principale è il “Système de la nature, ou des lois du monde physique et du monde moral – Il sistema della natura, o le leggi del mondo fisico e del mondo morale”, pubblicato nel 1770 sotto il falso nome di Jean-Baptiste Mirabaud.

Il Barone d’Holbach scrisse molti suoi lavori in collaborazione con Denis Diderot, Louis de Jaucourt e Jacques-André Naigeon.

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